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Irgendwo auf der Welt

Comedian Harmonists
Lingua: Tedesco


Comedian Harmonists

Lista delle versioni e commenti


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Over the Rainbow
(Judy Garland)
Stempellied (oder Lied der Arbeitslosen)
(Robert Gilbert)
Berlin (is Dufte!)
(Nina Hagen)


[1931]
Parole di Robert Gilbert (1899-1978), musicista, cantante e attore tedesco.
Musica di Werner Richard Heymann (1896-1961), compositore tedesco specializzato in colonne sonore per il cinema.
Nella colonna sonora di “Ein blonder Traum”, film diretto nel 1932 da Paul Martin (1899-1967, regista ungherese), con la sceneggiatura di Walter Reisch e Billie Wilder (proprio lui, il futuro grande regista americano che era però austriaco ed ebreo)
Più recentemente interpretata da Max Raabe & Palast Orchester e da Nina Hagen.

Irgendwo auf der Welt
Comedian Harmonists - Die Grossen Erfolge

Un film musical, una commedia d’amore, una ragazza che sogna di diventare una star di Hollywood e s’innamora di due lavavetri…



Cosa c’entra con le CCG? Perché la speranza qui cantata di un posto dove vivere in pace ed essere veramente felici stava proprio allora per scontrarsi con il suo opposto, con le funeste tenebre naziste… Di lì ad un paio d’anni anche i già famosi Comedian Harmonists dovettero interrompere ogni attività. Tre di loro erano infatti ebrei, in tutto o in parte, e furono costretti a fuggire negli USA. Gli altri tre decisero di rimanere in Germania. Cercarono tutti di ricostituire nuovi gruppi, ma le nuove formazioni non ebbero mai più un significativo successo, né in America né in Germania…
L’incanto della musica, insieme alla speranza di un mondo pacifico e felice, era stato rotto per sempre…
Irgendwo auf der Welt
Gibt's ein kleines bißchen Glück,
Und ich träum' davon in jedem Augenblick.
Irgendwo auf der Welt
Gibt's ein bißchen Seligkeit,
Und ich träum' davon schon lange lange Zeit.

Wenn ich wüßt', wo das ist,
ging' ich in die Welt hinein,
Denn ich möcht' einmal recht,
So von Herzen glücklich sein.
Irgendwo auf der Welt
Fängt mein Weg zum Himmel an;
Irgendwo, irgendwie, irgendwann.

Ich hab' so Sehnsucht,
Ich träum' so oft;
Einst wird das Glück mir nah sein.
Ich hab' so Sehnsucht,
Ich hab' gehofft,
Bald wird die Stunde da sein.
Tage und Nächte
Wart' ich darauf:
Ich geb' die Hoffnung niemals auf.

Irgendwo auf der Welt
Gibt's ein kleines bißchen Glück,
Und ich träum' davon in jedem Augenblick.
Irgendwo auf der Welt
Gibt's ein bißchen Seligkeit,
Und ich träum' davon schon lange lange Zeit.

Wenn ich wüßt', wo das ist,
ging' ich in die Welt hinein,
Denn ich möcht' einmal recht,
So von Herzen glücklich sein.
Irgendwo auf der Welt
Fängt mein Weg zum Himmel an;
Irgendwo, irgendwie, irgendwann.
Irgendwo, irgendwie, irgendwann.

inviata da Bernart Bartleby - 7/3/2014 - 21:57


Qualche volta dietro alle canzoni che mi colpiscono si celano storie che si svelano poco a poco e che non fanno che confermare la sensazione iniziale... Questa “Da qualche parte nel mondo” mi era piaciuta subito e la storia dei suoi interpreti, i Comedian Harmonists, divisi ed artisticamente annichiliti dal nazismo, mi aveva commosso...
Ma di questa bellissima canzone - comparabile, a mio avviso, a “Somewhere Over The Rainbow” di Harold Arlen ed E.Y. Harburg, interpretata da Judy Garland ne “Il Mago di Oz” diretto nel 1939 da Victor Fleming - scopro ora un’altra storia davvero interessante...



Come ho già detto, “Irgendwo auf der Welt” era uno dei temi della colonna sonora del film “Der blonder Traum”. Il regista, Paul Martin, era all’epoca il sodale, non solo artistico, della protagonista, la già stella Lilian Harvey, un nome che non mi suonava proprio tedesco. E infatti Helene Lilian Muriel Pape era di padre tedesco ma di madre britannica, e inglese il nome d’arte che si sarebbe poi data. All’inizio della prima guerra mondiale, la famiglia si era trasferita da Londra a Berlino, dove la talentuosa Lilian aveva frequentato la prestigiosa scuola della Berlin State Opera, imparando a danzare e a cantare. E proprio il canto le consentì di passare senza traumi dal cinema muto al sonoro, interpretando, tra la fine degli anni 20 e l’inizio degli anni 30, ruoli in film molto popolari, spesso doppiati per il mercato inglese e francese (e naturalmente la Harvey cantava senza problemi nelle tre lingue). Divenuta internazionalmente famosa nel 1931 con il film “Der Kongreß tanzt” (“The Congress Dances”), fu chiamata ad Hollywood dove però fece molta fatica e non sfondò. Tornata in Germania nel 1935, trovò le cose molto cambiate e tutte in peggio... La Gestapo si mise subito alle sue costole non tanto perchè inglese mezzosangue ma perchè la Harvey non si rassegnava a non frequentare certi suoi cari amici, artisti ebrei oppure omosessuali che già comparivano sulle liste nere dei nazisti. Quando poi l’attrice favorì la fuga a Parigi del coreografo Jens Keith, perseguitato sotto il famigerato “Paragraph 175” (la norma che dal 1871 al 1994 ha criminalizzato gli omosessuali in Germania), la Gestapo la fermò per interrogarla. Poco tempo dopo la Harvey venne espulsa dal paese e tutti i suoi beni vennero confiscati. Trasferitasi nei pressi di Antibes, in Costa Azzurra, lì venne raggiunta dalla revoca della cittadinanza, motivata dal fatto di aver accettato di cantare per le truppe francesi. Con l’occupazione tedesca, la Harvey fuggì negli USA, a Los Angeles, dove lavorò sempre come infermiera volontaria.



Dopo la guerra fece ancora qualche tournée e quindi si ritirò nella sua amata Costa Azzurra campando con un negozietto di souvenir ed un allevamento di lumache.
Morì nel 1968 a 62 anni. E’ sepolta nel cimitero di Antibes.

Bernart Bartleby - 8/3/2014 - 23:20


Grazie!

arny - 13/7/2014 - 18:09




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