Lingua   

Ballata partigiana

Massimo Rendina
Lingua: Italiano



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[2004]
Versi di Massimo Rendina, giornalista, reduce della campagna di Russia e poi partigiano, con il nome di “Max il giornalista”, e comandante della I Divisione Garibaldi.
Musica per soprano e quartetto d’archi scritta dal compositore Alessandro Annunziata (1968-) in occasione del 60º anniversario dell’ANPI.
La prima esecuzione è stata affidata alla soprano Kim Mingji accompagnata dal Quartetto Pessoa, composto da Marco Quaranta e Rita Gucci al violino, Achille Taddeo alla viola e Giacomo Grandi al violoncello.
Testo trovato sul n. 10 del 2004 di Patria Indipendente, rivista dell’ANPI.

Fischia il vento
e la nostra canzone
venuta da lontano,
le scarpe rotte
eppur bisogna andar

dalle steppe gridavate
come noi
libertà.
Pensate

sulle montagne, nelle città
pronti a colpire e a morire
per poterci tutti quanti
chiamare fratelli
dopo di noi
e sempre
mai più armi in pugno
uno Sten calato dal cielo,
un mitra strappato
ai briganti neri.

Il bacio a un fiore
come ultimo addio
una parola scritta
col sangue sul muro.

Cancellati i nomi,
quelli veri nelle bottiglie
sepolte nella terra
consegnate alla fortuna
per non sparire
per sempre.
Fate cerchio intorno a noi
nella preghiera
mentre lontano
muoiono innocenti
come allora
uccisi da altri
briganti neri.

Dio fa che l’urlo
di pace e libertà
risuoni ancora
non si perda nel vento.

inviata da Bernart Bartleby - 7/10/2014 - 16:01




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