La vie vié nèg
pas maché sou crépe-sol.
Si la tè est ron'n
cè pas gnou affai.
La chance fait pas boule
lan poche malhéré,
cé bagaille connu.
Tout homme gain dé pieds,
tout homme gain bouche fan'n.
Lan maché chéché la vie
pieds malhérés dégrigis.
Yo pas ça méte bels souliés:
pieds malhérés dégrigis.
Lan maché valé poussiè,
craché vié nég fin'n chéché,
yo pas ça soucé pirouli,
craché vié nég fin'n chéché.
Gés pas fémain,
nèg ap baissé-lévé.
Si pou nous pas ouè
gen la ri souri,
ou mète dim'm ca'ou vlé,
ça pas rélè vive,
d'après la grammai.
Maçon fait caille,
li dormi en bas pont;
boulangé fait pain,
pipite li grangou.
Bien travaillé, bien soué
pas dit bien touché
sous la tè bénie.
En haut bouché en bas,
ça qu'en bas en bas nette;
cé comça ca toujou yé,
cé comça ca pate do yé
Péi d'Haiti
ce péi fofiel
côte toute crisocal
pran pose maréchal.
Non pran goal ak main,
nou pran goal ak pié,
chaque coquin yo fé
cé dette pou dinmin.
En haut bouché en bas
ç a qu'en bas en bas nette;
cé comça ca toujou yé,
cé comça ca pate do yé
Péi d'Haiti
ce péi fofiel
côte toute crisocal
pran pose maréchal.
pas maché sou crépe-sol.
Si la tè est ron'n
cè pas gnou affai.
La chance fait pas boule
lan poche malhéré,
cé bagaille connu.
Tout homme gain dé pieds,
tout homme gain bouche fan'n.
Lan maché chéché la vie
pieds malhérés dégrigis.
Yo pas ça méte bels souliés:
pieds malhérés dégrigis.
Lan maché valé poussiè,
craché vié nég fin'n chéché,
yo pas ça soucé pirouli,
craché vié nég fin'n chéché.
Gés pas fémain,
nèg ap baissé-lévé.
Si pou nous pas ouè
gen la ri souri,
ou mète dim'm ca'ou vlé,
ça pas rélè vive,
d'après la grammai.
Maçon fait caille,
li dormi en bas pont;
boulangé fait pain,
pipite li grangou.
Bien travaillé, bien soué
pas dit bien touché
sous la tè bénie.
En haut bouché en bas,
ça qu'en bas en bas nette;
cé comça ca toujou yé,
cé comça ca pate do yé
Péi d'Haiti
ce péi fofiel
côte toute crisocal
pran pose maréchal.
Non pran goal ak main,
nou pran goal ak pié,
chaque coquin yo fé
cé dette pou dinmin.
En haut bouché en bas
ç a qu'en bas en bas nette;
cé comça ca toujou yé,
cé comça ca pate do yé
Péi d'Haiti
ce péi fofiel
côte toute crisocal
pran pose maréchal.
inviata da Bernart - 9/5/2013 - 15:31
Lingua: Italiano
Traduzione italiana Meri Lao da “Basta: storia rivoluzionaria dell'America Latina attraverso la canzone”.
LA VITA DEI POVERI NEGRI
La vita dei poveri negri
non cammina sull'ovatta.
Se la terra è rotonda non è affare nostro.
La fortuna non circola
nelle tasche dei disgraziati.
È cosa nota.
Ogni uomo ha due piedi,
ogni uomo ha una bocca.
A furia di camminare in cerca di cibo
i piedi dei disgraziati si deformano.
Non possono mettersi belle scarpe
i piedi dei disgraziati si deformano.
A furia di inghiottire la polvere,
la loro saliva si è seccata,
e non possono gustare le caramelle,
la loro saliva si è seccata.
Le palpebre non si chiudono,
i negri si chinano e si alzano di continuo.
Se non si può vedere
come sorride la strada,
ditemi ciò che volete
ma ciò non si chiama vivere
secondo la grammatica.
Il muratore fa le case
e dorme sotto il ponte;
il fornaio fa il pane
e i suoi figli patiscono la fame.
Lavorare e sudare molto
non vuol dire guadagnare molto
sulla terra benedetta.
Quelli di sopra schiacciano quelli di sotto,
quelli di sotto rimangono lì;
è così, lo è sempre stato,
sebbene non dovrebbe essere così.
Il paese di Haiti
è un paese di martiri
dove qualsiasi parassita
si atteggia a maresciallo.
Abbiamo parato gli schiaffi,
abbiamo parato i calci,
ma ogni volta che truffano
è un debito per domani.
Quelli di sopra schiacciano quelli di sotto,
quelli di sotto rimangono lì;
è così, lo è sempre stato,
sebbene non dovrebbe essere così.
Il paese di Haiti
è un paese di martiri
dove qualsiasi parassita
si atteggia a maresciallo.
La vita dei poveri negri
non cammina sull'ovatta.
Se la terra è rotonda non è affare nostro.
La fortuna non circola
nelle tasche dei disgraziati.
È cosa nota.
Ogni uomo ha due piedi,
ogni uomo ha una bocca.
A furia di camminare in cerca di cibo
i piedi dei disgraziati si deformano.
Non possono mettersi belle scarpe
i piedi dei disgraziati si deformano.
A furia di inghiottire la polvere,
la loro saliva si è seccata,
e non possono gustare le caramelle,
la loro saliva si è seccata.
Le palpebre non si chiudono,
i negri si chinano e si alzano di continuo.
Se non si può vedere
come sorride la strada,
ditemi ciò che volete
ma ciò non si chiama vivere
secondo la grammatica.
Il muratore fa le case
e dorme sotto il ponte;
il fornaio fa il pane
e i suoi figli patiscono la fame.
Lavorare e sudare molto
non vuol dire guadagnare molto
sulla terra benedetta.
Quelli di sopra schiacciano quelli di sotto,
quelli di sotto rimangono lì;
è così, lo è sempre stato,
sebbene non dovrebbe essere così.
Il paese di Haiti
è un paese di martiri
dove qualsiasi parassita
si atteggia a maresciallo.
Abbiamo parato gli schiaffi,
abbiamo parato i calci,
ma ogni volta che truffano
è un debito per domani.
Quelli di sopra schiacciano quelli di sotto,
quelli di sotto rimangono lì;
è così, lo è sempre stato,
sebbene non dovrebbe essere così.
Il paese di Haiti
è un paese di martiri
dove qualsiasi parassita
si atteggia a maresciallo.
inviata da Bernart - 10/5/2013 - 08:11
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Canzone haitiana di autore anonimo
Testo trovato su ““Basta: storia rivoluzionaria dell'America Latina attraverso la canzone”, a cura di Meri Lao.