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The Twa Sisters, or The Cruel Sister

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Lingua: Scozzese


Lista delle versioni e commenti


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Child #10
Recorded by: Pentangle, Cruel Sister, 1970
Child #10
Incisa da: Pentangle,
Cruel Sister, 1970
In memory of John Renbourn, 1944-2015
In memoria di John Renbourn, 1944-2015


renb


John Renbourn si è spento ieri, all'improvviso, per un attacco cardiaco; aveva 71 anni. Ieri, in un brevissimo ricordo a caldo, l'ho definito un compagno di strada assieme ai “suoi” Pentangle; tra le altre cose, proprio ieri ho appreso che anche Bert Jansch se ne era andato, nel 2011, senza che lo avessi saputo. Non so quanto “diranno” ancora questi nomi, quello di John, di Bert, di Jacqui McShee dalla straordinaria voce; per me sono stati coloro che mi hanno aperto il mondo della balladry tradizionale angloscozzese quando avevo poco più di quindici anni. Non riesco neppure a dire quanti ricordi siano, per me, legati ai Pentangle e a John Renbourn; basti quello di The Cuckoo. In memoria di John Renbourn, oggi, inserisco questa ballata che diede nome ad un intero, storico album dei Pentangle (il secondo, dopo Basket of Light del 1969); i miei primi passi in un mondo che non mi ha più lasciato. Grazie, John, il tuo cesto di luce illumina ancora. [RV]

cruelsister


In Child Ballads – Ballate Popolari Inglesi e Scozzesi, così introducevo la ballata -parecchi anni fa:

“Gli analoghi scandinavi, come la ballata danese Søsterbane ("L’assassina della sorella"), chiariscono che il nucleo di questo spietato ed avvincente racconto è la rivelazione soprannaturale dell'assassina mediante lo strumento musicale fatato, fabbricato con le ossa e coi capelli della sventurata ragazza. La nostra versione scozzese svolge il fatto con grande ricchezza di dettagli e sapienza poetica; nella versione inglese "standard", lo stesso passaggio è invece portato all'eccesso e scivola quasi sull'orlo del ridicolo. Dozzine di versioni americane di questa ballata, mai del tutto tramontata nella tradizione popolare fino a tempi abbastanza recenti, sono state stampate fino ad oggi (anche in broadsides), ma solamente in una (Brown II, 34) l'assassina viene scoperta miracolosamente. Le altre, la maggior parte delle quali derivanti da versioni inglesi più tarde, eliminano del tutto l’elemento soprannaturale. Gli studiosi sono sempre stati molto interessati ai vari ritornelli usati in The Twa Sisters (v. JFSM 8:242). Ovviamente, i ritornelli sono del tutto slegati dalla narrazione, e sono semplicemente dei riempitivi adattati alla notazione musicale. La citazione di città ed altri toponimi (montagne, fiumi ecc.) è molto frequente nelle versioni scozzesi come la nostra, sebbene in Scott si trovi Binnorie, Binnorie..../ By the bonny mill-dams of Binnorie, ispirato chiaramente alla battaglia di Binnorie (1296). Il ritornello americano è di solito di questo tipo: Bow down, bow down / Love wull be true, true to my love / Love will be true to you. Il nostro testo è ripreso dal Brown Manuscript del Jamieson, p.39; ad esso abbiamo in quest’unico caso interpolato due strofe (non numerate) dalla versione rielaborata da Sir Walter Scott (ma effettivamente presenti nella tradizione), per far meglio risaltare l’elemento soprannaturale della rivelazione. Di una versione inglese della ballata (con il titolo Cruel Sister, tratta dall’omonimo album, del 1970), notevolmente più fedele delle altre, ha dato una splendida interpretazione uno dei più famosi gruppi del settore, i Pentangle di John Renbourn e Jacquie McShee (il brano dà il titolo anche all'intero album in cui esso è contenuto); in essa il ritornello è di tipo agreste (Lay the bent to the bonnie broom).”

In una pubblicazione come quella di provenienza tendevo ovviamente a presentari come testi-base quelli più antichi; in questa pagina è doveroso anche riportare la versione dei Pentangle, che letteralmente tolse la ballata da un oblio secolare. Da sottolineare che l'album dei Pentangle rimase per settimane in testa alla classifica degli LP in Gran Bretagna, nel 1970: un breve e indimenticabile periodo in cui questo tipo di musica visse la sua epoca d'oro. [RV]
There was twa sisters in a bow’r,
Edinburgh, Edinburgh
There was twa sisters in a bow’r
Stirling for ay
There came a knight to be their wooer.
Bonie Saint Johnston stands upon Tay

He courted the eldest wi’ glove and ring
But he lovd the youngest above a' thing.

He courted the eldest wi’ brotch an knife
But he lov’d the youngest as his life.

The eldest she was vexed sair,
An much envi’d her sister fair.

Into her bow’r she could not rest,
Wi’ grief an’ spite she almos’ brast.

Upon a morning fair an’ clear
She cried upon her sister dear:

"O sister, come to yon sea stran’
An see our father's ships come to lan’."

She’s taen her by the milk-white han’
An led her down to yon sea-stran’.

The younges’ stood upon a stane,
The eldest cam an’ threw her in.

She tooke her by the middle sma’
An’ dashed her bonny back to the jaw.

"O sister, sister, tak my han’,
An I’se mack you heir to a’ my lan’.

"O sister, sister, tak’ my middle,
An’ ye’s get my goud and my gouden girdle.

O sister, sister, save my life,
An’ I swear I’se nair be nae man’s wife."

"Foul fa’ the han’ that I should tacke,
It twin’d me an my wardles make.

Your cherry cheeks an’ yallow hair
Gars me gae maiden for evermair."

Sometimes she sank, an’ sometimes she swam
Till she came down to yon bonny mill-dam.

O out it came the miller's son
An’ saw the fair maiden swimmin’ in.

"O father, father, draw your dam,
Here's either a mermaid or a swan."

The miller quickly drew the dam,
An’ there he found a drown’d womàn.

You cou’dna see her yallow hair
For gold and pearle that were so rare.

You cou’dna see her middle sma’
For gouden girdle that was sae braw.

You cou’dna see her fingers white
For gouden rings that were sae gryte.

An’ by ther came this harper fine
That harped to the king at dine.

When he did look that lady upon
He sigh’d and made a heavy moan.

[He made a harp of her breast-bone
Whose sounds would melt a heart of stone]

He's taen three locks o’ her yallow hair
An wi' them strung his harp sae fair.

[But as he laid it upon a stane
The harp began to play alane.]

The first tune he did play and sing
Was, Farewell to my father the king.

The nextin tune that he play’d syne
Was, Farewell to my mother the queen.

The lasten tune he play’d then,
Was, Wae to my sister, fair Ellen.

inviata da Riccardo Venturi - 28/3/2015 - 10:47




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
Da Child Ballads - Ballate Popolari Inglesi e Scozzesi
La traduzione è del 1986.

cruelsi
LE DUE SORELLE, o LA SORELLA CRUDELE

C'eran due sorelle in un castello,
Edimburgo, Edimburgo
C’eran due sorelle in un castello
Stirling per sempre
Venne un cavaliere a far loro la corte.
La bella St.Johnston sta sulla Tay

Corteggiò la maggiore con guanti ed anelli
Ma amava la minore sopra ogni cosa.

Corteggiò la maggiore con spille e coltelli
Ma amava la minore come la sua vita.

La maggiore era in preda all’ira,
Molto invidiava la bella sorella;

Nella sua stanza non riusciva a dormire,
Quasi scoppiava di rabbia e dolore.

Una mattina bellissima e chiara
Lei venne e disse alla cara sorella:

"Sorella, su, andiamo alla spiaggia
A veder arrivare le navi di nostro padre."

L'ha presa per la candida mano
E l'ha portata giù a quella spiaggia.

La più giovane stava sopra una roccia,
Venne la maggiore e la buttò di sotto;

L’ afferrò per la vita sottile
E la buttò giù in acqua di schiena.

"Sorella, sorella, afferrami per la mano
E ti farò erede di tutte le mie terre.

"Sorella, sorella, afferrami alla vita
E prendi pure il mio oro e la mia cintura d'oro.

"Sorella, sorella, salvami la vita
E ti giuro che non sposerò mai nessun uomo."

"Afferrarti la mano? Che sia maledetta,
Che dal mio amore mi hai separato.

Le tue gote rosse, i tuoi capelli biondi
Mi hanno resa zitella per sempre."

Ora affondava, ora galleggiava
Finché non giunse a quella bella gora.

Allora venne il figlio del mugnaio
E vide la bella ragazza nella gora.

"Oh babbo, babbo, asciuga la gora,
Ché c'è dentro una sirena od un cigno!"

La gora fu subito asciugata
E vi trovò dentro una donna annegata.

I suoi capelli biondi non si vedevano
Tant’erano ornati di perle e d’oro

La sua vita sottile non si vedeva,
Tanto era alta la cintura d'oro.

Le sue bianche dita non si vedevano
Tanto eran grandi gli anelli d'oro.

E là arrivò un valente arpista
Che suonava l'arpa ai pranzi del re.

E quando vide quella donna
Sospirò e mandò un cupo lamento.

[Fece un'arpa con l'osso del petto
Il cui suono avrebbe sciolto un cuore di pietra.]

Prese tre riccioli dei suoi capelli biondi,
Ne fece tre corde per la sua bella arpa.

[Ma quando l'appoggiò su una pietra
L'arpa si mise a suonare da sola.]

La prima aria che suonò e cantò
Fu "Addio al Re, mio padre."

La seconda aria che suonò e cantò
Fu "Addio alla Regina, mia madre."

L'ultima aria che suonò e cantò
Fu "Guai a mia sorella, la bella Elena."

28/3/2015 - 11:03




Lingua: Inglese

La versione incisa dai Pentangle
In Cruel Sister, 1970

CRUEL SISTER

There lived a lady by the North Sea shore
Lay the bent to the bonnie broom
Two daughters were the babes she bore
Fa la la la la la la la la la

As one grew bright as is the sun
Lay the bent to the bonnie broom
So coal black grew the elder one
Fa la la la la la la la la la

A knight came riding to the lady's door
Lay the bent to the bonnie broom
He'd traveled far to be their wooer
Fa la la la la la la la la la

He courted one with gloves and rings
Lay the bent to the bonnie broom
But he loved the other above all things
Fa la la la la la la la la la

Oh, sister will you go with me
Lay the bent to the bonnie broom
To watch the ships sail on the sea?
Fa la la la la la la la la la

She took her sister by the hand
Lay the bent to the bonnie broom
And led her down to the North Sea strand
Fa la la la la la la la la la

And as they stood on the windy shore
Lay the bent to the bonnie broom
The dark girl threw her sister over
Fa la la la la la la la la la

Sometimes she sank, sometimes she swam
Lay the bent to the bonnie broom
Crying, "Sister, reach to me your hand"
Fa la la la la la la la la la

Oh sister, sister, let me live
Lay the bent to the bonnie broom
And all that's mine I'll surely give
Fa la la la la la la la la la

Your own true love that I'll have and more
Lay the bent to the bonnie broom
But thou shalt never come ashore
Fa la la la la la la la la la

And there she floated like a swan
Lay the bent to the bonnie broom
The salt sea bore her body on
Fa la la la la la la la la la

Two minstrels walked along the strand
Lay the bent to the bonnie broom
And saw the maiden float to land
Fa la la la la la la la la la

They made a harp of her breastbone
Lay the bent to the bonnie broom
Whose sound would melt a heart of stone
Fa la la la la la la la la la

They took three locks of her yellow hair
Lay the bent to the bonnie broom
And with them strung the harp so rare
Fa la la la la la la la la la

They went into her father's hall
Lay the bent to the bonnie broom
To play the harp before them all
Fa la la la la la la la la la

But when they laid it on a stone
Lay the bent to the bonnie broom
The harp began to play alone
Fa la la la la la la la la la

The first string sang a doleful sound
Lay the bent to the bonnie broom
The bride her younger sister drowned
Fa la la la la la la la la la

The second string as that they tried
Lay the bent to the bonnie broom
In terror sits the black-haired bride
Fa la la la la la la la la la

The third string sang beneath their bow
Lay the bent to the bonnie broom
And surely now her tears will flow.
Fa la la la la la la la la la

inviata da Riccardo Venturi - 28/3/2015 - 11:16





De två systrarna, la versione norvegese della ballata
De två systrarna, the Norwegian version of the ballad


Storicamente, l'intera balladry angloscozzese ha precisi paralleli scandinavi; la cosa è del tutto naturale non soltanto per la vicinanza geografica, ma anche per le comuni radici culturali in epoche antiche, e per l'assimilazione (anche linguistica) avvenuta direttamente ai tempi del Danelaw. La balladry angloscozzese è in buona parte risultato dell'interazione strettissima con la Scandinavia. Qui si presenta la versione norvegese di questa ballata, tratta dal Folk Song Lyrics Archive; il testo è, in modo piuttosto logico, in "neonorvegese" (Nynorsk), la variante occidentale del norvegese.
Der bodde en bonde ved en strand
- Harpa toner vár og fin -
To fagre døtre hadde han
- Fa la la la la la... -

Den eldste til den yngre sa:
La oss ned til elva dra

Den yngste gikk føre som en sol
Den eldste etter som orm i jord

Den yngste satte seg på en stein
Den eldste dyttet, hun var ikke sein

Hun strakte ut sin hvite hand
Og ropte: «Søster, hjelp meg i land!»

«Nei, hvis jeg ikke hjelper deg
Så vil min kjæreste ekte meg»

Det var to gjetere på den strand
Og de så liket som fløt i land

De tok fra hennes kropp et ben
Og lagde av det en harpe ven

De tok tre lokker av hennes hår
Og harpa gyldne strenger får

Til søsterens bryllup ble harpa bragt
Og på en stubbe der ble den lagt

Og det var senere på denne kveld
At harpa spilte av seg selv

Da den første strengen lød
Den fortalte om brudens onde dåd

Da den andre strengen slo
Bruden som forstenet sto

Da den tredje strengen lød
Den onde søster hun falt om død.

inviata da Riccardo Venturi - 19/1/2018 - 07:06


No! Che orrenda notizia! Che dispiacere profondo! Dopo averlo ascoltato in concerto innumerevoli volte, ho conosciuto John qui sul Lago di Garda, è stato ospite di miei amici, ha suonato per noi, si è ubriacato, appisolato, è perfino caduto dalla sedia, poi dopo un certo tempo ho saputo che si era innamorato e tutto funzionava di nuovo bene, tanti anni sono passati, non ho mai perso l'uscita di un suo disco, l'ultimo addirittura era dedicato alla neve di Palermo. Per Bert era un po' la stessa cosa, un talentio immenso in un uomo talmente modesto,tra l'altro un tristissimo destino si è portato via nello stesso modo anche la sua compagna Lauren appena dopo di lui.....

Flavio Poltronieri - 28/3/2015 - 12:29


Immaginavo, Flavio, che avresti reagito così alla notizia della scomparsa improvvisa di John Renbourn, anche se non potevo sapere che ne avevi avuto addirittura una conoscenza diretta. Io non lo ho mai conosciuto di persona, ma davvero per me è stato un compagno di strada. Ti dovrei parlare di una minuscola cantina condominiale che era la mia stanza segreta, e che avevo attrezzato a "covo"...quanto tempo è passato. Ti propongo di alzare un bicchiere di qualcosa a John e a Bert, come sto facendo adesso (con il Vabarigis Valge, micidiale vodka di patate estone).

RIccardo Venturi - 28/3/2015 - 15:40


Riccardo, brindiamo io e te dunque.....purtroppo se ne stanno andando in troppi (anche David Allen ci ha appena lasciati) di quei musicisti che hanno veramente reso migliore la mia giovinezza, maledizione!

Flavio Poltronieri - 28/3/2015 - 23:42


Core

Krzysiek Wrona - 29/3/2015 - 00:53


vorrei proporre anche la versione del 2000 (assolutamente imperdibile) degli Ekova, che nell'edizione del Tenco dell'anno seguente mi avevano proprio incantato...

Ekova - Cruel Sister - YouTube

Flavio Poltronieri - 20/6/2015 - 17:56


Il ritornello "Lay the bent to the bonnie broom" non esiste nella Child #10, l'hanno inventato i Pentangle nel 1970 e da allora è praticamente diventato parte integrante della ballata.

Flavio Poltronieri - 6/5/2018 - 14:58


Anzi: la frase è contenuta nella canzone Riddles Wisely Expounded dalla quale è presa la melodia. In questa Child Ballad si descrive una prova d’intelligenza tra il diavolo e una saggia fanciulla concernente la risoluzione di una serie di indovinelli. Il reale significato della frase è oggetto di dibattito.

Flavio Poltronieri - 5/4/2020 - 15:05


Non sono loro che se ne vanno, siamo noi che ancora restiamo

Cattia Salto - 6/4/2020 - 02:37


Flavio Poltronieri - 22/9/2020 - 11:44




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