And who by fire, who by water,
who in the sunshine, who in the night time,
who by high ordeal, who by common trial,
who in your merry merry month of may,
who by very slow decay,
and who shall I say is calling?
And who in her lonely slip, who by barbiturate,
who in these realms of love, who by something blunt,
and who by avalanche, who by powder,
who for his greed, who for his hunger,
and who shall I say is calling?
And who by brave assent, who by accident,
who in solitude, who in this mirror,
who by his lady's command, who by his own hand,
who in mortal chains, who in power,
and who shall I say is calling?
who in the sunshine, who in the night time,
who by high ordeal, who by common trial,
who in your merry merry month of may,
who by very slow decay,
and who shall I say is calling?
And who in her lonely slip, who by barbiturate,
who in these realms of love, who by something blunt,
and who by avalanche, who by powder,
who for his greed, who for his hunger,
and who shall I say is calling?
And who by brave assent, who by accident,
who in solitude, who in this mirror,
who by his lady's command, who by his own hand,
who in mortal chains, who in power,
and who shall I say is calling?
inviata da Krzysiek Wrona - 18/5/2014 - 13:39
Lingua: Italiano
Versione italiana
CHI PER IL FUOCO
E chi col fuoco. chi con l'acqua,
chi alla luce del sole, chi di notte,
chi per ordine superiore, chi per processo,
chi nel felice felice mese di Maggio,
chi per lento decadimento,
e chi dirò che sta chiamando?
E chi scivolando via in solitudine, chi coi barbiturici,
chi in questi regni d'amore, chi per un colpo improvviso,
e chi per una valanga, chi per polvere da sparo,
chi per la sua avidità, chi per fame,
e chi dirò che sta chiamando?
E chi per coraggioso assenso, chi per incidente,
chi in solitudine, chi in questo specchio,
chi per ordine della sua signora, chi di propria mano,
chi in catene mortali, chi nel potere,
e chi dirò che sta chiamando?
E chi col fuoco. chi con l'acqua,
chi alla luce del sole, chi di notte,
chi per ordine superiore, chi per processo,
chi nel felice felice mese di Maggio,
chi per lento decadimento,
e chi dirò che sta chiamando?
E chi scivolando via in solitudine, chi coi barbiturici,
chi in questi regni d'amore, chi per un colpo improvviso,
e chi per una valanga, chi per polvere da sparo,
chi per la sua avidità, chi per fame,
e chi dirò che sta chiamando?
E chi per coraggioso assenso, chi per incidente,
chi in solitudine, chi in questo specchio,
chi per ordine della sua signora, chi di propria mano,
chi in catene mortali, chi nel potere,
e chi dirò che sta chiamando?
Lingua: Italiano
Traduzione e adattamento di Nicola Pisu
CHI COL FUOCO
E chi col fuoco, chi con l’acqua
chi alla luce del sole, chi di notte
chi per ordine superiore, chi per processo
chi in primavera, chi per lento decadimento
e chi dirò che sta chiamando
E chi scivolando via solo, chi coi barbiturici
chi nei regni d’amore, chi per un colpo improvviso
e chi sopra una mina, chi sotto una stella
chi per avidità, chi per fame
e chi dirò che sta chiamando
E chi per coraggioso assenso, chi senza volerlo
chi in silenzio, chi in questo specchio
chi per scelta altrui, chi di propria mano
chi in catene mortali, chi nel potere
e chi dirò che sta chiamando
E chi col fuoco, chi con l’acqua
chi alla luce del sole, chi di notte
chi per ordine superiore, chi per processo
chi in primavera, chi per lento decadimento
e chi dirò che sta chiamando
E chi scivolando via solo, chi coi barbiturici
chi nei regni d’amore, chi per un colpo improvviso
e chi sopra una mina, chi sotto una stella
chi per avidità, chi per fame
e chi dirò che sta chiamando
E chi per coraggioso assenso, chi senza volerlo
chi in silenzio, chi in questo specchio
chi per scelta altrui, chi di propria mano
chi in catene mortali, chi nel potere
e chi dirò che sta chiamando
inviata da Dq82 - 12/6/2017 - 12:39
Lingua: Polacco
KTO W PŁOMIENIACH
Kto w płomieniach, kto w odmętach,
kto w blasku słońca, kto w ciemnościach,
kto w ciężkiej próbie, kto ot tak sobie,
kto w pięknym, pięknym maju, kto w powolnym konaniu
i jak nazwać tego kto wzywa?
Kto w kościelnej ławie, kto z nieumiarkowania,
kto z miłości, kto z wściekłości,
kto pod lawiną, kto pod pyłem,
kto z przepicia, kto z pragnienia
i jak nazwać tego kto wzywa?
Kto pogodzony, kto zaskoczony,
kto w pustelni, kto przed zwierciadłem,
kto z rozkazu swej pani, kto z własnej ręki,
kto w śmiertelnym strachu, kto w blasku potęgi
i jak nazwać tego kto wzywa?
Kto w płomieniach, kto w odmętach,
kto w blasku słońca, kto w ciemnościach,
kto w ciężkiej próbie, kto ot tak sobie,
kto w pięknym, pięknym maju, kto w powolnym konaniu
i jak nazwać tego kto wzywa?
Kto w kościelnej ławie, kto z nieumiarkowania,
kto z miłości, kto z wściekłości,
kto pod lawiną, kto pod pyłem,
kto z przepicia, kto z pragnienia
i jak nazwać tego kto wzywa?
Kto pogodzony, kto zaskoczony,
kto w pustelni, kto przed zwierciadłem,
kto z rozkazu swej pani, kto z własnej ręki,
kto w śmiertelnym strachu, kto w blasku potęgi
i jak nazwać tego kto wzywa?
inviata da k - 19/5/2014 - 00:34
Lingua: Spagnolo
Versione spagnola di Santiago
QUIÉN POR FUEGO
Y quién (morirá) por fuego, quién por agua,
quién a la luz del sol, quién durante la noche,
quién por ordalía, quién por juicio común,
quién durante su feliz, feliz mes de mayo,
quién tras una lenta decadencia,
y quién, deberé decir, que está llamando.
Y qué mujer por un único desliz, quién por los barbitúricos,
quién en estos reinos de amor, quién por algo contundente,
y quién por una avalancha, quién por polvo,
quién por su codicia, quién por hambre,
y quién, deberé decir, que está llamando.
Y quién por una valiente decisión, quién por accidente,
quién en soledad, quién frente a este espejo,
quién por orden de su mujer, quién por su propia mano,
quién en una cadena mortal, quién ostentando el poder,
y quién, deberé decir, que está llamando.
Y quién (morirá) por fuego, quién por agua,
quién a la luz del sol, quién durante la noche,
quién por ordalía, quién por juicio común,
quién durante su feliz, feliz mes de mayo,
quién tras una lenta decadencia,
y quién, deberé decir, que está llamando.
Y qué mujer por un único desliz, quién por los barbitúricos,
quién en estos reinos de amor, quién por algo contundente,
y quién por una avalancha, quién por polvo,
quién por su codicia, quién por hambre,
y quién, deberé decir, que está llamando.
Y quién por una valiente decisión, quién por accidente,
quién en soledad, quién frente a este espejo,
quién por orden de su mujer, quién por su propia mano,
quién en una cadena mortal, quién ostentando el poder,
y quién, deberé decir, que está llamando.
inviata da Santiago - 12/11/2016 - 03:37
"All mankind will pass before You like a flock of sheep. Like a shepherd pasturing his flock, making sheep pass under his staff, so shall You cause to pass, count, calculate, and consider the soul of all the living; and You shall apportion the destinies of all Your creatures and inscribe their verdict.
On Rosh Hashanah will be inscribed and on Yom Kippur will be sealed - how many will pass from the earth and how many will be created; who will live and who will die; who will die at his predestined time and who before his time; who by water and who by fire, who by sword, who by beast, who by famine, who by thirst, who by upheaval, who by plague, who by strangling, and who by stoning. Who will rest and who will wander, who will live in harmony and who will be harried, who will enjoy tranquility and who will suffer, who will be impoverished and who will be enriched, who will be degraded and who will be exalted. But Repentance, Prayer, and Charity avert the severe Decree!"
Unetanneh Tokef
On Rosh Hashanah will be inscribed and on Yom Kippur will be sealed - how many will pass from the earth and how many will be created; who will live and who will die; who will die at his predestined time and who before his time; who by water and who by fire, who by sword, who by beast, who by famine, who by thirst, who by upheaval, who by plague, who by strangling, and who by stoning. Who will rest and who will wander, who will live in harmony and who will be harried, who will enjoy tranquility and who will suffer, who will be impoverished and who will be enriched, who will be degraded and who will be exalted. But Repentance, Prayer, and Charity avert the severe Decree!"
Unetanneh Tokef
come "canzone della vita" mi sembra molto "della morte"... un capolavoro comunque.
Lorenzo - 18/5/2014 - 20:59
Basata su una preghiera recitata nel Giorno dell'Espiazione del calendario liturgico ebraico. Esiste una vecchia tradizione che dice che un giorno all'anno il Libro della Vita dev'essere aperto per descrivere tutti i vari modi per lasciare questa Valle di Lacrime. Un ben tetro elenco.
Vi abbraccio.
Flavio Poltronieri
Vi abbraccio.
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri - 18/5/2014 - 21:37
E certo... è tutto così divertente, per uno che sta in Svizzera e rifiuta il minimo sociale nel referendum... ma in quale cosmo stiamo?
Che sballo!
Che sballo!
Krzysiek Wrona - 19/5/2014 - 02:22
La fonte d'ispirazione della canzone di Leonard Cohen è la poesia liturgica ebraica "Unetaneh Tokef". Questa non proviene nè dalla Bibbia nè dal Talmud, gli studi più recenti tendono ad attribuirla all'epoca bizantina e comunque il suo immaginario deriva dalla fantasia. Ci ricorda che possiamo anche cambiare il nostro carattere ma che non siamo in grado di controllare completamente il nostro futuro. Le liriche in questione recitano:
...quanti passeranno e quanti saranno creati?
chi vivrà e chi morirà?
chi morirà a tempo predestinato e chi prima del tempo?
chi con il fuoco e chi con l'acqua?
chi con la spada e chi da bestia?
chi per fame e chi per sete?
chi per terremoto e chi per annegamento?
chi per strangolamento e chi per lapidazione?
chi riposerà e chi vagherà?
chi sarà al sicuro e chi sarà lacerato?
chi sarà calmo e chi sarà tormentato?
chi sarà impoverito e chi sarà arricchito?
chi sarà degradato e chi sarà esaltato?
ma penienza, preghiera e carità allontanano un giudizio severo...
Flavio Poltronieri
...quanti passeranno e quanti saranno creati?
chi vivrà e chi morirà?
chi morirà a tempo predestinato e chi prima del tempo?
chi con il fuoco e chi con l'acqua?
chi con la spada e chi da bestia?
chi per fame e chi per sete?
chi per terremoto e chi per annegamento?
chi per strangolamento e chi per lapidazione?
chi riposerà e chi vagherà?
chi sarà al sicuro e chi sarà lacerato?
chi sarà calmo e chi sarà tormentato?
chi sarà impoverito e chi sarà arricchito?
chi sarà degradato e chi sarà esaltato?
ma penienza, preghiera e carità allontanano un giudizio severo...
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri - 14/6/2014 - 13:04
Cri - 17/1/2016 - 23:25
Un saluto al grande L.C. che forse oggi saprà la risposta a quel "who shall I say is calling?".
Vorrei solo far notare che al contrario di quanto scritto nell'introduzione, i versi
mettono in contrapposizione chi muore ancora giovane e nel pieno delle forze (nel dolce mese di maggio) con chi se ne va in tarda età quando le forze ormai l'hanno abbandonato.
Vorrei solo far notare che al contrario di quanto scritto nell'introduzione, i versi
who in your merry merry month of may,
who by very slow decay
who by very slow decay
mettono in contrapposizione chi muore ancora giovane e nel pieno delle forze (nel dolce mese di maggio) con chi se ne va in tarda età quando le forze ormai l'hanno abbandonato.
Lorenzo - 11/11/2016 - 10:44
Grazie Lorenzo per l'aggiunta traduzione, molto importante. Oggi RIP a Leonard.
Licia - 14/11/2016 - 08:23
×
Testo e musica di Leonard Cohen
Nell'album "New skin for the old ceremony"
Il testo dal sito ufficiale
Ispirata alla seconda strofa del poema liturgico ebraico Unetanneh Tokef, la canzone di Cohen è una meditazione sulla morte e sull’esistenza di Dio; ma, come vedremo, è più sottile di quanto sembri a prima vista.
Ogni strofa è divisa in due parti: la prima è dedicata all’enumerazione/lamentazione di diversi tipi di morte possibili.
Le varianti differiscono non soltanto per modalità (“chi col fuoco, chi con l’acqua”, “chi per incidente”) ma anche per motivazione (“chi per la sua avidità, chi per fame”). Da notare, in questa commovente lista, almeno alcune variazioni che sembrano sottolineare la soggettività dell’esperienza della morte, a seconda di come vediamo il mondo: alcuni se ne andranno “in questi regni d’amore”, altri “scivolando via in solitudine”. Questa realtà può essere un Eden per alcuni, un inferno per altri.
In questo senso, nel verso “chi nel felice, felice mese di Maggio” trapela tutta l’amara ironia che l’autore attribuisce al morire. L’espressione era usata in alcune ninne-nanne, e in diversi poemi e canzoni inglesi dal 1600 in poi: nel contesto di questa canzone, però, viene ovviamente inserita con la distanza del sarcasmo e della disperazione – la morte non si ferma nemmeno di fronte al mese più gioioso dell’anno.
La seconda parte di ogni strofa è costituita dal verso “e chi dirò che sta chiamando?”. Quest’ultimo “chi” opera un notevole scarto rispetto a quelli che aprono ogni verso precedente, sottolineato anche dal cambio melodico. Non si tratta più di un elenco affermativo, ma di una domanda: tutti questi morti, chi li sta chiamando ad uno ad uno?
Il verso si gioca tutto sull’ironico doppio senso di calling, poiché il tono è lo stesso che userebbe un maggiordomo al telefono: “chi devo dire che sta chiamando?”, “chi devo riferire?”. La formulazione shall I nella sua accezione arcaica rende la frase rispettosa ed educata, quando allo stesso tempo sta proponendo una domanda scottante: chi c’è all’altro capo della metaforica cornetta?
Il poeta qui si chiede chi sia a decidere del nostro ultimo destino. Sia che moriamo per il fuoco o per i barbiturici, c’è qualcuno o qualcosa che dia un senso alla nostra sofferenza e finitezza?
La bellezza della domanda è che non è posta in termini filosofici o metafisici: Cohen non chiede direttamente “esiste un Dio che può motivare la nostra morte?”. Il suo è un approccio estremamente umano, nato dalla contemplazione del dolore e della paura di tutti coloro che debbono morire, incluso se stesso (“chi in questo specchio”).
Rifiutando una visione ateistica o fideistica, Cohen pone al centro della questione un interrogativo elegante: “chi devo dire che sta chiamando?” Come potrò giustificare tutto questo triste e violento morire? Espressa con una sinteticità poetica ammirevole, ecco la domanda che assilla l’uomo fin dall’antichità.
Bizzarro Bazar