Στηρίζεις το κράτος βλέπεις τηλεόραση
Είσαι ένα φυτό βλέπεις τηλεόραση
Και τηλεπαιχνίδια ελεύθερη τηλεόραση
Δώρα και στολίδια ελεύθερη τηλεόραση
Πλύση εγκεφάλου ελεύθερη τηλεόραση
Δες ειδήσεις ελεύθερη τηλεόραση
Ελεύθεροι βιομήχανοι ελεύθερη τηλεόραση
Χαρούμενοι πολίτες ελεύθερη τηλεόραση
Ωραίες διαφημίσεις ελεύθερη τηλεόραση
Κομματική γραμμή ελεύθερη τηλεόραση
Προγράμματα με σεξ ελεύθερη τηλεόραση
Αίμα βιαστές ελεύθερη τηλεόραση
Στηρίζεις το κράτος βλέπεις τηλεόραση
Είσαι ένα φυτό βλέπεις τηλεόραση
Και τηλεπαιχνίδια ελεύθερη τηλεόραση
Δώρα και στολίδια ελεύθερη τηλεόραση
Είσαι ένα φυτό βλέπεις τηλεόραση
Και τηλεπαιχνίδια ελεύθερη τηλεόραση
Δώρα και στολίδια ελεύθερη τηλεόραση
Πλύση εγκεφάλου ελεύθερη τηλεόραση
Δες ειδήσεις ελεύθερη τηλεόραση
Ελεύθεροι βιομήχανοι ελεύθερη τηλεόραση
Χαρούμενοι πολίτες ελεύθερη τηλεόραση
Ωραίες διαφημίσεις ελεύθερη τηλεόραση
Κομματική γραμμή ελεύθερη τηλεόραση
Προγράμματα με σεξ ελεύθερη τηλεόραση
Αίμα βιαστές ελεύθερη τηλεόραση
Στηρίζεις το κράτος βλέπεις τηλεόραση
Είσαι ένα φυτό βλέπεις τηλεόραση
Και τηλεπαιχνίδια ελεύθερη τηλεόραση
Δώρα και στολίδια ελεύθερη τηλεόραση
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμἠμα των ΑΠΤ - 15/6/2013 - 11:18
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
16 giugno 2013
16 giugno 2013
LIBERA TELEVISIONE
Sei per lo Stato, guardi la televisione
Sei un vegetale, guardi la televisione
E i telequiz, libera televisione
Regali e addobbi, libera televisione
Lavaggio del cervello, libera televisione
Hai visto il tiggì, libera televisione
Liberi industriali, libera televisione
Cittadini felici, libera televisione
Belle pubblicità, libera televisione
Linea di partito, libera televisione
Programmi di sesso, libera televisione
Sangue e stupratori, libera televisione
Sei per lo Stato, guardi la televisione
Sei un vegetale, guardi la televisione
E i telequiz, libera televisione
Regali e addobbi, libera televisione
Sei per lo Stato, guardi la televisione
Sei un vegetale, guardi la televisione
E i telequiz, libera televisione
Regali e addobbi, libera televisione
Lavaggio del cervello, libera televisione
Hai visto il tiggì, libera televisione
Liberi industriali, libera televisione
Cittadini felici, libera televisione
Belle pubblicità, libera televisione
Linea di partito, libera televisione
Programmi di sesso, libera televisione
Sangue e stupratori, libera televisione
Sei per lo Stato, guardi la televisione
Sei un vegetale, guardi la televisione
E i telequiz, libera televisione
Regali e addobbi, libera televisione
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Στίχοι: Αντίδραση
Μουσική: Αντίδραση
Ερμηνεία: Αντίδραση
'Αλμπουμ: Κατάσταση κινδύνου (1990)
Testo: Andidrasi
Musica: Andidrasi
Interpreti: Andidrasi
Album: Κατάσταση κινδύνου ("Situazione di pericolo"), 1990
L'inserimento di questa vecchia canzone del gruppo metal rock Andidrasi ("Reazione") è, senz'altro, figlia del momento; ed è un momento, in Grecia ed in Europa, terribile. Nei giorni scorsi, come tutti sanno, il capo del governo greco, Samaràs, ha, con un diktat effettuato senza neppure consultare il parlamento e i membri del proprio esecutivo, chiuso la ERT, la TV pubblica greca. Ha ordinato alla polizia di andare a spegnere il segnale, cosa che è avvenuta da un momento all'altro; e la Grecia si ritrova senza più nemmeno il servizio pubblico televisivo, naturalmente col pretesto dei "tagli". Duemilacinquecento lavoratori a spasso, perdipiù in una situazione di sfacelo come quella greca, e vaghe promesse di "rapida riapertura" di una "televisione snella" con non più di 400 dipendenti, "rimborsi" a chi ha perso il lavoro e, ovviamente, fantasmi sempre più chiari di privatizzazione. Scenari che si potrebbero ripetere a breve in tutta Europa, come ad esempio in Spagna:
La prima foto in alto, tratta da un quotidiano greco, reca un titolo ed una foto assai indicativi. "Ora Samaràs è su sfondo nero", dice il titolo; segue una foto di migliaia e migliaia di persone che manifestano ad Atene contro il suo diktat, che è un atto ben preciso e di una gravità inaudita. Lo "sfondo nero" di Samaràs è in realtà chiarissimo: governo dittatoriale per decreti e con l'intervento coercitivo della polizia (fascista) greca; deretano oramai parato ai voleri di chi sta usando la Grecia come un "laboratorio" di scenari futuri che toccheranno a tutti noi (oggi ai greci, domani a noi); dissoluzione di un paese con sterminio delle sue strutture e dei suoi cittadini. In questi giorni si è rimarcato molto spesso che neppure la dittatura dei Colonnelli era arrivata a tanto, e che bisogna risalire, per una cosa del genere, al 1941 e all'occupazione nazifascista della Grecia. In questo caso la cosa è assai peggiore, però: da qui l'appellativo di "Giunta" con il quale viene oramai indicato il governo attuale. Esautorato il parlamento, esautorato persino il governo stesso; altrove si ordina e Samaràs obbedisce, prospettando poi ridicoli e stupidi "palliativi" in un paese per il quale, oramai, la rivolta appare come una soluzione ben precisa. Lo "sfondo nero" è fatto di un governo brutale e asservito e di un fascismo che, da questa situazione, sta riemergendo in modo possente; e i greci si sono accorti drammaticamente quale sia la portata di questo atto. La chiusura della ERT può davvero essere la scintilla definitiva.
Nel 1990, un gruppo musicale come gli Andidrasi poteva ancora permettersi di fare la classica "canzone contro la televisione". La televisione, specie quella pubblica, diciamolo francamente: non piace a nessuno. Anzi, è come un dovere che non piaccia, e che le vengano rivolte le critiche più feroci. Anche giustamente, come no: basterebbe pensare alla nostra cara RAI lottizzata, a Bruno Vespa, al TG1 di Minzolini, e mille e mille altre cose. Oltre a questo, si deve considerare anche l'atteggiamento snobistico di tanti, che vedono nella tv l'archetipo di tutti i mali; probabilmente ce ne erano a migliaia anche in Grecia, di persone del genere. Ora, però, sono tutti in piazza perché il servizio pubblico televisivo è stato spento; segno che la portata di una simile cosa ha aperto gli occhi a parecchi. L'eliminazione per decreto della televisione (pubblica) è tutto questo: oltre a favorire la progressiva distruzione dei servizi pubblici di qualsiasi tipo (inutile e stupido dire, come ho sentito, che "chiudere una quarantina di ospedali sarebbe stato peggio", perché in Grecia come altrove sta chiudendo anche la sanità pubblica), è un segnale di chiusura di un paese intero. E, allora, le canzoncine come questa, pur animate probabilmente dalle migliori intenzioni e dal desiderio, magari, di avere una TV pubblica più "libera" e meno dipendente dal potere statale, appaiono in una luce diversa e ci devono dare da pensare parecchio. Soprattutto non farci cadere né nell'indifferenza, né nel fare di tutta l'erba un fascio perché questo è brodo di coltura perfetto per il fascismo. E con questo vorrei esprimere anche tutta la mia solidarietà ai lavoratori della ERT, per quello che possa servire, alla loro lotta e alla decisione di mandare comunque avanti, coi mezzi a disposizione, le trasmissioni. Con la speranza di vedere presto la diretta televisiva di una Grecia che si libera da tutti questi farabutti, greci e "europei". [RV]