¿Quién dijo que todo está perdido?
Yo vengo a ofrecer mi corazón.
Tanta sangre que se llevó el río,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
No será tan facil, ya sé que pasa.
No será tan simple como pensaba.
Como abrir el pecho y sacar el alma,
una cuchillada de amor.
Luna de los pobres, siempre abierta,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Como un documento inalterable,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Y uniré las puntas de un mismo lazo,
y me iré tranquilo, me iré despacio,
y te daré todo y me darás algo,
algo que me alivie un poco nomás.
Cuando no haya nadie cerca o lejos,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Cuando los satélites no alcancen,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Hablo de países y de esperanza,
hablo por la vida, hablo por la nada,
hablo por cambiar esta, nuestra casa,
de cambiarla por cambiar nomás.
¿Quién dijo que todo está perdido?
Yo vengo a ofrecer mi corazón.
Yo vengo a ofrecer mi corazón.
Tanta sangre que se llevó el río,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
No será tan facil, ya sé que pasa.
No será tan simple como pensaba.
Como abrir el pecho y sacar el alma,
una cuchillada de amor.
Luna de los pobres, siempre abierta,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Como un documento inalterable,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Y uniré las puntas de un mismo lazo,
y me iré tranquilo, me iré despacio,
y te daré todo y me darás algo,
algo que me alivie un poco nomás.
Cuando no haya nadie cerca o lejos,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Cuando los satélites no alcancen,
yo vengo a ofrecer mi corazón.
Hablo de países y de esperanza,
hablo por la vida, hablo por la nada,
hablo por cambiar esta, nuestra casa,
de cambiarla por cambiar nomás.
¿Quién dijo que todo está perdido?
Yo vengo a ofrecer mi corazón.
inviata da Dead End - 18/3/2013 - 13:12
Lingua: Italiano
Versione italiana "al volo"
IO VENGO A OFFRIRE IL MIO CUORE
Chi ha detto che tutto è perduto?
Io vengo a offrire il mio cuore.
Tanto sangue si è portato via il fiume,
io vengo a offrire il mio cuore.
Non sarà tanto facile, so bene cosa sta succedendo.
Non sarà semplice come pensavo.
Come aprire il petto e tirar fuori l'anima,
una coltellata d'amore.
Luna dei poveri, sempre aperta,
io vengo a offrire il mio cuore.
Come un documento inalterabile,
io vengo a offrire il mio cuore.
E unirò i capi di uno stesso laccio
e me ne andrò tranquillo, senza fretta,
e ti darò tutto, e mi darai qualcosa,
qualcosa che mi dia appena un po' di sollievo.
Quando non c'è più nessuno, vicino o lontano,
io vengo a offrire il mio cuore.
Quando i satelliti non bastano
io vengo a offrire il mio cuore.
Parlo di paesi e di speranza,
parlo per la vita, parlo per niente,
parlo per cambiare questa nostra casa,
cambiarla tanto per cambiare.
Chi ha detto che tutto è perduto?
Io vengo a offrire il mio cuore.
Chi ha detto che tutto è perduto?
Io vengo a offrire il mio cuore.
Tanto sangue si è portato via il fiume,
io vengo a offrire il mio cuore.
Non sarà tanto facile, so bene cosa sta succedendo.
Non sarà semplice come pensavo.
Come aprire il petto e tirar fuori l'anima,
una coltellata d'amore.
Luna dei poveri, sempre aperta,
io vengo a offrire il mio cuore.
Come un documento inalterabile,
io vengo a offrire il mio cuore.
E unirò i capi di uno stesso laccio
e me ne andrò tranquillo, senza fretta,
e ti darò tutto, e mi darai qualcosa,
qualcosa che mi dia appena un po' di sollievo.
Quando non c'è più nessuno, vicino o lontano,
io vengo a offrire il mio cuore.
Quando i satelliti non bastano
io vengo a offrire il mio cuore.
Parlo di paesi e di speranza,
parlo per la vita, parlo per niente,
parlo per cambiare questa nostra casa,
cambiarla tanto per cambiare.
Chi ha detto che tutto è perduto?
Io vengo a offrire il mio cuore.
inviata da Maria Cristina Costantini - 20/3/2013 - 17:44
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Parole e musica di Fito Páez
Dall’album “Giros”
La fine della dittatura e la necessità di darsi da fare per ricostruire il paese, la vita, l’amore e la speranza: “Chi ha detto che tutto è perduto? Nonostante tutto il sangue che il fiume si è portato via, io oggi sono qui per offrire il mio cuore…”
Una delle canzoni più famose del cantautore argentino, interpretata da Joan Manuel Serrat, Pablo Milanés, da Ana Belén, León Gieco, da Víctor Heredia, Judit Neddermann ma soprattutto dalla grande “Negra Sosa”, Mercedes Sosa, che ne fece un suo cavallo di battaglia intitolando così il suo album che uscì quello stesso anno.