Sembrava già morto del tutto
Quando lo trovai vicino al fiume
E certo mi prese paura
Scoprendogli accanto il fucile
Ma fu solo un breve momento
Gli vidi le labbra tentare un lamento
Poi nient’altro soltanto attenzione
Salvare un respiro che muore
Chissà quante notti la luce
Rimase accesa senza un rumore
E come lo vidi dormire
L’attesa divenne orgoglio d’amore
E venne il mattino diverso
Mi disse il suo nome, riuscì a parlare
E tremando di gioia davvero
Lo vidi di nuovo camminare
Chiedevo: perché col fucile?
Parlava di giorni di là dal fiume
La voce colpiva sicura e portava altre voci
Com’era bello ascoltare!
Ma venne un mattino diverso
Rispose il silenzio, chiamavo il suo nome
Là sul muro il fucile non c’era
Sul fiume un respiro cantava
La la la la la…
E muore ogni giorno il ricordo
Di una vita trovata accanto al fiume
Dove mi trovo da solo
A portare i miei giorni di là dal fiume
Poi manca il coraggio diverso
Ti urlano gli occhi, ti guardi le mani
E rimane un respiro leggero
E un tiepido sole che non muore
La la la la la…
Quando lo trovai vicino al fiume
E certo mi prese paura
Scoprendogli accanto il fucile
Ma fu solo un breve momento
Gli vidi le labbra tentare un lamento
Poi nient’altro soltanto attenzione
Salvare un respiro che muore
Chissà quante notti la luce
Rimase accesa senza un rumore
E come lo vidi dormire
L’attesa divenne orgoglio d’amore
E venne il mattino diverso
Mi disse il suo nome, riuscì a parlare
E tremando di gioia davvero
Lo vidi di nuovo camminare
Chiedevo: perché col fucile?
Parlava di giorni di là dal fiume
La voce colpiva sicura e portava altre voci
Com’era bello ascoltare!
Ma venne un mattino diverso
Rispose il silenzio, chiamavo il suo nome
Là sul muro il fucile non c’era
Sul fiume un respiro cantava
La la la la la…
E muore ogni giorno il ricordo
Di una vita trovata accanto al fiume
Dove mi trovo da solo
A portare i miei giorni di là dal fiume
Poi manca il coraggio diverso
Ti urlano gli occhi, ti guardi le mani
E rimane un respiro leggero
E un tiepido sole che non muore
La la la la la…
inviata da Bernart - 2/5/2013 - 13:32
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Dall’album “Il vento ha cantato per ore tra i rami dei versi d'amore”
Testo trovato qui.
Forse il racconto del soccorso portato ad un partigiano ferito e della mancanza di coraggio nel seguirlo al di là del fiume, sui campi di battaglia… Mi ha ricordato la vicenda autobiografica che è sottesa a «I Turcs tal Friûl» di Pier Paolo Pasolini - vedi la canzone Prejera (Crist pietàt dal nustri pais) – quella dello scrittore che non ebbe coraggio di entrare nella Resistenza come invece fece il fratello Guido, poi ucciso il 7 febbraio del 1945 a Porzûs da altri partigiani.