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Il senso

Linea 77
Lingua: Italiano


Linea 77

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[2010]

Album: 10

10 Linea77

Ho cercato un percorso dedicato all'eutanasia e della guerra più infame che la Chiesa e lo Stato hanno condotto sulle persone inermi.
Alla fine ho deciso di aggiungere questa canzone anche al percorso "Streghe". Ero un po' titubante nel farlo, ma poi ho letto questo:


Con i vostri testi volete dare un messaggio molto forte al vostro pubblico, una scrollata a chi sta fermo a guardare e lascia che tutto scorra. In particolare nell'album fate riferimento alla vicenda di Eluana Englaro, caso che spaccò l'Italia sollevando mille e più domande. Che significato ha per voi aver scritto ed interpretato una canzone come "Il Senso"?

"Il Senso" racconta a grandi linee la storia di Eluana Englaro, ma questa canzone è e rappresenta l'ennesima critica al sistema Italia, un paese dove casi come questo sono solo un'occasione per ribadire i valori cristiani e farli accettare a tutti per forza come cucchiaiate di olio di ricino, oppure delle occasioni per fare campagna politica e sciacallaggio mediatico. Un paese, come al solito, di piccole iene pronte a saltare sul carrozzone del vincitore o a sposare le cause di chi in quel momento fa la voce "grossa".
(source: metallus.it)
Riesco a vedere solo il vuoto dei tuoi occhi ormai (ma non è paura).
È un lento scivolare via il tuo, è un'esile speranza (ma non è paura).
Un silenzio freddo e lungo diciassette anni qui (tra queste bianche mura).
Voglio il rispetto per una scelta presa da me, per me.

Io guscio vuoto
voi smorfie di dissenso,
io fredda macchina
che scivola sul tempo.

E poi il silenzio
prese il sopravvento
il mattino arrivò urlando
io son sempre pronto
un istante di lucidità
respira respira
il petto che si gonfia
lo scorrere del tempo
nell'attimo di tregua il senso.

E poi il silenzio
prese il sopravvento
il mattino arrivò urlando
io son sempre pronto
un istante di lucidità
respira respira
il petto che si gonfia
lo scorrere del tempo
nell'attimo di tregua il senso.

Respira respira respira.

Vivo qui all'inferno privo di qualsiasi dignità (e tu non hai una cura).
Non sento nessun dio qui, non sento nessun perdono (solo le vostre paure).
Sognavo una vita normale, (ma qui di normale c'è) solo il ticchettio di una macchina che mi permette di respirare.
Voglio il rispetto per una scelta presa da me, per me.

Io guscio vuoto
voi smorfie di dissenso,
io fredda macchina
che scivola sul tempo.

E poi il silenzio
prese il sopravvento
il mattino arrivò urlando
io son sempre pronto
un istante di lucidità
respira respira
il petto che si gonfia
lo scorrere del tempo
nell'attimo di tregua il senso.

E poi il silenzio
prese il sopravvento
il mattino arrivò urlando
io son sempre pronto
un istante di lucidità
respira respira
il petto che si gonfia
lo scorrere del tempo
nell'attimo di tregua il senso.

Respira respira respira.

Splendida mi saluterà l'alba che non vedrò più. (x2)
Io non ho mai chiesto niente
io non ero nulla per voi né così doveva essere per sempre
io non so chi siete voi, lupi, che ringhiate sul tempo che non ho!

E poi
il silenzio.

inviata da [ΔR-PLU] - 11/8/2015 - 15:36




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