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Wilfrid Wilson Gibson
Lingua: Inglese


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(Wilfrid Wilson Gibson)


[1915]
Versi di Wilfrid Wilson Gibson (1878-1962), nella raccolta “Battle” pubblicata nel 1915.
Musica di Vartan Aghababian (compositore, docente di teoria musicale al Boston University College of Fine Arts) e Ann Moss, soprano, dall’opera “Seven Songs” del 2003.



Wilfrid Wilson Gibson fu ufficiale di sua maestà, ma non combattè in prima linea e neppure lasciò mai l’Inghilterra. Eppure gran parte delle sue poesie di quel periodo descrivono le atrocità della guerra dal punto di vista del soldato semplice mandato a crepare. Anche dopo la guerra Gibson mantenne nelle sue opere un’attenzione particolare per coloro che, anche in tempo di pace, sono troppo spesso i vinti, i fregati, comunque vada…

E in questa “Back” credo che Gibson abbia condensato la poetica dell’intera raccolta “Battle” e di tutti i suoi versi dedicati alla Grande Guerra: lui, che non si mosse di casa, assunse su di sé la colpa e la sofferenza di tutti i suoi compatrioti che in guerra ci andarono, ad uccidere e a crepare.
They ask me where I’ve been,
And what I’ve done and seen,
But what can I reply
Who know it wasn’t I,
But someone just like me,
Who went across the sea
And with my head and hands
Killed men in foreign lands…
Though I must bear the blame
Because he bore my name.

inviata da Bernart Bartleby - 24/4/2014 - 15:57



Lingua: Finlandese

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
SODASTA PALANNUT

Minulta kysytään, missä olen ollut,
mitä olen tehnyt ja mitä kokenut.
Mitä vastaisin sille, joka tietää,
etten se ollut minä,
vaan joku minun kaltaiseni,
joka lähti merten taa
ja minun pääni ja kätteni kautta
tappoi miehiä vierailla mailla...
Minun on kuitenkin kannettava syy,
sillä hänellä oli minun nimeni.

inviata da Juha Rämö - 3/6/2016 - 10:10




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