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Lampedusa 24/01/2009

Giacomo Sferlazzo
Lingua: Italiano


Giacomo Sferlazzo

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[2009]

Album : Il figlio di Abele

Aprirono le porte del centro e uscirono gli uomini gridando
e noi in piazza a contemplare il rumore del regime e del mare
E quando arrivarono gridando il grido fu di un unico lamento
E quel che volevano fosse terrore lo trasformammo in smisurato amore
E quel che volevano fosse infranto lo trasformammo in miracoloso canto

Libertà libertà libertà

E s’abbeverarono alle nostre fonti e mangiarono dalle nostre tasche
E dietro al palco degli oranti dell’ordine il tutore minacciava manganelli
Ed io gli vomitai fascista e continuai con la mia protesta
E vidi tra le tante divise le facce amiche dell’isolamento
E quel che volevano fosse pazzia la trasformammo in dolce melodia

Libertà libertà libertà

E poi li riportammo dove qualcuno ci mostrò l’odore del dolore
ed io gridai al mio fratello fatti leggero e che ti porti il vento
ed io guardai al mio aggressore e riconobbi il mio stesso malumore
E quel che volevano fosse sangue dal palmo lo trasformammo in religioso salmo
E quel che volevano fosse sangue dal palmo lo trasformammo in religioso salmo

Libertà libertà libertà.

inviata da adriana - 25/1/2013 - 14:50




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