Questa canzone è stata scritta nell'anno 1969 con la collaborazione del mio amico Ilario Da Costa detto Lari ed è una considerazione fatta sulle guerre d'altri tempi, quando si andava al fronte coni fucili a baionetta i moschetti e le bombe a mano. Come risulta da ricorsi storici, ai soldati venivano fornite delle fiaschette di grappa, per infondere e dare coraggio in trincea e in prima linea. La Grappa in questo caso, può essere indicata anche come paragone al fatto che oggi nei vari conflitti in corso, il suo posto è preso da stupefacenti e allucinogeni, quindi cambia il prodotto ma non la forma. non a caso il ritornello evidenzia il fatto che i soldati hanno appena vent'anni e in cinque ne raggiungono i cento. Anche in questa canzone si ritrovano le componenti del meglio fare le battaglie d'amore e non quelle di guerra, il pensiero del dover morire in modo truce e assurdo, il pensiero alla moglie e il ritorno alla famiglia, infischiandosi delle glorie e i riconoscimenti. La musica è originale e ricalca le melodie popolaresche ed è depositata alla Siae. Potete ascoltare la canzone scaricandola dall' mp3 in una versione interpretata dal vivo con la collaborazione di Evelin Bandelli e Lele Panigada.
In cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
nella trincea nemica
s'odono risa e canti
ubriachi sono i fanti
stanno per attaccar
la baionella in canna
in piedi tutti quanti
appena dico avanti
pronti ad uscir con me
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
la gloria è per chi cade
con le budella al sole
a lui medaglia e onore
e più grappa per noi
così la patria manda
gli ubriachi a far la guerra
poi ruberà la terra
a chi non tornerà
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
son belli i monumenti
splendenti le medaglie
le vedove in gramaglie
recan lacrime e fior
io sputo sulla gloria
io sputo sull'onore
voglio far l'amore
e non morir così
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
la sposa mia mi aspetta
io voglio ritornare
ma chi me lo fa fare
di non vederla più
venite o generali
della tenzon fautori
io lascio a voi gli onori
croci medaglie e gloria
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
nella trincea nemica
s'odono risa e canti
ubriachi sono i fanti
stanno per attaccar
la baionella in canna
in piedi tutti quanti
appena dico avanti
pronti ad uscir con me
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
la gloria è per chi cade
con le budella al sole
a lui medaglia e onore
e più grappa per noi
così la patria manda
gli ubriachi a far la guerra
poi ruberà la terra
a chi non tornerà
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
son belli i monumenti
splendenti le medaglie
le vedove in gramaglie
recan lacrime e fior
io sputo sulla gloria
io sputo sull'onore
voglio far l'amore
e non morir così
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
la sposa mia mi aspetta
io voglio ritornare
ma chi me lo fa fare
di non vederla più
venite o generali
della tenzon fautori
io lascio a voi gli onori
croci medaglie e gloria
in cinque abbiam cent'anni
e la paura è tanta
la grappa non ci manca
coraggio ci darà
inviata da Luciano Filippi (alias Gildo dei Fantardi) - 6/11/2006 - 13:10
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