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Polly on the Shore

Martin Carthy
Lingua: Inglese


Martin Carthy

Lista delle versioni e commenti


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(Fairport Convention)
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(Steeleye Span)
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(Martin Carthy)


‎[18° sec.?]‎
Nell’album di Carthy intitolato “Prince Heathen” (1969), con Dave Swarbrick, poi nei ‎‎Fairport Convention.‎
In seguito, in una differente versione ad opera di Trevor Lucas, nell’album dei Fairport Convention ‎‎“Nine” del 1973.‎

Prince Heathennine


Una canzone tradizionale che racconta di una vittima dell “impressment”, il sistema brutale con cui, ‎a partire dalla seconda metà del 600 e fino ai primi decenni dell’800, la Royal Navy britannica si ‎procurò gran parte degli equipaggi per le proprie navi da guerra. ‎

 ‎Impressment‎


Uomini tra i 18 e i 45 anni con una anche solo minima esperienza di mare (quindi soprattutto ‎pescatori, marinai mercantili e abitanti delle coste) venivano forzatamente arruolati nel corso di veri ‎e propri sequestri di persona, spesso attuati dalle cosiddette “press-gang” con modalità violente, ‎frequentemente nel corso di retate di massa o in occasione dell’arresto per reati minori o per ‎vagabondaggio e per ubriachezza. Uno dei trucchi più “civili” attuati dai “recruiters” per ‎infinocchiare il malcapitato di turno era presentarsi in una taverna, agganciare la vittima prescelta e ‎mettergli nella pinta di birra il cosiddetto “King's shilling”, lo scellino che rappresentava la diaria ‎del soldato. Il poveretto – il quale spesso e volentieri si trovava già un tantino alterato dall’alcol – il ‎più delle volte non riusciva a difendersi e veniva portato via con la forza. Ma quand’anche si fosse ‎opposto e fosse riuscito ad adire un giudice di pace, la legge prevedeva che potesse sottrarsi ‎all’arruolamento solo pagando una somma 20 volte superiore, cioè una sterlina circa, che quasi ‎nessuno poteva permettersi.‎

Qui il nostro marinaio muore in battaglia sul ponte della nave-prigione pensando a “Polly sulla ‎spiaggia”, la sua bella innamorata che dovette lasciare quel maledetto giorno che si fece sorprendere ‎dai reclutatori…‎
Come all you wild young men
And a warning take by me,
Never to lead your single life astray
And into no bad company.‎

As I myself have done,
It being in the merry month of May,
When I was pressed by a sea-captain
And on board a man-o-war I was sent.‎

We sailed on the ocean so wide
And our bonny bonny flag we let fly.
Let every man stand true to his gun
For the Lord knows who must die.‎

Oh our captain was wounded full sore
And so were the rest of his men.
Our main mast rigging it was scattered on the deck
So that we were obliged to give in.‎

Oh our decks they were spattered with blood
And so loudly the cannons did roar;
And thousands of times have I wished myself at home
And all along with my Polly on the shore.‎

She's a tall and a slender girl,
She's a dark and a-rolling eye,
And here am I lie a-bleeding on the deck
And for her sweet sake I would die.‎

So farewell to me parents and me friends,
Farewell my dear Polly too.‎
I'd ne'er would have crossed this salt sea so wide
If I had have been ruled by you.‎

inviata da Bernart - 14/8/2013 - 13:52




Lingua: Inglese

Versione di Trevor Lucas dei Fairport Convention da “Nine” (1973), trovata su ‎‎English Folk Music
POLLY ON THE SHORE

Come all you wild young men and a warning take by me
Never lead your single life astray or into bad company
As I myself have done, being all in the month of May
When I, as pressed by a sea captain, a privateer to trade
To the East Indies we were bound to plunder the raging main
And it's many the brave and a gallant ship we sent to a watery grave
Ah, for Freeport we did steer, our provisions to renew
When we did spy a bold man-of-war sailing three feet to our two

Oh, she fired across our bows, “Heave to and don't refuse
Surrender now unto my command or else your lives you'll lose”
And our decks they were sputtered with blood
And the cannons did loudly roar
And broadside and broadside a long time we lay
Till we could fight no more
And a thousand times I wished meself alone,
All alone with me Polly on the shore

She's a tall and a slender girl with a dark and a-rolling eye
And here am I, a-bleeding on the deck
And for a sweet saint must die
Farewell, me family and me friends, likewise me Polly too
I'd never have crossed the salt sea wide
If I'd have been ruled by you
And a thousand times I saw meself again,
All alone with me Polly on the shore

inviata da Bernart - 14/8/2013 - 13:54




Lingua: Italiano

Versione italiana di Cattia Salto

L’avvertimento espresso nella ballata è quello di stare alla larga dalla guerra e negli anni del folk revival e dell’intervento americano nella guerra del Vietnam questo divenne ovviamente un gettonato brano anti-militarista.

La versione di Martin Carthy come quella di Shirley Collins si rifanno alla versione di George Maynard Copthorne, Sussex.
Nella versione di Trevor Lucas (nell’album Nine dei Fairport convention) il capitano di mare responsabile dell’impressment è invece un corsaro.
La mia recensione in Terre Celtiche
POLLY SULLA SPIAGGIA

Venite tutti, voi ragazzacci
e date retta al mio avvertimento
non perdete mai la retta via
per le cattive compagnie

come io stesso ho fatto!
Era il mese del bel maggio,
quando fui “arruolato” da un capitano di marina
e a bordo di una nave da guerra fui mandato.

Navigammo sul vasto oceano
e la nostra bella bandiera sventolava
e ogni uomo si aggrappava saldo al suo fucile,
che solo Dio sa chi morirà.

Il nostro capitano fu ferito in pieno
come pure accadde al resto della ciurma,
il sartiame del nostro albero maestro era sparpagliato sul ponte
così fummo costretti ad arrenderci.

Tutto il ponte era cosparso di sangue
e così forte i cannoni ruggivano
e mille volte avrei voluto essere solo,
tutto solo con la mia Polly sulla spiaggia.

Lei è una ragazza alta e snella
e ha occhi scuri e vivaci
e qui giaccio esangue sul ponte
e per il suo dolce amore io morirò

Addio ai genitori e agli amici
e addio anche alla mia cara Polly
non avrei mai voluto attraversare il vasto mare salato
se fossi stato sotto il tuo comando

inviata da Cattia Salto - 17/6/2016 - 15:03


LA versione più bella è quella dei Trees, gruppo inglese dei primi anni 70, cantata magistralmente da Celia Humphris.

ANdrea - 26/1/2018 - 10:06




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