Subbito c’un Zovrano de la terra
crede c’un antro (1) j’abbi tocco (2) un fico, (3)
disce ar popolo suo: «Tu sei nimmico
der tale o dder tar (4) re: ffàjje (5) la guerra».
E er popolo, pe sfugge (6) la galerra
o cquarc’antra grazzietta che nnun dico,
pijja lo schioppo, e vviaggia com’un prico (7)
che spedischino in Francia o in Inghirterra.
Ccusí, pe li crapicci (8) d’una corte
ste pecore aritorneno a la stalla
co mmezza testa e cco le gamme storte.
E cco le vite sce se ggiuca (9) a ppalla,
come quela puttana (10) de la morte
nun vienissi da lei (11) senza scercalla. (12)
crede c’un antro (1) j’abbi tocco (2) un fico, (3)
disce ar popolo suo: «Tu sei nimmico
der tale o dder tar (4) re: ffàjje (5) la guerra».
E er popolo, pe sfugge (6) la galerra
o cquarc’antra grazzietta che nnun dico,
pijja lo schioppo, e vviaggia com’un prico (7)
che spedischino in Francia o in Inghirterra.
Ccusí, pe li crapicci (8) d’una corte
ste pecore aritorneno a la stalla
co mmezza testa e cco le gamme storte.
E cco le vite sce se ggiuca (9) a ppalla,
come quela puttana (10) de la morte
nun vienissi da lei (11) senza scercalla. (12)
inviata da Bernart - 30/10/2013 - 12:12
Note autografe di Belli, dai Sonetti romaneschi:
1 - Altro.
2 - Gli abbia toccato.
3 - Fico: qui sta per un «nonnulla».
4 - Tal.
5 - Fagli.
6 - Per isfuggire.
7 - Plico.
8 - Capricci.
9 - Ci si giuoca.
10 - Per bene pronunziare le due antecedenti parole, si deve considerarle quasi fossero unite, di modo che l’accentuazione non cada che sulla prima a di puttana.
11 - Non venisse da sé.
12 - Cercarla.
1 - Altro.
2 - Gli abbia toccato.
3 - Fico: qui sta per un «nonnulla».
4 - Tal.
5 - Fagli.
6 - Per isfuggire.
7 - Plico.
8 - Capricci.
9 - Ci si giuoca.
10 - Per bene pronunziare le due antecedenti parole, si deve considerarle quasi fossero unite, di modo che l’accentuazione non cada che sulla prima a di puttana.
11 - Non venisse da sé.
12 - Cercarla.
Bernart - 30/10/2013 - 12:12
Lingua: Inglese
Traduzione inglese – probabilmente attribuibile a Michael Sullivan, da “Vernacular Sonnets of Giuseppe Gioacchino Belli”, Windmill Books Limited, Londra – trovata su Virtual Roma
THE GOOD SOLDIERS
In this world, as soon as a king thinks that somebody
Has touched the most insignificant of his properties,
He tells his own people: "You are enemies
Of this king, or that one: go to war against him".
And the people, in order to avoid jail
Or some other treatment I prefer not to mention,
Pick up the rifle, and travel like a parcel
That is shipped to France or to England.
So, for the whims of a court,
These sheep come back to their pens
With a broken head and with crooked legs.
And life is dealt with as if playing with a ball,
As if damn death did not already come by itself,
Without the need of seeking for it.
In this world, as soon as a king thinks that somebody
Has touched the most insignificant of his properties,
He tells his own people: "You are enemies
Of this king, or that one: go to war against him".
And the people, in order to avoid jail
Or some other treatment I prefer not to mention,
Pick up the rifle, and travel like a parcel
That is shipped to France or to England.
So, for the whims of a court,
These sheep come back to their pens
With a broken head and with crooked legs.
And life is dealt with as if playing with a ball,
As if damn death did not already come by itself,
Without the need of seeking for it.
inviata da Bernart - 30/10/2013 - 12:14
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Versi del grande poeta romano, dai “Sonetti romaneschi”.
Musica di Adriano Bono, dallo spettacolo “Adriano Bono e La Banda De Piazza Montanara”, da cui è stato tratto anche un disco intitolato “996 vol.1 – I Sonetti romaneschi di G. G. Belli”.
“Un vero e proprio manifesto contro la guerra. Chi parla è pur sempre un popolano, ma in questo sonetto mi pare si senta forte anche la voce del poeta stesso, profondamente contrario alla violenza dell'essere umano sul suo simile, in ogni forma.” (Adriano Bono)