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Free Until They Cut Me Down

Iron&Wine
Lingua: Inglese


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[2004]
Parole e musica di Samuel Beam.
Nell’album intitolato “Our Endless Numbered Day”

R44


L’“Albero del Diavolo” è una grossa quercia secolare esistente (anche se dalle immagini più recenti si direbbe piuttosto morta) nei pressi di Bernards Township, cittadina del New Jersey.
Il grande albero è circondato da un alone di mistero e di lugubri leggende. Pare che il suolo dove cresce sia particolarmente caldo, tanto che la neve non ci si ferma mai, e questo lascerebbe supporre che proprio lì si trovi la porta dell’infermo… Inoltre si racconta (e questo sembrerebbe più reale) che a quell’albero i “klaners” della zona fossero soliti linciare ed impiccare afroamericani e schiavi ribelli.



In questa canzone è un giovane nero a finir linciato per via di una relazione, anzi, forse di un semplice passaggio dato ad una donna bianca: “Quando gli uomini mi porteranno all’albero del diavolo, io continuerò ad essere libero e splendente come prima. Padre, non dirmi che cosa avrei dovuto fare. Fu lei a pregarmi di portarla a casa.”



Gli echi di Strange Fruit mi sembrano evidenti…
When the men take me to the devil tree
I will be free and shining like before
Papa dont tell me what I should've done
She's the one who begged me
"Take me home"

When the wind wraps me like the reaper's hand
I will swing free until they cut me down
Papa dont tell me what I could've done
She's the one who begged me
"Take me home"

When the sea takes me like my mother's arms
I will breathe free as any word of God
Papa dont tell me what you would've done
She's the one who begged me
"Take me home"

inviata da Bernart Bartleby - 26/5/2014 - 13:27




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