A jeśli nie wrócę przed świtem
Do pierwszej piosnki słowika
Powiedzcie Jankowi ode mnie
Że jego w sercu nosiłam
Przeproście matulę jedyną
Że wyszłam bez pożegnania
Zabrakło czasu na słowa
Gdy wybił dzwon do Powstania
Gdy wybił dzwon do Powstania...
A jeśli nie wrócę przed świtem
Nie płaczcie po mnie dziewczęta
Bóg Dobry mnie ma w Swej opiece
A wola Jego jest święta
I chociaż mi życie miłe
W noc biegnę czarną jak przepaść
W sukience strachem podszytej
Z kostuchą gonię się w berka
Z kostuchą dziś gonię się w berka...
A jeśli nie wrócę przed świtem
Wieść wszelka o mnie zaginie
Zasadźcie krzak róży nad Wisłą
I dajcie mu moje imię
Niech w wolnej Warszawie wiosną
Na biało dumnie się kwieci
Niech cieszy oczy niewinne
Od kul ocalonych dzieci
Od kul ocalonych dzieci...
A jeśli nie wrócę przed świtem
Mgła siwa siądzie na łąkach
Wiatr w niebie chmury rozgoni
Wychylą się brzozy do słońca
I chociaż mnie wtedy nie będzie
Na próżno stąd nie odejdę
Powrócę do was jak żywa
Wspomnicie mnie kiedyś w piosence
Wspomnicie mnie w tej piosence...
Do pierwszej piosnki słowika
Powiedzcie Jankowi ode mnie
Że jego w sercu nosiłam
Przeproście matulę jedyną
Że wyszłam bez pożegnania
Zabrakło czasu na słowa
Gdy wybił dzwon do Powstania
Gdy wybił dzwon do Powstania...
A jeśli nie wrócę przed świtem
Nie płaczcie po mnie dziewczęta
Bóg Dobry mnie ma w Swej opiece
A wola Jego jest święta
I chociaż mi życie miłe
W noc biegnę czarną jak przepaść
W sukience strachem podszytej
Z kostuchą gonię się w berka
Z kostuchą dziś gonię się w berka...
A jeśli nie wrócę przed świtem
Wieść wszelka o mnie zaginie
Zasadźcie krzak róży nad Wisłą
I dajcie mu moje imię
Niech w wolnej Warszawie wiosną
Na biało dumnie się kwieci
Niech cieszy oczy niewinne
Od kul ocalonych dzieci
Od kul ocalonych dzieci...
A jeśli nie wrócę przed świtem
Mgła siwa siądzie na łąkach
Wiatr w niebie chmury rozgoni
Wychylą się brzozy do słońca
I chociaż mnie wtedy nie będzie
Na próżno stąd nie odejdę
Powrócę do was jak żywa
Wspomnicie mnie kiedyś w piosence
Wspomnicie mnie w tej piosence...
inviata da Krzysiek Wrona - 21/4/2015 - 02:03
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
(Con integrazioni di Krzysztof Wrona)
21 aprile 2015
(Con integrazioni di Krzysztof Wrona)
21 aprile 2015
E SE NON TORNO
E se non torno prima dell'alba
al primo canto dell'usignolo
dite a Janek da parte mia
che io lo portavo nel cuore
scusatevi con la mia cara mamma
che sono andata via senza salutare
non c'era tempo per le parole
quando suonava il segnale della Rivolta,
quando suonava il segnale della Rivolta...
E se non torno prima dell'alba
non piangete per me, ragazze
il buon Dio avrà cura di me
e la Sua volontà è sacra
e anche se la vita mi è cara
corro nella notte nera come l'abisso
in un abito foderato di paura
m'inseguo a acchiappino con la morte,
m'inseguo a acchiappino con la morte...
E se non torno prima dell'alba
di me non si saprà più nulla
piantate un cespuglio di rose sulla Vistola
e dategli il mio nome
fate che una Varsavia libera
fiorisca di bianco a primavera
e che si rallegrino gli occhi innocenti
dei bimbi salvati dalle pallottole,
dei bimbi salvati dalle pallottole...
E se non torno prima dell'alba
la nebbia grigia si stenderà sui prati,
il vento disperderà le nuvole in cielo
le betulle si sporgeranno verso il sole
e anche se allora io non ci sarò
non me ne sarò andata invano,
viva io ritornerò da voi,
ricordatemi a volte in una canzone,
ricordatemi a volte in una canzone...
E se non torno prima dell'alba
al primo canto dell'usignolo
dite a Janek da parte mia
che io lo portavo nel cuore
scusatevi con la mia cara mamma
che sono andata via senza salutare
non c'era tempo per le parole
quando suonava il segnale della Rivolta,
quando suonava il segnale della Rivolta...
E se non torno prima dell'alba
non piangete per me, ragazze
il buon Dio avrà cura di me
e la Sua volontà è sacra
e anche se la vita mi è cara
corro nella notte nera come l'abisso
in un abito foderato di paura
m'inseguo a acchiappino con la morte,
m'inseguo a acchiappino con la morte...
E se non torno prima dell'alba
di me non si saprà più nulla
piantate un cespuglio di rose sulla Vistola
e dategli il mio nome
fate che una Varsavia libera
fiorisca di bianco a primavera
e che si rallegrino gli occhi innocenti
dei bimbi salvati dalle pallottole,
dei bimbi salvati dalle pallottole...
E se non torno prima dell'alba
la nebbia grigia si stenderà sui prati,
il vento disperderà le nuvole in cielo
le betulle si sporgeranno verso il sole
e anche se allora io non ci sarò
non me ne sarò andata invano,
viva io ritornerò da voi,
ricordatemi a volte in una canzone,
ricordatemi a volte in una canzone...
Come vedi, Krzysiek, ho fatto le correzioni e integrazioni necessarie da te suggerite nell'introduzione e nella traduzione. L'unica cosa che non ho osservato è la "mammina": certamente matula è un diminutivo (in italiano "matula" vuol dire invece "recipiente per il trasporto del piscio", le lingue sono cose strane...), però in una traduzione del genere in italiano suonerebbe troppo puerile (o perlomeno suona così a me). Saludzkiewicz!
Riccardo Venturi - 21/4/2015 - 15:48
Bel lavoro
Grazie
Hadesso dovrei tradurre qualcosa io, ma da qualche tempo soffro di autodiagnosticata e accutissima forma dello sindrone di Oblomov.
E sì, mi ricordo il Lato, era una specie di Maradona biondo pelato |:) ante letteram...
Salu...
Grazie
Hadesso dovrei tradurre qualcosa io, ma da qualche tempo soffro di autodiagnosticata e accutissima forma dello sindrone di Oblomov.
E sì, mi ricordo il Lato, era una specie di Maradona biondo pelato |:) ante letteram...
Salu...
krzyś - 21/4/2015 - 17:14
Sarà in fiorentino, livornese, perché in italiano non esiste, c'è invece: "matuṡa". Forse intendevi questo?
http://www.treccani.it/vocabolario/tag...
(Krzysiek)
http://www.treccani.it/vocabolario/tag...
(Krzysiek)
No, no, è proprio in italiano antico. Salud! (rv)
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Testo di Anita Lipnicka
Musica di Anita Lipnicka e John Porter
Dall'album "Morowe panny" realizzato per l'iniziativa del Warsaw Uprising Museum nel 68 anniversario della Rivolta di Varsavia
Per la serie “Intervento del soprannaturale”, proprio mentre ieri sera cercavo canzoni sulla Rivolta di Varsavia, il buon Krzysiek Wrona se ne viene con una (bella) canzone sulla Rivolta di Varsavia. A questo punto, è stato praticamente d'obbligo cimentarmi con una delle mie rare traduzioni dal polacco, lingua che continua lentamente a sedimentarmi dentro. La canzone è stata scritta da Anita Lipnicka e dal suo compagno gallese John Porter, che vive in Polonia dal 1976; fa parte di un album collettivo, un progetto musicale ideato dal musicista Dariusz Malejonek nel 2012 e dedicato all'Insurrezione di Varsavia in occasione del suo 68° anniversario; progetto finanziato dal Muzeum Powstania Warszawskiego. “Morowe panny” significa “Ragazze valorose, coraggiose” (o anche "in gamba") ed è dedicato specificamente alle donne che lottarono nella Rivolta. Come giustamente suggerisce KW, il progetto del Museo della Rivolta Varsaviese era dedicato anche alle donne che hanno combattuto, e di conseguenza tutti i brani presenti sul disco sono cantati da ragazze. [RV]