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Lettera da qui

Francesco Sullo
Lingua: Italiano




Lettera da qui è la lettera da un fronte qualsiasi di un soldato che ha perso tutto e non può più tornare. Ma potrebbe anche essere la lettera di un serial killer. Perché per Sullo, uccidere in guerra non è diverso dall'uccidere per altre ragioni.

Per ascoltarla
Sai cos'è
il suono che porto con me
è il ridere sguaiato di un bambino
lo sputo di un bambino
e sai perché
lo sento sempre intorno a me
perché io sono il sangue e il suo vestito,
il ghigno ed il sorriso
perché sta lì, senza più nulla, nulla da sputare

Sai com'è
la polvere dentro di me
è sassi rosi, è umido di tana, è soffocare piano
perché stai qui, a chiederti che cosa devi fare
e speri che guardando nello specchio
ciò che vedi è un altro, quello non è te

credimi non posso più tornare
troppe cose sono andate e non tornano più
credimi non posso più tornare
troppe cose sono andate... non ci sono più

sai com'è
la musica dentro di me
è alito di mare, è soffio sulla riva, è odore di banchisa

ma siamo qui
e il mare qui non cura le ferite, non cura le ferite
e speri che guardando nello specchio
ciò che vedi è un altro, quello non è te

credimi non posso più tornare
troppe cose sono andate e non tornano più
credimi non posso più tornare
troppe cose sono andate non ci sono più

sai cos'è
il grappolo dentro di me
è l'occhio allucinato di un bambino
l'odio di un bambino

inviata da Manuele - 8/11/2006 - 12:08




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