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Uomini e soldi

Fausto Amodei
Lingua: Italiano


Fausto Amodei


[1972]
Parole e musica di Fausto Amodei
Nell’album intitolato “Se non li conoscete” pubblicato da I Dischi del Sole
Testo trovato su Il Deposito
Canzone interpretata anche da Rosa Balistreri all’epoca della sua partecipazione al Canzoniere Italiano, esperienza direttamente collegata al Cantacronache.

Se non li conoscete
Son senza patria i soldi dei padroni,
son soldi viaggiatori come piccioni.
Per viaggi d'affare o di piacere
i capitali varcano le frontiere.

Sono mille e più miliardi che anno per anno
traversan le frontiere e se ne vanno,
e noi lavoratori senza lavoro
dobbiamo per mangiare viaggiar con loro.

I soldi che gli agrari ci han tolto via
fan tappa su in Piemonte e in Lombardia,
e qui si riproducono per contanti
poi se ne vanno all'estero tutti quanti.

I soldi dei padroni van dritti dritti
dovunque possan trarre maggior profitti
e noi passo per passo, metro per metro,
dobbiamo per mangiare tenergli dietro.

Avevo già arricchito più di un padrone
faccendo da bracciante nel meridione.
E poi nel nord o all'estero, da operaio,
ne ho fatti venir ricchi qualche migliaio.

La regola da trarre è solo una:
ci dicon di emigrare per far fortuna.
Certo si fa fortuna, ma si dimostra,
che noi facciamo la loro ma non la nostra.

I soldi dei padroni che fuggon via
danneggiano la nostra economia
perchè danno un passivo dei più imponenti
alla nostra bilancia dei pagamenti.

Ma la bilancia torna a funzionare
purchè noi si continui ad emigrare
ed a spedire a casa quei bei contanti
che sono le rimesse degli emigranti.

Ma occorre che gli passi quel brutto vizio
che i soldi ci abbian sempre al loro servizio.
Deve essere il contrario e prima o poi
dovranno essere i soldi a servir noi.

La rabbia che han portato i nostri fratelli
all'Alfa, ed alla Fiat e alla Pirelli
noi la dobbiam portare per tutta Europa
spazzando via i padroni come una scopa.

Perchè il padrone è uno, non ci si sbaglia,
che faccia i soldi all'estero o qui in Italia.
I soldi lui li fa sul nostro lavoro
e poi li manda all'estero e noi con loro.

Noi non vogliamo essere mai più esiliati
ma ormai protagonisti e organizzati.
Dobbiamo farla finita ed essere pronti
a giunger presto alla resa dei conti.

inviata da Bernart Bartleby - 10/4/2015 - 10:59




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