Βγήκανε νωρίς τ’ αστέρια
βγήκανε και τα μαχαίρια,
για να μας καρφώσουν -
Ωχ! μανούλα μου.
Έφτασαν τα καραβάνια
με σπαθιά και με γκιορντάνια,
για να μας σταυρώσουν -
Ωχ! μανούλα μου.
Εμείς το ξέραμε μια μέρα
πως θα γίνει μπλόκος -
Ωχ! μανούλα μου.
Κι είναι πολλοί αυτοί που
χρόνια μας σταυρώνουν, χρόνια -
Ωχ! καρδούλα μου.
Κράτησε σφιχτά τα χέρια -
την καρδιά σου κάνε πέτρα, μην πονάς.
Μια χούφτα παλληκάρια
πολεμάν σαν τα λιοντάρια,
μέσα στην αντάρα -
μέσα στη σκλαβιά,
το θεριό στα δύο να κόψουν
και τον τύραννο να διώξουν,
όλα θα τα δώσουν -
για τη λευτεριά.
βγήκανε και τα μαχαίρια,
για να μας καρφώσουν -
Ωχ! μανούλα μου.
Έφτασαν τα καραβάνια
με σπαθιά και με γκιορντάνια,
για να μας σταυρώσουν -
Ωχ! μανούλα μου.
Εμείς το ξέραμε μια μέρα
πως θα γίνει μπλόκος -
Ωχ! μανούλα μου.
Κι είναι πολλοί αυτοί που
χρόνια μας σταυρώνουν, χρόνια -
Ωχ! καρδούλα μου.
Κράτησε σφιχτά τα χέρια -
την καρδιά σου κάνε πέτρα, μην πονάς.
Μια χούφτα παλληκάρια
πολεμάν σαν τα λιοντάρια,
μέσα στην αντάρα -
μέσα στη σκλαβιά,
το θεριό στα δύο να κόψουν
και τον τύραννο να διώξουν,
όλα θα τα δώσουν -
για τη λευτεριά.
inviata da Bernart Bartleby - 4/12/2014 - 13:17
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
5 dicembre 2014
5 dicembre 2014
RASTRELLAMENTO
SORSERO PRESTO LE STELLE
Sorsero presto le stelle
e sorsero anche i pugnali,
per trafiggerci -
oh, mammina mia!
Giunsero le carovane
con spade e con collane al collo
per crocifiggerci -
oh, mammina mia!
Noi lo sapemmo un giorno
che ci sarebbe stato un rastrellamento -
oh, mammina mia.
E sono molti quelli che
ci crocifiggon da anni e anni -
oh, cuoricino mio!
Tieni le mani strette -
ti pietrificano il cuore, non aver pena.
Un manipolo di valorosi
combattono come leoni
in mezzo allo scompiglio
e nella schiavitù,
per spezzare il mostro in due
e per dar la caccia al tiranno
daran tutto quel che hanno
per la libertà.
SORSERO PRESTO LE STELLE
Sorsero presto le stelle
e sorsero anche i pugnali,
per trafiggerci -
oh, mammina mia!
Giunsero le carovane
con spade e con collane al collo
per crocifiggerci -
oh, mammina mia!
Noi lo sapemmo un giorno
che ci sarebbe stato un rastrellamento -
oh, mammina mia.
E sono molti quelli che
ci crocifiggon da anni e anni -
oh, cuoricino mio!
Tieni le mani strette -
ti pietrificano il cuore, non aver pena.
Un manipolo di valorosi
combattono come leoni
in mezzo allo scompiglio
e nella schiavitù,
per spezzare il mostro in due
e per dar la caccia al tiranno
daran tutto quel che hanno
per la libertà.
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 5/12/2014 - 04:25
Ho cercato di fare del mio meglio, in questa pagina così come in quella de Οι λαδάδες... Spero che lo spirito di GPT mi abbia un po' guidato... Se così non fosse stato... "Riccardooo, pensaci tuuu!"
B.B. - 4/12/2014 - 13:22
Stai facendo benissimo, anche perché sono certo che lo spirito di GPT è pronto a scatenare i suoi gatti contro chiunque non faccia le cose ammodino nella Sezione Greca che ora ci ritroviamo interamente sul nostro misero groppone...! Un'altra piccola osservazione però: per favore, la consuetudine di scrivere l'iniziale maiuscola di tutti i sostantivi vale solo per l'inglese (dove è una consuetudine d'uso) e per il tedesco (dove è proprio richiesta dall'ortografia). Per le altre lingue non vale, greco compreso. La coincidenza che hai trovato con la strage di Borgo Ticino del 13 agosto 1944 avrebbe impressionato GPT: benché vivesse da secoli in provincia di Como, era piemontese di nascita e nello specifico proprio di Novara. Un'ultima osservazione, perché se ti occupi di greco bisogna che ti pigli un po' sotto le alucce: il nesso "gk" in greco (γκ) non si traslittera "gk", e questo fin dal greco antico: si traslittera "ng" (come si pronuncia) nel corpo della parola (quindi "Dangoula", non "Dagkoula", e "g" all'inizio (quindi, ad esempio, γκαράζ "garàz", garage). Magari lo hai solo copiaincollato, ma fai attenzione. Salud!
Riccardo Venturi - Ελληνικó Τμἠμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 5/12/2014 - 04:02
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[1944]
Parole e musica di Vasilis Tsitsanis / Βασίλης Τσιτσάνης
Nella raccolta intitolata “12 Νέες Λαϊκές Δημιουργίες” pubblicata nel 1978.
Testo trovato qui
Durante l’occupazione nazista la cittadina di Kalamaria, non lontana da Salonicco, era a ragione considerata un covo di ribelli, di comunisti. Lì i tedeschi avevano paura ad entrare e pure i collaborazionisti era meglio che stessero alla larga. Quando due di loro, appartenenti ad un unità chiamata “Dangoula”, furono uccisi proprio a Kalamaria, gli occupanti e i loro alleati scatenarono l’assedio al quartiere. Era il 13 agosto del 1944 e il rastrellamento fu feroce, con un bilancio di 11 abitanti uccisi e centinaia di arresti. I collaborazionisti si distinsero in brutalità.
Ho trovato una coincidenza curiosa e tragica: lo stesso giorno, proprio lo stesso 13 agosto del 1944, a Borgo Ticino, in provincia di Novara, i tedeschi fecero un rastrellamento in risposta ad un attacco partigiano: fra tutti gli abitanti arrestati, tutti civili indifesi, ne scelsero a caso 12 e li fucilarono sul posto.