Konjuh planinom,vjetar šumi, bruji.
Lišče pjeva žalovite pjesme.
Javori i jele, borovi i breze
Svijaju se jedno do drugoga.
Noč je crno svu zemlju zavila.
Konjuh stenje, ruši se kamenje.
Mrtvoga drugara, husinjskog rudara
Sahranjuje četa proletera.
Kiše jesenje po grobu su lile.
Bure snježne kosti mu raznjele.
Iz krvi rumene husinjskog rudara,
Crvena je šuma izlistala.
Konjuh planinom vjetar šumi, bruji.
Lišče pjeva žalovite pjesme.
A na vrh planine zastava se vije,
Crvena od krvi proletera.
Lišče pjeva žalovite pjesme.
Javori i jele, borovi i breze
Svijaju se jedno do drugoga.
Noč je crno svu zemlju zavila.
Konjuh stenje, ruši se kamenje.
Mrtvoga drugara, husinjskog rudara
Sahranjuje četa proletera.
Kiše jesenje po grobu su lile.
Bure snježne kosti mu raznjele.
Iz krvi rumene husinjskog rudara,
Crvena je šuma izlistala.
Konjuh planinom vjetar šumi, bruji.
Lišče pjeva žalovite pjesme.
A na vrh planine zastava se vije,
Crvena od krvi proletera.
inviata da Riccardo Venturi - 16/8/2006 - 13:57
Lingua: Italiano
Versione italiana ripresa da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale. A sua volta desunta dal libretto allegato a Canti della Resistenza Europea 1933-1963.
SUL MONTE KONJUH
Sul monte Konjuh il vento fischia, bisbiglia,
le foglie mormorano tristi canzoni;
l'acero e il pino, l'abete e il salice
si piegano e si confondono tra loro.
La notte ha avvolto nel buio tutto il bosco;
dalle pareti del Konjuh rotolano pietre.
Il compagno morto - minatore di Husino -
viene sepolto da una compagnia di proletari.
La pioggia d'autunno bagna la tomba:
i venti hanno disperso le bianche ossa.
Dal rosso sangue del minatore di Husino
è sorto un bosco di foglie rosse.
Sul monte Konjuh il vento fischia, bisbiglia,
le foglie mormorano tristi canzoni;
sulla vetta sventola una bandiera
rossa del sangue dei proletari.
Sul monte Konjuh il vento fischia, bisbiglia,
le foglie mormorano tristi canzoni;
l'acero e il pino, l'abete e il salice
si piegano e si confondono tra loro.
La notte ha avvolto nel buio tutto il bosco;
dalle pareti del Konjuh rotolano pietre.
Il compagno morto - minatore di Husino -
viene sepolto da una compagnia di proletari.
La pioggia d'autunno bagna la tomba:
i venti hanno disperso le bianche ossa.
Dal rosso sangue del minatore di Husino
è sorto un bosco di foglie rosse.
Sul monte Konjuh il vento fischia, bisbiglia,
le foglie mormorano tristi canzoni;
sulla vetta sventola una bandiera
rossa del sangue dei proletari.
inviata da Riccardo Venturi - 16/8/2006 - 13:59
×
Il monte Konjuh, al centro della zona mineraria della Bosnia, fu teatro di aspri combattimenti. Il villaggio di minatori di Husino, nel bacino del Kreka, ha una gloriosa tradizione rivoluzionaria: nel 1920 si ebbe una rivolta di minatori in difesa dello sciopero.
Il testo originale è ripreso da questa pagina cache