Lingua   

Stucky

Gualtiero Bertelli
Lingua: Italiano (Veneto Veneziano)


Gualtiero Bertelli

Lista delle versioni e commenti


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‎[1973]‎
Album “Mi voria saver”, I Dischi del Sole, 1975.‎
Testo trovato su ‎‎La ‎Musica de L’Altra Italia

bertmivoria


Il Molino Stucky (dal nome del suo ideatore, il finanziere Giovanni Stucky) è un imponente edificio ‎industriale in stile neogotico costruito nel 1895 sull’isola veneziana della Giudecca. L’idea di ‎Stucky fu quella di utilizzare il canale di Venezia per un trasporto veloce del grano destinato ad un ‎impianto che, a pieno regime, era in grado di macinare fino a 2.500 quintali di farina al giorno, ‎dando lavoro a 1500 operai. ‎

Stucky 1954, fotografia di Carlo Mantovani.‎
Stucky 1954, fotografia di Carlo Mantovani.‎




La produzione cominciò ad andare in crisi già negli anni 10 del 900…‎
Proprio nel 1910 Giovanni Stucky fu ucciso nella sua fabbrica da un operaio che era stato ‎licenziato…‎
La Stucky chiuse definitivamente i battenti nel 1955 dopo una tribolata vicenda sindacale che vide ‎lo stabilimento occupato per 45 giorni da centinaia di operai…‎
Oggi lo Stucky fa parte della catena di alberghi Hilton…‎
Stucky xe un palasson
in fondo a la Giudeca
coi muri a picolon
che par che no'l resista
vardandolo cussì
te fa da maravegia
ch'el possa esser sta
el pan de 'na famegia.‎

El g'ha dà da lavorar
a tanta e tanta gente
che se g'ha consumà
e no xe restà niente.
‎'Na rabia che te sera
la gola co ti ricordi
speranze e paure
in 'sti bruti momenti.‎

Quando che i lo g'ha fato
un sogno, 'na speranza
barconi che rivava
col gran de l'abondanza
lavoro, tanto lavoro
la paga xe al sicuro
te masena 'sto mulin
‎'na farina che xe oro.‎

Un oro mal goduo
dentro a 'sti casarmoni
col gran spacà ne l'aria
che entra nei polmoni.
Bianchi semo restai
più bianchi de la farina
quando che i te g'ha dito
‎«La fine xe vissina».‎

No ti volevi creder
né ti, né tuti 'st'altri
dentro ve se serai
sperando in tuti i santi
più de sinquanta giorni
vegno matina e sera
te porto da cambiar
e l'aria de la to famegia.‎

Po un giorno quei barconi
fermi e intristii
s'ha impegnio de novo
in aqua i xe tornai
ma sora no ghe gera
i sachi de farina
ma tuti i operai
ognun co la so famegia.‎

E tanta, tanta zente
de la riva ne sigava
‎«Coragio fioi ste duri
xe vostra la vitoria».
Soeranze ancora e dopo
a uno a uno tuti
se g'ha trovà un lavoro
e i g'ha serà 'sto Stucky.‎

Adesso tutti i giorni
ti va fin a Marghera
ti te g'ha abituà
ma la xe stada dura
e duro anca par mi
vederte sempre manco
e averte qua vissin
sempre più stanco.‎

inviata da Dead End - 5/3/2013 - 14:03



Lingua: Italiano

Traduzione italiana da ‎‎La ‎Musica de L’Altra Italia
STUCKY

Stucky è un palazzone
in fondo alla Giudecca
coi muri cadenti
che sembra non resista
guardandolo così
ti meravigli
che possa essere stato
il pane di una famiglia.‎

Ha dato da lavorare
a tanta e tanta gente
che si è consumata
e non ne è rimasto niente.
una rabbia che ti chiude
la gola quando ricordi
speranze e paure
in quei brutti momenti.‎

Quando lo han fatto
un sogno una speranza
barconi che arrivavano
col grano dell'abbondanza
lavoro, tanto lavoro
la paga è al sicuro
macina questo mulino
una farina ch'è oro.‎

Un oro goduto male
dentro a questi stanzoni
con la farina nell'aria
che entra nei polmoni.
Bianchi siamo rimasti
più bianchi della farina
quando ci hanno detto
‎«La fine è vicina».‎

Non ci volevi credere
né tu né tutti gli altri
vi siete chiusi dentro
sperando in tutti i santi
più di cinquanta giorni
vengo la mattina e la sera
ti porto la roba da cambiare
e l'aria della tua famiglia.‎

Poi un giorno quei barconi
fermi e intristiti
si sono nuovamente riempiti
in acqua sono tornati
ma sopra non c'erano
i sacchi di farina
ma tutti gli operai
ognuno con la sua famiglia.‎

E tanta tanta gente
dalla riva ci gridava
‎«Coraggio ragazzi, tenete duro
che è vostra la vittoria».
Speranze ancora e dopo
a uno a uno tutti
si sono trovati un lavoro
hanno chiuso questo Stucky.‎

Adesso tutti i giorni
vai fino a Marghera
ti sei abituato
ma è stata dura
e dura anche per me
vederti sempre meno
e averti accanto
sempre più stanco.‎

inviata da Dead End - 5/3/2013 - 14:03


Giromini-Lega-Rovelli-Baldoni-Rosignoli

DALLO SPETTACOLO "Gli anni del controcanto. 1968-1978: dieci anni di canzoni di lotta e di realtà"

adriana - 11/6/2016 - 17:45




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