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Era una notte nera (Passa la ronda dei Garibaldini)

anonimo
Lingua: Italiano



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In “Canti della Resistenza italiana”, a cura di Anton Virgilio Savona e Michele Luciano Straniero, Biblioteca Universale Rizzoli, 1985.
In realtà il brano è mutuato, quasi pari pari, da “Passa la ronda”, un canto degli Alpini risalente alla Grande Guerra: “Passa la ronda dei veci alpin: e la risponde ‘fiaschi de vin!’
Nella versione resistenziale divenne l’inno di qualcuna delle molte Brigate Garibaldi, in particolare la 105ª "Carlo Pisacane" attiva in Val Pellice (TO). Non per niente la segnalazione di questo canto mi arriva dall’amico Pino Costa di Luserna San Giovanni, maestro forgiatore e costruttore di beidane valdesi che abbiamo già incontrato su queste pagine.
Passa la ronda dei garibaldin
l'eco risponde “Un bicchier di vin!”

Era una notte nera, nera
soffiava il vento e la bufera
soffiava il vento e la bufera...
Garibaldin, riman lassù...

Piano, piano garibaldino
cerca di usare la precauzione.
Scendi a valle dai burroni
che il nemico ti sta ‘spettar.

Prestami la borraccia,
questo l'è il mio bicchiere
che noi vogliamo bere
se non vogliam morir!

Morir, morir, dovrete voi fascisti
questa è l'ultima vostra ora.
Dalle man garibaldine
l’è difficile scappar.

Dalle man garibaldine
l'è difficile scappar
L'è difficile scappar!

inviata da Bernart Bartleby - 29/12/2014 - 09:58




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