Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
Arabat kaout mezh komz a vouezh uhel
N'eus netra mezhusoc'h eget tevel
Il ne faut pas avoir honte quand on parle
C'est quand on se tait qu'il faut être honteux
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
N'eus ket a yezh kaeroc'h eget eben
Nag unan a vez divalawoc'h zoken
Il n'y a pas de language meilleur qu'un autre
Il n'y en a pas de moins beau non plus
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
Gallout ar gerioù a zigor dimp ur bed
Ha a c'hall bezañ kollet diremed
Par le pouvoir des mots un monde est crée
Quand on les oublie le monde est perdu
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
Minwaskañ he yezh a c'herioù estren
Evit eksploatiñ ur bopl n'eus ket gwell
Une langue étranglée une autre imposée
Pour être exploités plus facilement
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
La culture française passera après.
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
Arabat kaout mezh komz a vouezh uhel
N'eus netra mezhusoc'h eget tevel
Il ne faut pas avoir honte quand on parle
C'est quand on se tait qu'il faut être honteux
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
N'eus ket a yezh kaeroc'h eget eben
Nag unan a vez divalawoc'h zoken
Il n'y a pas de language meilleur qu'un autre
Il n'y en a pas de moins beau non plus
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
Gallout ar gerioù a zigor dimp ur bed
Ha a c'hall bezañ kollet diremed
Par le pouvoir des mots un monde est crée
Quand on les oublie le monde est perdu
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
Minwaskañ he yezh a c'herioù estren
Evit eksploatiñ ur bopl n'eus ket gwell
Une langue étranglée une autre imposée
Pour être exploités plus facilement
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française, la culture française
Komzit brezhoneg gant ho pugale
La culture française passera après
La culture française passera après.
inviata da Riccardo Venturi - 23/12/2014 - 15:45
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
3 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Si tratta di una canzone bilingue, ma la parte bretone non corrisponde esattamente a quella francese. Si è quindi scelto di tradurre alla lettera entrambe le parti; quella francese è in corsivo.
3 gennaio 2016
Due parole del traduttore. Si tratta di una canzone bilingue, ma la parte bretone non corrisponde esattamente a quella francese. Si è quindi scelto di tradurre alla lettera entrambe le parti; quella francese è in corsivo.
PARLATE BRETONE COI VOSTRI FIGLI
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Non si deve vergognarsi di parlare a alta voce
Non c'è niente di più vergognoso che tacere
Non bisogna vergognarsi quando si parla,
E' quando si tace che si deve vergognarsi
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Non esiste una lingua più bella di un'altra
E neanche una lingua più brutta
Non esiste lingua migliore di un'altra
E neanche una che sia peggiore
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Il potere delle parole ci apre un mondo
Che può andare perduto senza rimedio
Col potere delle parole si crea un mondo,
Quando le si scorda, il mondo è perduto
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Imbavagliare la sua lingua di parole straniere
Per sfruttare un popolo, non c'è niente di meglio
Una lingua strangolata, un'altra imposta,
Per essere sfruttati più facilmente
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
La cultura francese in secondo piano.
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Non si deve vergognarsi di parlare a alta voce
Non c'è niente di più vergognoso che tacere
Non bisogna vergognarsi quando si parla,
E' quando si tace che si deve vergognarsi
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Non esiste una lingua più bella di un'altra
E neanche una lingua più brutta
Non esiste lingua migliore di un'altra
E neanche una che sia peggiore
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Il potere delle parole ci apre un mondo
Che può andare perduto senza rimedio
Col potere delle parole si crea un mondo,
Quando le si scorda, il mondo è perduto
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
Imbavagliare la sua lingua di parole straniere
Per sfruttare un popolo, non c'è niente di meglio
Una lingua strangolata, un'altra imposta,
Per essere sfruttati più facilmente
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese, la cultura francese
Parlate bretone coi vostri figli
La cultura francese in secondo piano
La cultura francese in secondo piano.
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Testo e musica: Gilles Servat
Pozioù ha sonerezh: Gilles Servat
Paroles et musique: Gilles Servat
Album: Le pouvoir des mots
Se esiste qualcosa di costantemente evanescente, sono le statistiche sugli effettivi parlanti attuali della lingua bretone. Secondo alcune minimamente attendibili, soltanto un 6% dei bretoni di lingua bretone (vale a dire, escludendo l'Alta Bretagna e limitandosi alla Breizh Isel) parla il bretone come vera lingua materna, cioè appresa sin dalla nascita; il resto l'ha imparata dopo, e spesso molto dopo, servendosene in quantità variabile nella vita quotidiana e nelle attività. Nel 1972, Fañch Morvannoù, nella prefazione al suo celebre manualetto Le breton sans peine dell'Assimil, asseriva che esistessero ancora circa diecimila parlanti monolingui del bretone, ”mais il s'agit pour la plupart de personnes fort âgées. Prendendo oramai per assunto che, a distanza di oltre quarant'anni, queste persone fort âgées siano tutte morte, è chiaro che, oramai, di parlanti monolingui del bretone non ne esistono più. Appare altrettanto chiaro che tutti i bretofoni, che abbiano appreso la lingua dalla nascita o che la abbiano imparata dopo, sono bilingui. E' pur vero che, probabilmente, con varie azioni e battaglie il bretone sia stato “salvato” almeno dalla scomparsa entro poco tempo; però si tratta non soltanto di una lingua minoritaria all'interno della stessa Bretagna, ma di una lingua che è stata (specie in tempi recenti e recentissimi) sottoposta ad un procedimento di normalizzazione sovradialettale che la ha resa, in larga misura, artificiale per permetterle di essere “riappresa” (e, spesso, appresa ex novo) per questioni culturali, identitarie e quant'altro (lo stesso è accaduto, ad esempio, con il basco e l'euskara batua). L'eventuale bretone che viene adesso, magari, anche appreso dalla nascita in famiglie e situazioni dove viene sentita particolarmente la questione identitaria, è un bretone che somiglia poco o punto a quello naturale (e dialettale) che è stato parlato per secoli in Bretagna. Si è trattata forse di un'operazione necessaria, in quanto i dialetti bretoni erano legati ad una società tradizionale (rurale e marina) che non esiste più.