Per la carrozza Italia preghino signori
O siamo tutti furbi oppure si sta fuori
Ed il vento dei cassintegrati soffiava da ogni luogo
E si misero in basso i capelli quasi per uno sfogo
Quel giorno che le bestemmie divennero preghiere
chiusero i suoi trent'anni e trentacinque sere
L'alba di quel mattino il gatto con lo stivale
Scese lungo la coda e fuggì lungo il viale
Se il tempo era passato finiva una stagione
Il tempo della rabbia e della rassegnazione
Nascosto dai suoi sogni tirò una freccia al lago
Sorrise nel suo cappotto, passò ad un pensiero vago
Voi non sapete l'ultima, quella del tornitore
Fuggì nel silenzio chiuso nel suo dolore
L'hanno trovato tra l'acqua ed i sassi, parlava della sua città
Attorno a lui crescevano i fiori, c'era freddo nella sua città
L'hanno trovato tra l'acqua ed i sassi, parlava della sua città
Attorno a lui crescevano i fiori, c'era freddo nella sua città
O siamo tutti furbi oppure si sta fuori
Ed il vento dei cassintegrati soffiava da ogni luogo
E si misero in basso i capelli quasi per uno sfogo
Quel giorno che le bestemmie divennero preghiere
chiusero i suoi trent'anni e trentacinque sere
L'alba di quel mattino il gatto con lo stivale
Scese lungo la coda e fuggì lungo il viale
Se il tempo era passato finiva una stagione
Il tempo della rabbia e della rassegnazione
Nascosto dai suoi sogni tirò una freccia al lago
Sorrise nel suo cappotto, passò ad un pensiero vago
Voi non sapete l'ultima, quella del tornitore
Fuggì nel silenzio chiuso nel suo dolore
L'hanno trovato tra l'acqua ed i sassi, parlava della sua città
Attorno a lui crescevano i fiori, c'era freddo nella sua città
L'hanno trovato tra l'acqua ed i sassi, parlava della sua città
Attorno a lui crescevano i fiori, c'era freddo nella sua città
inviata da DonQuijote82 - 24/7/2014 - 07:23
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Canzone allegorica sull'Italia, scritta ancora all'inizio dell'era Berlusconi