Paul Verlaine: Chanson d’automne
GLI EXTRA DELLE CCG / AWS EXTRAS / LES EXTRAS DES CCGLingua: Francese
Les sanglots longs
Des violons
De l’automne
Blessent mon cœur (1)
D’une langueur
Monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l’heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure ;
Et je m’en vais
Au vent mauvais
Qui m’emporte
Deçà, delà, (2)
Pareil à la
Feuille morte. (3)
Des violons
De l’automne
Blessent mon cœur (1)
D’une langueur
Monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l’heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure ;
Et je m’en vais
Au vent mauvais
Qui m’emporte
Deçà, delà, (2)
Pareil à la
Feuille morte. (3)
Note
1) Come già accennato nell’introduzione, nella sua versione Charles Trénet sostituisce “Blessent” con “Bercent”, anche se anni dopo riprese il verbo originale.
2) Trénet canta “De ci, de là”
3) Trénet ripete due volte l’ultima strofa, intervallando con una frase parlata: “Cette paisible rumeur-là vient de la ville”.
1) Come già accennato nell’introduzione, nella sua versione Charles Trénet sostituisce “Blessent” con “Bercent”, anche se anni dopo riprese il verbo originale.
2) Trénet canta “De ci, de là”
3) Trénet ripete due volte l’ultima strofa, intervallando con una frase parlata: “Cette paisible rumeur-là vient de la ville”.
inviata da Bernart Bartleby - 8/6/2014 - 21:52
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Giuseppe Cirigliano
CANZONE D’AUTUNNO
I lunghi singhiozzi
Dei violini
D'autunno
Mi feriscono il cuore
Con un languore
Monotono.
Tutto affannato
E pallido, quando
Rintocca l'ora,
Io mi ricordo
Dei giorni antichi
E piango;
E me ne vado
Nel vento maligno
Che mi porta
Di qua, di là,
Simile alla
Foglia morta.
I lunghi singhiozzi
Dei violini
D'autunno
Mi feriscono il cuore
Con un languore
Monotono.
Tutto affannato
E pallido, quando
Rintocca l'ora,
Io mi ricordo
Dei giorni antichi
E piango;
E me ne vado
Nel vento maligno
Che mi porta
Di qua, di là,
Simile alla
Foglia morta.
inviata da Bernart Bartleby - 8/6/2014 - 21:54
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Giorgio Pinna
CANZONE D'AUTUNNO
I lunghi singhiozzi
dei violini d'autunno
feriscono il mio cuore
con languore monotono,
soffocante
e pallido,quando
suona l'ora,
mi ricordo
dei giorni passati
e piango;
e me ne vado
nel vento malvagio
di qua, di la,
come una foglia morta.
I lunghi singhiozzi
dei violini d'autunno
feriscono il mio cuore
con languore monotono,
soffocante
e pallido,quando
suona l'ora,
mi ricordo
dei giorni passati
e piango;
e me ne vado
nel vento malvagio
di qua, di la,
come una foglia morta.
inviata da Giorgio Pinna - 23/11/2018 - 15:32
Lingua: Italiano
Traduzione di Natalino Sapegno.
Dalla mia antologia delle superiori (Mario Pazzaglia)
Dalla mia antologia delle superiori (Mario Pazzaglia)
CANZONE D'AUTUNNO
I lunghi singulti
dei violini
d'autunno
mi lacerano il cuore
d'un languore
monotono.
Pieno d'affanno
e stanco, quando
l'ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.
I lunghi singulti
dei violini
d'autunno
mi lacerano il cuore
d'un languore
monotono.
Pieno d'affanno
e stanco, quando
l'ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.
inviata da Dario - 28/1/2019 - 23:27
La canzone è anche l'ideale sottofondo del racconto Due, tratto da Sconosciute di Modiano. Un ritratto indelebile di un'adolescente nel difficile passaggio all'età adulta.
Matteo - 19/7/2017 - 10:38
Lingua: Esperanto
Questa canzone e' stata tradotta piu' volte in esperanto. Questa e' la traduzione piu' nota, fatta dal poeta ungherese Kalman Kalocsay e pubblicata ne libro Tutmonda sonoro, 1981, 2, p. 467
AŬTUNA KANTO
La velk-sezon'
per violon'
ĝemo-sona
vundas ĉe l' kor'
min per langvor'
monotona.
Sufoke nun
kaj pale, dum
tintoj horaj,
memoras mi
kaj ploras pri
tagoj foraj.
Mi vagas, jen
zigzagas en
vento forta
kun svena fal',
simile al
branĉo morta.
La velk-sezon'
per violon'
ĝemo-sona
vundas ĉe l' kor'
min per langvor'
monotona.
Sufoke nun
kaj pale, dum
tintoj horaj,
memoras mi
kaj ploras pri
tagoj foraj.
Mi vagas, jen
zigzagas en
vento forta
kun svena fal',
simile al
branĉo morta.
inviata da Renato Corsetti - 30/1/2018 - 16:26
questa poesia di Paul Verlaine, è stata usata durante lo sbarco in Normandia per indicare ad un certo gruppo di resistenti ad inescare un attentato
matteo - 15/6/2018 - 18:12
Lingua: Italiano
Versione italiana di Stefano Castelli
I lunghi singhiozzi
Dei violini
D'autunno
Mi feriscono il cuore
Con un languore
Monotono
Tutto affannato
E pallido
Quando suona l'ora
E mi ricordo
i vecchi tempi
E piango
E mi lascio
Al vento oscuro
Che mi trascina
Di qua e di la
Come la
Foglia morta
Dei violini
D'autunno
Mi feriscono il cuore
Con un languore
Monotono
Tutto affannato
E pallido
Quando suona l'ora
E mi ricordo
i vecchi tempi
E piango
E mi lascio
Al vento oscuro
Che mi trascina
Di qua e di la
Come la
Foglia morta
inviata da Castelli stefano - 13/11/2019 - 21:57
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Versi di Paul Verlaine, nella sezione “Paysages tristes della raccolta intitolata “Poèmes saturniens” pubblicata nel 1867.
Messa in musica (swing) da Charles Trénet nel 1941 con il titolo “Verlaine”. Ripresa in seguito da Georges Brassens e da Léo Ferré.
Cosa caspita c’entra questa canzone con le CCG? Beh, la propongo timidamente come Extra ma in qualche modo c’entra perchè la prima strofa (con Bercent al posto dell’originale Blessent, così come nella versione di Trénet) fu recitata dai microfoni di Radio Londra il 5 giugno 1944 alle ore 21.15 e conteneva un messaggio in codice con cui gli Alleati avvisavano un parte della Resistenza francese (quella coordinata da Philippe de Vomécourt, detto Antoine, capo della rete VENTRILOQUIST e membro del Special Operations Executive britannico) di dare inizio alle operazioni di sabotaggio contro i nazisti nell’imminenza dello sbarco in Normandia, l’operazione che, insieme alle offensive sovietiche dell’inverno e dell’estate del 1944, segnò di fatto l’inizio della fine del Reich hitleriano.
Una poesia ed una canzone importanti, dunque, che proprio in questi giorni, a 70 anni da quello storico evento, meritano forse di essere ricordate.