Al libro all'aratro al martello
la borghesia tiranna ci strappò
manette ai polsi a bordo d'un battello
su un'isola lontan ci relegò
Ed or sereni siam sulla scogliera
saldi nell'animo e con la fronte altera
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità
Siam malfattori e rei di aver bandito
il motto dell lavoro e dell'amor
il nostro motto è unn programma ardito
e a ognuno il frutto del proprio lavor
Ed ora e sempre, su, santa canaglia
combatteremo questa aspra battaglia
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità
E quando all'alba dell'atteso giorno
la bianca vela l'onda salperà
daremo ai cari il bacio di ritorno
e nell'amplesso il cuor sussulterà
Ed ora e sempre, su, santa canaglia
combatteremo questa aspra battaglia
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità.
la borghesia tiranna ci strappò
manette ai polsi a bordo d'un battello
su un'isola lontan ci relegò
Ed or sereni siam sulla scogliera
saldi nell'animo e con la fronte altera
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità
Siam malfattori e rei di aver bandito
il motto dell lavoro e dell'amor
il nostro motto è unn programma ardito
e a ognuno il frutto del proprio lavor
Ed ora e sempre, su, santa canaglia
combatteremo questa aspra battaglia
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità
E quando all'alba dell'atteso giorno
la bianca vela l'onda salperà
daremo ai cari il bacio di ritorno
e nell'amplesso il cuor sussulterà
Ed ora e sempre, su, santa canaglia
combatteremo questa aspra battaglia
tessere si dovrà
solo un vessillo ed una volontà
coatti per un'idea
siam cavalieri dell'umanità.
inviata da Riccardo Venturi - 4/4/2013 - 22:36
Lingua: Italiano
La strofa comunicata dall'anarchico livornese Nello Malacarne:
Quante volte ho pianto e mi vergogno
del mio dolore della mia viltà
or mi risveglio da un cattivo sogno
ti vedo nella tua malvagità
Ma ora e sempre per la gran battaglia
distruggeremo la vile canaglia
vincere si dovrà
per l'ideale e per la libertà
coatti siam per l'idea
ma cavalieri dell'umanità.
del mio dolore della mia viltà
or mi risveglio da un cattivo sogno
ti vedo nella tua malvagità
Ma ora e sempre per la gran battaglia
distruggeremo la vile canaglia
vincere si dovrà
per l'ideale e per la libertà
coatti siam per l'idea
ma cavalieri dell'umanità.
inviata da Riccardo Venturi - 4/4/2013 - 22:39
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Santo Catanuto e Franco Schirone, "Il canto Anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento", edizioni Zero in Condotta, 2a ed. Milano 2009, p. 224.