A destra dell'Isonzo
ci sta Santa Maria
se stanco sei di vivere
t'insegnerò la via.
A destra dell'Isonzo
ci sta una passerella
se stanco sei di vivere
dovrai passar per quella.
Il nostro battaglione
è un pochettino scarso.
Abbiam lasciato il resto
a San Michel del Carso.
Dove passiam noialtri
col fuoco e la mitraglia
lavora il capomastro
ma ancor di più la balia.
I fregni che ogni giorno
li schiaffano un discorso
invece che sul Carso
poi marciano sul Corso.
Se metti in fila gli ossi
di Monte Sabotino
fai dieci volte il viaggio
da Tripoli a Torino.
Un tempo rinforzavano
il fante con la sgnappa.
Ti mandan ora il fante
a rinforzare il Grappa.
Il prode Sessantotto
salito sul Tonale
è stato cinque mesi
grattandosi il piviale.
Ma dopo cinque mesi
il superior comando
ci disse: per riposo
sul San Michel vi mando.
In coppa al San Michele
ci sta la cima uno.
Vi mandano su tutti
non torna, giù nessuno.
Là sopra cima tre
che torre di Babele!
Ragazzi, zaino in spalla,
facciamo San Michele!
Ci disse il generale:
Vi voglio dar la mancia.
Vi manderò in licenza
in cima a Bosco Lancia.
Lassù ci son doline
con tutti i suoi conforti:
c'è il buco per i vivi
e il buco per i morti.
Il nostro battaglione
ha fatto la battaglia.
A quei che stanno ad Udine
ci han dato la medaglia.
[In cima a Monte Merzli
l'austriaco butta o' razzo.
Noi risparmiamo a' luce
non ce ne frega niente.]
ci sta Santa Maria
se stanco sei di vivere
t'insegnerò la via.
A destra dell'Isonzo
ci sta una passerella
se stanco sei di vivere
dovrai passar per quella.
Il nostro battaglione
è un pochettino scarso.
Abbiam lasciato il resto
a San Michel del Carso.
Dove passiam noialtri
col fuoco e la mitraglia
lavora il capomastro
ma ancor di più la balia.
I fregni che ogni giorno
li schiaffano un discorso
invece che sul Carso
poi marciano sul Corso.
Se metti in fila gli ossi
di Monte Sabotino
fai dieci volte il viaggio
da Tripoli a Torino.
Un tempo rinforzavano
il fante con la sgnappa.
Ti mandan ora il fante
a rinforzare il Grappa.
Il prode Sessantotto
salito sul Tonale
è stato cinque mesi
grattandosi il piviale.
Ma dopo cinque mesi
il superior comando
ci disse: per riposo
sul San Michel vi mando.
In coppa al San Michele
ci sta la cima uno.
Vi mandano su tutti
non torna, giù nessuno.
Là sopra cima tre
che torre di Babele!
Ragazzi, zaino in spalla,
facciamo San Michele!
Ci disse il generale:
Vi voglio dar la mancia.
Vi manderò in licenza
in cima a Bosco Lancia.
Lassù ci son doline
con tutti i suoi conforti:
c'è il buco per i vivi
e il buco per i morti.
Il nostro battaglione
ha fatto la battaglia.
A quei che stanno ad Udine
ci han dato la medaglia.
[In cima a Monte Merzli
l'austriaco butta o' razzo.
Noi risparmiamo a' luce
non ce ne frega niente.]
inviata da Bernart - 25/10/2013 - 10:11
A pensarci bene nell'ultima strofa la rima doveva esserci per forza:
In cima a Monte Merzli
l'austriaco butta o' razzo.
Noi risparmiamo a' luce
non ce ne frega o' cazzo.
In cima a Monte Merzli
l'austriaco butta o' razzo.
Noi risparmiamo a' luce
non ce ne frega o' cazzo.
Bernart - 25/10/2013 - 10:28
×
Cantata sull’“Aria di Bombacé”, ossia Il general Cadorna.
Da “Canti della Grande Guerra”, due volumi a cura di A. Virgilio Savona e Michele L. Straniero, Garzanti, 1981.
Ho messo tra parentesi e in corsivo l’ultima strofa perché mi pare – anche solo per la mancanza di rima – che sia estranea rispetto al resto del brano…