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UFO Robot

Actarus
Lingua: Italiano


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Casa mia
(Ghali)
Juri Gagarin
(Banda Bassotti)


[1978]
Parole di Luigi Albertelli (1934-), paroliere e autore televisivo.
Musica di Vince Tempera (1946-), tastierista e arrangiatore, e di Ares Tavolazzi (1948-), uno dei più grandi bassisti e contrabbassisti italiani di sempre, membro dei mitici AreA.
Interpretata dagli Actarus, super gruppo messo su per l’occasione da Vince Tempera a partire dai suoi due amici (insieme a lui nei The Pleasure Machine) Ares Tavolazzi ed Ellade Bandini, batterista, un altro musicista enorme che ha suonato praticamente con tutti i grandi della musica italiana.
Le voci sono quelle di un giovane Fabio Concato, di Michel Tadini (l’anno seguente in Capitan Harlock) ed altri nel coro diretto da Paola Orlandi (1933-), cantante, compositrice e pianista italiana, sorella di Nora Orlandi, quella del famoso gruppo vocale “I 4 + 4”
Sul lato A di un 45 giri che sul lato B conteneva la traccia “Shooting Star”.
Poi nell’LP “Atlas UFO Robot” e in moltissime compilation successive.
In Italia “UFO Robot” ottenne il disco d’oro, superando il milione di copie vendute.
(Ricordo anche un parodia del brano fatta dal gruppo punk hard-core torinese C.O.V., ossia i Church of Violence, dove alla domanda “Ma chi è? Ma chi è?” seguiva la quasi inevitabile, dissacrante risposta: “’STO CAZZO!”.)

UFO Robot
UFO Robot
Atlas UFO Robot

UFOロボグレンダイザー (UFO Robo Gurendaizā), UFO Robot Goldrake, è un anime televisivo di 74 episodi, prodotto dalla Toei Animation dal 1975 al 1977, e basato su un soggetto di Gō Nagai, già autore dell'omonimo manga nel 1973. È stata la prima serie mecha [da meka, abbreviazione della traslitterazione katakana, dal latino mechanica] giapponese importata in Italia, dove venne originariamente trasmessa con il nome di Atlas UFO Robot nell'ambito del programma “Buonasera con...” sulla Rete 2, dal 1978 al 1980. (it.wikipedia)



Non un testo “impegnato” come quello di Capitan Harlock eppure sigla di un cartone rivoluzionario e dirompente per l’epoca che diede uno scossone a tutti i bambini, assuefatti alla Disney (i buongustai ad Hanna-Barbera) o al buonismo di “Heidi” e che preoccupò non poco stuoli di genitori per via della violenza di tutte quelle “lame rotanti”, “alabarde spaziali”, esplosioni e tranciamenti vari...
Lo propongo per questo e per la trama della serie, che vedeva un alieno, Duke Fleed, arrivare sulla Terra a bordo della sua astronave da combattimento, miracolosamente scampato alla distruzione del suo pianeta da parte delle armate del regime imperialista di Vega. Duke è un esule che ha perso tutto e viene salvato e accolto sul nostro pianeta dal dottor Procton, che lo adotta come figlio con il nome di Actarus, nascondendone la vera origine e proteggendone l’identità. Quando le truppe di Vega arriveranno a minacciare la Terra, Actarus/Duke Fleed ed il padre adottivo Procton tireranno fuori il potentissimo UFO Robot Goldrake per contrastare le orde malvagie e i super robot dell’ingordo imperatore. Una storia di esilio, di resistenza e di liberazione, insomma. E anche di resurrezione: sconfitto Vega, Duke farà ritorno sul suo pianeta distrutto dove però già stanno rinascendo i fiori.



Atlas Ufo Robot creò scompiglio non solo tra i genitori perbenisti che invocarono l’interruzione della serie (“Bambini tenete duro che arriva Goldrake contro i genitori babbalei”, intitolava il giornale di Lotta Continua), ma anche tra le fila della sinistra istituzionale (Nilde Iotti disse che Goldrake era “antidemocratico e violentissimo”) e ortodossa: il parlamentare Silverio Corvisieri (PCI, e poi DP, e anche IV Internazionale, e prima Avanguardia Operaia, e dopo Rifondazione Comunista, e chi più ne ha più ne metta) scrisse un famigerato articolo su La Repubblica in cui tuonò contro “la degenerazione della TV italiana di cui Goldrake è il prototipo”, sostenendo che “si celebra dai teleschermi, con molta efficacia spettacolare, l’orgia della violenza annientatrice, il culto della delega al grande combattente, la religione delle macchine elettroniche, il rifiuto viscerale del diverso. In quale modo un genitore può fronteggiare con i poveri mezzi delle sue parole la furia di Goldrake?”. Le persone intellettualmente oneste invece difesero Goldrake, come Gianni Rodari che lo paragonò ad un Ercole moderno e che suggerì di andare prima a chiedere l’opinione ai bambini invece di suggerire loro le risposte degli adulti, come accadeva in tante pseudo-inchieste che alimentavano le polemiche (da “Goldrake: Censura anni ’70”, di Echoes-Kun)
UFO Robot UFO Robot!
UFO Robot UFO Robot!

Si trasforma in un razzo missile
con circuiti di mille valvole
tra le stelle sprinta e va

Mangia libri di cibernetica
insalate di matematica
e a giocar su Marte va

Lui respira nell'aria cosmica
è un miracolo di elettronica
ma un cuore umano ha

Ma chi è? Ma chi è?
UFO Robot UFO Robot!

Raggi laser che sembran fulmini
è protetto da scudi termici
sentinella lui ci fa

Quando schiaccia un pulsante magico
lui diventa un ipergalattico
lotta per l'umanità

UFO Robot UFO Robot!
UFO Robot UFO Robot!

Si trasforma in un razzo missile
con circuiti di mille valvole
tra le stelle sprinta e va

Lui respira nell'aria cosmica
è un miracolo di elettronica
ma un cuore umano ha

Ma chi è? Ma chi è?
UFO Robot UFO Robot!

Raggi laser che sembran fulmini
è protetto da scudi termici
sentinella lui ci fa

Quando schiaccia un pulsante magico
lui diventa un ipergalattico
lotta per l'umanità

Si trasforma in un razzo missile
con circuiti di mille valvole
tra le stelle sprinta e va

UFO Robot UFO Robot!
UFO Robot UFO Robot!

inviata da Bernart Bartleby - 30/3/2014 - 11:23


Scusate, errore madornale e imperdonabile!
Non erano stati i pur mitici Ifix Tcen Tcen a parodiare "Atlas Ufo Robot" ma gli altrettanto grandi (e altrettanto torinesi) C.O.V., ossia i Church of Violence:

C.O.V. - Atlas Ufo Robot

"Ma chi è? Ma chi è? 'STO CAZZO!"

Nell'album intitolato "In Puttanate 6 Speciale", disco registrato nel 1991 e prodotto l'anno seguente da El Paso Occupato, "nè Centro nè Sociale" nella grigia città all'ombra della Mole Antonelliana (e ora anche del grattacielo di una delle più note organizzazioni della criminalità organizzata, l'Intesa San Paolo)

Bernart Bartleby - 30/3/2014 - 13:23


Francesco Guccini Live Modena 30-06-2010 - Ufo Robot.

adriana - 30/3/2014 - 15:03


Sempre degli Actarus, sempre dalla voce di Michel Tadini, la sigla di chiusura di “Atlas UFO Robot”, autori - come al solito - Luigi Albertelli e Vince Tempera, coadiuvato da Massimo Luca (1950-), chitarrista, compositore, talent scout e produttore discografico.

Goldrake

GOLDRAKE

Va’, distruggi il male, va’! (Goldrake!)
Va’! (Goldrake!)
Mille armi tu hai, non arrenderti mai
perchè il bene tu sei, sei con noi!

Vai, contro i mostri lanciati da Vega
Vai, che il tuo cuore nessuno lo piega
Con te la razza umana non morirà
Invincibile sei perchè Actarus c'è
che combatte con te, dentro te. (Goldrake!)

Va’, distruggi il male, va’! (Alabarda Spaziale!)
Va’! (Lame Rotanti!)
Va’! (Pioggia di fuoco!)
Mille armi tu hai, non arrenderti mai
perchè il bene tu sei, sei con noi!

Vai, c'è sul radar la flotta di Vega
vai, il tuo corpo di acciaio solleva
Con te io sto tranquillo se ci sei tu
Io resto quaggiù e tu scatti lassù
sentinella nel blu, vai lassù! (Goldrake!)

Va’, distruggi il male, va’! (Alabarda Spaziale!)
Va’! (Lame Rotanti!)
Va’! (Pioggia di fuoco!)
Mille armi tu hai, non arrenderti mai
perchè il bene tu sei, sei con noi!...

Bernart Bartleby - 30/3/2014 - 21:07


Devo dirlo? La Iotti è sempre stata una vecchia bigotta, fin da quando negli anni del dopoguerra faceva le crociate (insieme ai preti) contro i fumetti e i fotoromanzi - e contro le ragazze comuniste che leggevano "Grand Hotel" di nascosto dal Partito (e dal parroco). Quanto a Corvisieri vs. Goldrake e vs. i ragazzini che ne cantavano "l'inno" (ma che rimbambito!), la dice lunga su una sinistra che già da allora cominciava a non capire più un accidente di niente. E siamo qua.

L.L. - 5/4/2014 - 11:02




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