Coi comunisti nel governo della borghesia
e del capitale cosa si farà...
forse si vince, forse si vince,
ma il potere è una malapianta che ti agguanta
e poi ti imborghesisce fino a stritolar,
i nostri compagni son finiti mal:
col compromesso, il sottogoverno
a livello provinciale, le tergiversazion, son diventati, son diventati,
alleati dello stato, della borghesia
e del bieco capitale,
lontani da noi,
vicini ai burocrati ed ai padron.
Noi al posto del martello abbiam messo su il cappello
ed al posto del bel callo, i burocrati noi facciam;
rintanati negli uffici non abbiamo mai il patema,
funzionari del sistema le riforme vogliamo far;
noi vogliamo ristrutturare, non vogliam rivoluzioni,
tutti uniti coi padroni...
Parlato:
I padroni... sì...
ma nuovi padroni... più razionali...
noi ad esempio...
Tutti uniti coi padroni
come al tempo di Mussolin.
Il bolscevico ha messo la penna sul cappello
al posto del fucile, della falce e del martello:
vincerà la riforma struttural!
confonde il tricolore con la bandiera rossa,
ci frena a noi operai e la chiama riscossa:
la riscossa, ma la riscossa dei padron!
e del capitale cosa si farà...
forse si vince, forse si vince,
ma il potere è una malapianta che ti agguanta
e poi ti imborghesisce fino a stritolar,
i nostri compagni son finiti mal:
col compromesso, il sottogoverno
a livello provinciale, le tergiversazion, son diventati, son diventati,
alleati dello stato, della borghesia
e del bieco capitale,
lontani da noi,
vicini ai burocrati ed ai padron.
Noi al posto del martello abbiam messo su il cappello
ed al posto del bel callo, i burocrati noi facciam;
rintanati negli uffici non abbiamo mai il patema,
funzionari del sistema le riforme vogliamo far;
noi vogliamo ristrutturare, non vogliam rivoluzioni,
tutti uniti coi padroni...
Parlato:
I padroni... sì...
ma nuovi padroni... più razionali...
noi ad esempio...
Tutti uniti coi padroni
come al tempo di Mussolin.
Il bolscevico ha messo la penna sul cappello
al posto del fucile, della falce e del martello:
vincerà la riforma struttural!
confonde il tricolore con la bandiera rossa,
ci frena a noi operai e la chiama riscossa:
la riscossa, ma la riscossa dei padron!
inviata da Riccardo Venturi - 10/1/2014 - 00:02
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L'estate dei poveri
Dal foglio ciclostilato allegato alla musicassetta de "L'estate dei poveri".
Riprodotto da "La musica dell'altra Italia".
"Cantare, Anarchia, Lottare"
(Canzoniere anarchico e libertario
Da Pietro Gori a Léo Ferré, pp. 40-42)
Il 33 giri "L'estate dei poveri - Dalla realtà di classe al progetto libertario" del Collettivo del Contropotere, edito dal Circolo di Cultura Popolare di Massa nel 1976, fu il primo LP prodotto e realizzato da gruppi del Movimento anarchico. In origine fu diffuso per finanziare Radio Popolare Massa, l'emittente radiofonica del movimento comunista libertario massese.
- Individuare il nemico da battere
- Se da diecimila anni
- Andare avanti sempre
- Vi canteremo la favola
- Coi comunisti nel governo
- Anche lo Stato
- E allora sai
- Ma non riusciranno
- Avanza senza sosta
- Dove nel maggio splendono