Lingua   

I silenzi di Monte Sole

Giorgio Cordini
Lingua: Italiano


Giorgio Cordini

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2015
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Apre tutto il lavoro e accoglie il primo ospite, Alessandro Sipolo il quale, oltre a donare la sua voce, partecipa alla scrittura del testo insieme a Luisa Moleri. È un inizio che cattura; racconta della strage di Marzabotto… Nello scrivere questa frase, capisco già di aver sbagliato approccio. Non è questo che arriva, non è questo quello che sento. Per entrare nel ‘dolore’ dovete immergervi nel testo; lo dovete volere fortemente, altrimenti la musica coprirà ogni impegnata riflessione regalandovi una melodia che entrerà nelle vostre teste, consegnando così al CD due diverse chiavi di lettura: quella più leggera, accompagnata dalle note, e quella più profonda raccontata nei testi. Credo che questa sia stata la parte più difficile: affrontare temi così ‘impegnati’ offrendoli nel modo più piacevole possibile. La parola a Giorgio.
È proprio così! Quando avevo immaginato questo lavoro come un album di parole e musica, mi ero reso conto fin da subito di quanto sarebbe stato difficile affrontare dei temi così impegnativi e dolorosi con delle melodie. Perché non puoi descrivere un episodio tragico o un argomento triste con una melodia allegra, ma non puoi nemmeno fare di ogni brano una marcia funebre. Così mi sono lasciato andare, nel modo che mi veniva più naturale possibile, alle emozioni che suscitavano in me i testi. Dal punto di vista musicale, ogni brano rispecchia fedelmente ciò che ho provato nel momento in cui ne ho assimilato il testo e mi sono immerso in quel fatto angoscioso che viene descritto.
fingerpicking.net
I passi sul sentiero a Monte Sole
son passi che precepitano lenti
sui peli delle foglie delle viole
nel mare dei dolori e dei silenzi

E gli alberi che vegliano a Monte Sole
degni custodi di antichi lamenti
ti guardano poi tacciono parole
che non potresti cogliere altrimenti

E noi siamo là
e pietre nel vento
E noi siamo là
e rami e silenzio

E intorno a incorniciare a Monte Sole
la linea dei crinali antichi e tristi
la linea che divise la ragione
dall'odio insanguinato dei fascisti

E capita nei boschi a Monte Sole
di ritrovare i segni degli umani
negli occhi di chi riesce a perdonare
e spiega mentre ricerca umani

Silenzio non è il vuoto dell'assenza
silenzio non è voce del tormento
silenzio non è segno d'impotenza
ma è l'albero che muto guarda il vento
portarsi via le foglie e la baldanza
e levigare via i solchi di ogni guerra
e nudo di retorica e arroganza
riaffonda le sue dita nella terra

E noi siamo là
e pietre nel vento
E noi siamo là
e rami e silenzio
E noi siamo là
e pietre nel vento
E noi siamo là
e rami e silenzio
E si posa e tace
e per un momento
e di nuovo pace
e noi siamo là

inviata da dq82 - 8/6/2015 - 13:13




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