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באַריקאַדן - מאַמעס, טאַטעס, קינדערלעך

Shmerke Katsherginski [Shmerke Kaczerginski] / שמערקע קאַטשערגינסקי
Lingua: Yiddish


Shmerke Katsherginski [Shmerke Kaczerginski]  / שמערקע קאַטשערגינסקי

Lista delle versioni e commenti


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Barikadn - Mames, tates, kinderlekh
[metà anni 20]
Parole e musica di Shmerke Kaczerginski, all’epoca appena adolescente.
Nel repertorio di molti artisti, a cominciare dai Klezmatics, che la incisero nel loro “Rise Up! Shteyt Oyf!” del 2002
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish

R-1432267-1219240746.

La prima canzone esplicitamente politica composta da Shmerke Kaczerginski quando la sua città natale, Vilnius, dopo essere passata di mano più e più volte (prima i tedeschi, poi i lituani e quindi i bolscevichi) dopo la fine della prima guerra mondiale, nel 1922 fu annessa alla Polonia come “Voivodato di Vilnius”, non riconosciuto dalle istituzioni lituane che scelsero Kaunas come sede (ho sintetizzato così, ma potrebbe non essere corretto perchè in quell’area c’è sempre stato un gran casino...). Kaczerginski, ebreo e comunista, si scontrò più volte con la polizia e finì pure alcune volte in gattabuia.
Su en.wikipedia si dice che la canzone racconterebbe di uno sciopero operaio a Łódź, nel cuore della Polonia, ma non lo credo proprio, visto che in quegli anni l’autore (classe 1908) era giovanissimo e viveva nella natale Vilnius. Sicuramente però, vuoi per la melodia vuoi per il suo contenuto “sedizioso”, il brano ebbe grande diffusione clandestina nella regione di Vilnius così come in tutta la comunità ebraica polacco-lituana, divenendo una classica canzone di lotta del אַלגעמײַנער ײדישער אַרבעטער בּונד אין פוילין, il Partito operaio socialista ebraico (Ogólny Żydowski Związek Robotniczy) di Polonia...

טאַטעס מאַמעס קינדערלעך
בױען באַריקאַדן
אױף די גאַסן גײען אַרום
אַרבעטער־אָטריאַדן

ס׳איז דער טאַטע פֿרי פֿון שטוב
אַוועק אױף דער פֿאַבריק
וועט ער שױן אין שטיבעלע
ניט קומען הײַנט צוריק

ס׳ווײסן גוט די קינדערלעך
דער טאַטע וועט ניט קומען
ס׳איז דער טאַטע הײַנט אין גאַס
מיט זײַן ביקס פֿאַרנומען

ס׳איז די מאַמע אױך אַוועק
אין גאַס פֿאַרקױפֿן עפּל
שטײען אין קיך פֿאַריתומטע
די טעלער מיטן טעפּל

ס׳וועט ניט זײַן קײן וועטשערע
זאָגט חנהלע די יאַטן
ווײַל די מאַמע איז אַוועק
צוהעלפֿן דעם טאַטן

פּלוצלינג טראַך אַ פּולע איז
אַרײַן אין קלײנעם שטיבל
פֿאַרבײַגעפֿלױגן חנהלען
געמאַכט אין וואַנט אַ גריבל

אױב אַזױ זאָגט חנהלע
קינדער קומט מיט מיר
מאָטיע נעם די גרױסע קאָרב
מאירקע די טיר

די שופֿלאָדן פֿון קאַמאָד
מיט אַן אַלטן פֿאַס
אַ באַריקאַדע שטעלן מיר
אױף אין מיטן גאַס

די באַריקאַדע אױפֿגעשטעלט
אין שטיבל ניטאָ קײנער
לױפֿן פּאָליצײ פֿאַרבײַ
די קינדער וואַרפֿן שטײנער

וואָס מיר ווען מיר וועטשערע
עס דונערן האַרמאַטן
די קינדערלעך פֿון שטיבעלע
העלפֿן מאַמען־טאַטן

טאַטעס מאַמעס קינדערלעך
בױען באַריקאַדן
אױף די גאַסן גײען אַרום
אַרבעטער־אָטריאַדן

inviata da Bernart Bartleby - 16/2/2014 - 15:52




Lingua: Yiddish (Traslitterato)

In Yiddish traslitterato da Yidlid - Chansons yiddish
BARIKADN (TATES, MAMES, KINDERLEKH)

Tates, mames, kinderlekh
Boyen barikadn,
Oyf di gasn geyen arum
Arbeter-otryadn.

S'iz der tate fri fun shtub
Avek oyf der fabrik,
Vet er shoyn in shtibele
Nit kumen haynt tsurik.

S'veysn gut di kinderlekh,
Der tate vet nit kumen,
S'iz der tate haynt in gas
Mit zayn biks farnumen.

S'iz di mame oykh avek
In gas farkoyfn epl,
Shteyen in kikh faryosemte
Di teler mitn tepl.

S'vet nit zayn keyn vetshere
Zogt Khanele di yatn,
Vayl di mame iz avek
Tsuhelfn dem tatn.

Plutsling: trakh! a pule iz
Arayn in kleynem shtibl,
Farbaygefloygn Khanelen,
Gemakht in vant a gribl.

Oyb azoy zogt Khanele
Kinder, kumt mit mir!
Motye nem di groyse korb,
Meyerke: di tir.

Di shuflodn fun kamod,
Mit an altn fas,
A barikade shteln mir
Oyf in mitn gas.

Di barikade oyfgeshtelt,
In shtibl nito keyner,
Loyfn politsey farbay,
Di kinder varfn shteyner.

Vos mir, ven mir vetshere,
Es dunern harmatn,
Di kinderlekh fun shtibele
Helfn mamen-tatn...

Tates, mames, kinderlekh
Boyen barikadn,
Oyf di gasn geyen arum
Arbeter-otryadn.

inviata da Bernart Bartleby - 16/2/2014 - 15:53




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
16 febbraio 2014.

Mi dispiaceva parecchio che di questa "canzoncina" che parla di un'esemplare "casetta" e di una "famigliuola" operaia di Vilnius negli anni '20, non ci fosse una traduzione italiana; così mi ci sono messo con grande piacere, dal testo yiddish, cercando di rendere un po' il "flavour" dell'originale. La lingua yiddish, come si sa, ha un carattere di "umanità a stretto contatto" (leggasi: gli shtetl, i ghetti urbani...) assolutamente unico, espresso princcipalmente con l'uso spaventosamente intraducibile dei diminutivi. Bene potrebbe essere resa, una cosa del genere, nell'unica lingua che in questo gli si avvicina molto: il greco. Ce li vedrei bene qui, lo σπιτάκι e i παιδάκια con la μανούλα a prendere i poliziotti a sassate. Accidenti se ce li vedrei bene! Ma anche in italiano si può fare qualcosa. [RV]
BARRICATE (BABBI, MAMME, BAMBINI)

Babbi, mamme, bambini
Tirano su barricate,
Girano per le strade
Schiere di lavoratori.

Il babbo, presto, da casa
È andato in fabbrica
E a casina lui oggi
Non ci ritornerà.

I bambini lo sanno bene
Che il babbo non tornerà,
Il babbo oggi è sceso in strada
Impegnato col suo fucile.

Anche la mamma è scesa
Giù in strada a vender mele,
In cucina come orfani
Stanno i piatti e le pentole.

“Oggi niente pranzo”,
Dice Khanele ai ragazzi,
“Perché la mamma è andata
A dare una mano al babbo.”

Ad un tratto, bum! Una pallottola
È entrata nella casetta,
È volata sfiorando Khanele,
E si è conficcata nel muro.

“Se è così”, dice Khanele,
“Ragazzi, venite con me!
Motye, prendi il cestone,
E tu, Meyerke, la porta!

I cassetti del comò
E un vecchio barile,
Facciamo una barricata,
Su, in mezzo alla strada!”

Tirata su la barricata,
In casa non c'è più nessuno.
Passan di corsa degli sbirri,
I ragazzi li prendono a sassate.

E chissenefrega del pranzo!
Tuonano i cannoni,
I ragazzi della casetta
Aiutano babbo e mamma.

Babbi, mamme, bambini
Tirano su barricate,
Girano per le strade
Schiere di lavoratori.

16/2/2014 - 21:39




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Flavio Poltronieri

Nel 1955 lo scrittore Moishe Knapheis scrisse che questa canzone "rotolava come una moneta d'oro attraverso le città ebraiche della Polonia da tutte le povere case e dai locali operai, dalle cantine e dalle soffitte, da ogni parte si diffondeva il canto gioioso, trillato da giovani e sottili vocine". Svariati musicisti klezmer l'hanno interpretata, i Klezmatics sono i più famosi.
BARRICATE

Padri, madri e bambini
Costruiscono barricate.
Pattugliano le strade,
Sono le brigate operaie.

Il padre è uscito di casa
Presto stamattina
E non farà ritorno,
Per adesso è andato per restare.

I bambini sanno bene che papà
Non sarà a casa stanotte.
Papà con il suo fucile,
È occupato a combattere per strada.

Anche la madre è in strada
A vendere mele,
In cucina, come orfani, aspettano
I piatti e la pentola.

“Non ci sarà alcuna cena”,
Khanele dice ai ragazzi,
Perché la mamma ancora non torna
È fuori per aiutare papà.

Improvvisamente una pallottola
È entrata in casa,
Vola oltre Khanele,
E si conficca nel muro.

“Si è così”, dice Khanele,
“Sai cosa significa guerra"
Motye, prendi il grosso cestino,
Meyer chiudi la porta.

“I cassetti del comò
E un vecchio barile.
Faremo una barricata
In mezzo alla strada”.

La barricata ora è eretta,
E nessuno è in casa.
La polizia passa,
I bambini lanciano pietre.

Chi se ne frega della cena
Quando i cannoni ruggiscono?
E i bambini sono fuori
Per aiutare mamma e papà.

Padri, madri e bambini
Costruiscono barricate.
Pattugliano le strade,
Sono le brigate operaie.

24/9/2024 - 21:50




Lingua: Francese

Traduzione francese da Yidlid - Chansons yiddish
BARRICADES

Des pères, des mères, des enfants,
Construisent des barricades
Dans les rues vont et viennent
Des cohortes de travailleurs.

Papa, tôt de la maison
Est parti à l'usine
Il ne va, dans la maison
Pas revenir aujourd'hui.

Ils le savent bien, les enfants,
Papa ne rentrera pas
Papa aujourd'hui est dans la rue
Occupé avec son fusil.

Maman aussi est partie
Dans la rue, vendre des pommes
Dans la cuisine, restent orphelins
Les plats et les pots.

Il n'y aura pas de dîner,
Dit Khanele aux garçons,
Parce que maman est partie
Aider papa.

Soudain - bang! Une balle est
Entrée dans la maisonnette
Elle a frôlé Khanele
Et s'est enterrée dans le mur.

Puisque c'est comme ça, dit Khanele,
Les enfants, venez avec moi!
Motye, prends le grand panier,
Meyerke, la porte.

Les tiroirs de la commode
Et un vieux baril
Nous dressons une barricade
Au milieu de la rue.

La barricade dressée,
Dans la maison plus personne,
Des policiers passent en courant,
Les enfants lancent des pierres.

Quelle importance le dîner?
Les canons tonnent,
Les enfants de la maison
Aident leurs parents.

Des pères, des mères, des enfants,
Construisent des barricades
Dans les rues vont et viennent
Des cohortes de travailleurs.

inviata da Bernart Bartleby - 16/2/2014 - 15:54




Lingua: Inglese

Traduzione inglese da Yidlid - Chansons yiddish
BARRICADES

Fathers, mothers, children,
Are building barricades,
In the streets are coming and going
Workers cohorts.

Father, early, from home,
Is gone to the factory
He will not, to the house,
Come back today.

They know for sure, the children,
Father won't come back
Father, today, is in the street
Busy with his gun.

Mother is gone too,
In the street selling apples,
Standing orphaned in the kitchen
Are the plates and pots.

There won't be any supper,
Says Khanele to the boys,
Because Mama is gone
To help Daddy.

Suddenly - bang! A bullet
Enters the little house,
Flying past Khanele
It buries itself in the wall.

If so, says Khanele,
Children, come with me!
Motye, take the big basket,
Meyerke, the door.

The dresser drawers
And an old barrel,
We put up a barricade
In the middle of the street.

The barricade put up,
Nobody left at home,
Police run past,
The children throw stones.

Who cares about supper,
Cannons are thundering,
The children of the house
Are helping there parents.

Fathers, mothers, children,
Are building barricades,
In the streets are coming and going
Workers cohorts.

inviata da Bernart Bartleby - 16/2/2014 - 15:55




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