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A una fermata del tram

Lucio Dalla
Lingua: Italiano


Lucio Dalla

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[1973]
Nell’album intitolato “Il giorno aveva cinque teste”
Versi del poeta Roberto Roversi (1923-2012), scritti appositamente per Lucio Dalla.
Musica di Lucio Dalla.

Il giorno aveva cinque teste

La vita fluisce tranquillamente, le stagioni si susseguono, le giornate, con il lavoro, l’amore, le cose di sempre, di tutti... Finchè una mattina i tram non passano più, e una mano di ferro ci tocca sulla spalla... Splendido apologo sulla dittatura che mi ha subito ricordato (solo nel tema, che la poesia di Roversi è insuperabile) La presa del potere di Giorgio Gaber...
Ascolti?
Mia cara
Sembra che tutto
proceda a dovere
che dietro a ogni autunno
vada in orario l’inverno
che la neve chiuda ogni stagione di sole
che si calmi l’inferno:
ma è solo perché camminano i tram

Ascolti?
Lo sai
Il tuo nome è Speranza
un nome simbolico folle
per questa vita che invece
molte luci non ha
quando è probabile ad ogni momento
una tempesta di vento
o che una mano di ferro ci tocchi la spalla

Corriamo
buttiamo lontano la palla
viviamo;
sembra che tutto proceda a dovere
che tutte le cose ricevano un nome
e noi lungo il fiume
pensiamo di andare con la mano intrecciata
o sul mare

Mia cara
Per strada aspettiamo guardiamo
la vita che avanza a dovere
e sembra ordinata
che non ci sia altro errore
che non esista il potere.
Ma è solo perché camminano i tram

inviata da Bernart Bartleby - 16/8/2014 - 15:27


Il senso della canzone lo spiegò Lucio in una intervista: nella Berlino est i dissidenti, temendo di essere spiati, si parlavano alle fermate dei tram, per essere coperti dal rumore di ferraglia ed evitare che le loro conversazioni potessero essere registrate.

22/12/2018 - 10:14




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