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Una storia di mare e di sangue

Michele Gazich
Lingua: Italiano


Michele Gazich

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Album: "Una storia di mare e di sangue"


Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato tradizioni musicali, colte e popolari, di queste terre. Ho incontrato altri strumenti, altri stili musicali, ma soprattutto luoghi e persone. Ho cantato in lingue che credevo di avere dimenticato e ho ripercorso la storia del mio sangue”.


Venite amici fate cerchio
vi racconto una storia di viaggio
Una storia di mare e di sangue
che scivola da oriente
che scivola ogni notte
sulle corde del mio violino
sulle corde del mio violino

Io canto l'odore dei porti
Istanbul, Zara, Amburgo, New York
Io canto la storia del mio cuore
Che nessuna madre potrà mai ritrovare
Non so dove l’hanno lasciato i miei padri
Non so che Dio pregare

inviata da Donquijote82 - 17/6/2014 - 17:22




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