Siria nel silenzio
muore il mio paese
non c'è luce nel bosco
sulla strada di Damasco
nei cortili bambini piangono
i loro padri seppelliti nel fango
squillano i telefoni
nei palazzi del potere
stanno bombardando
la mia gente
il mio cuore
Si contano ogni giorno
i morti nelle strade
il mondo stà a guardare
inerme il nostro orrore
non abbiamo più lacrime
per piangere la morte
non abbiamo più dolore
hanno sbarrato le nostre porte
il sangue è nostro cibo
il nostro pane quotidiano
siamo l'inferno di ogni inferno
abbandonati da ogni destino
Siria nel silenzio
muore il mio paese
non c'è luce nel bosco
sulla strada di Damasco
nei cortili bambini piangono
i loro padri seppelliti nel fango
squillano i telefoni
nei palazzi del potere
stanno bombardando
la mia gente
il mio cuore
muore il mio paese
non c'è luce nel bosco
sulla strada di Damasco
nei cortili bambini piangono
i loro padri seppelliti nel fango
squillano i telefoni
nei palazzi del potere
stanno bombardando
la mia gente
il mio cuore
Si contano ogni giorno
i morti nelle strade
il mondo stà a guardare
inerme il nostro orrore
non abbiamo più lacrime
per piangere la morte
non abbiamo più dolore
hanno sbarrato le nostre porte
il sangue è nostro cibo
il nostro pane quotidiano
siamo l'inferno di ogni inferno
abbandonati da ogni destino
Siria nel silenzio
muore il mio paese
non c'è luce nel bosco
sulla strada di Damasco
nei cortili bambini piangono
i loro padri seppelliti nel fango
squillano i telefoni
nei palazzi del potere
stanno bombardando
la mia gente
il mio cuore
inviata da Bernart Bartleby - 26/6/2014 - 12:12
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Parole e musica di Mario Salis
Nell’album intitolato “Il tempo verrà”