Jeunesse héroïque
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
Le maire et le garde-champêtre
Disaient Les rouges sont des loups
Doux moutons, ne songez qu'à paître
Notre berger veille sur nous
Notre berger n'était qu'un lâche
Le vieux Judas nous a trahis
La République pris sa tâche
On va défendre le pays
Jeunesse héroïque
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
Si nos villes leur sont soumises
Si ces casqués sont les plus forts
Ils prendront nos sœurs, nos promises
Ah ce jour-là nous serons morts
La République c'est nous autres
Les richards et les indigents
Tous ceux qui s'arment sont des nôtres
Les gens braves et les braves gens
Jeunesse héroïque
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
Jeunesse héroïque
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
Le maire et le garde-champêtre
Disaient Les rouges sont des loups
Doux moutons, ne songez qu'à paître
Notre berger veille sur nous
Notre berger n'était qu'un lâche
Le vieux Judas nous a trahis
La République pris sa tâche
On va défendre le pays
Jeunesse héroïque
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
Si nos villes leur sont soumises
Si ces casqués sont les plus forts
Ils prendront nos sœurs, nos promises
Ah ce jour-là nous serons morts
La République c'est nous autres
Les richards et les indigents
Tous ceux qui s'arment sont des nôtres
Les gens braves et les braves gens
Jeunesse héroïque
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
Jeunesse héroïque
Arme ton flingot
Pour la République
En avant, Moblot !
inviata da Dead End - 21/12/2012 - 11:24
Lingua: Italiano
Versione italiana di Riccardo Venturi
21 dicembre 2012
Nell'immagine sopra: uniformi della guerra civile francese del 1871. Quella a sinistra è la "Garde Mobile" volontaria comunarda: i "Moblots" di questa canzone. Si noti la sua forzata semplicità "proletaria", in confronto alla Guardia Nazionale (al centro) e all'esercito regolare al soldo dei Versagliesi (a destra), vale a dire "quelli con l'elmetto" nominati in questo canto. Abbastanza curioso che i "casqués" dell'esercito francese, dopo la batosta presa dai Prussiani portassero comunque un elmetto di foggia germanica.
Curiosamente, Les Moblots non fa parte della prima edizione dei Chants Révolutionnaires; secondo alcuni, non è certa l'attribuzione a Eugène Pottier (parecchi canti tendevano ad essergli attribuiti). Si trova comunque nella seconda edizione del volume, pubblicata nel 1908. [RV]
21 dicembre 2012
Nell'immagine sopra: uniformi della guerra civile francese del 1871. Quella a sinistra è la "Garde Mobile" volontaria comunarda: i "Moblots" di questa canzone. Si noti la sua forzata semplicità "proletaria", in confronto alla Guardia Nazionale (al centro) e all'esercito regolare al soldo dei Versagliesi (a destra), vale a dire "quelli con l'elmetto" nominati in questo canto. Abbastanza curioso che i "casqués" dell'esercito francese, dopo la batosta presa dai Prussiani portassero comunque un elmetto di foggia germanica.
Curiosamente, Les Moblots non fa parte della prima edizione dei Chants Révolutionnaires; secondo alcuni, non è certa l'attribuzione a Eugène Pottier (parecchi canti tendevano ad essergli attribuiti). Si trova comunque nella seconda edizione del volume, pubblicata nel 1908. [RV]
IL « MOBILOTTO »
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
Il sindaco e la guardia rurale
dicevano : I Rossi sono lupi !
Voi, pecorelle, non pensate che a pacolare,
il nostro pastore vigila su di noi.
Il nostro pastore era solo un vigliacco,
il vecchio Giuda ci ha traditi.
La Repubblica ha assunto il compito,
andiamo a difendere il Paese.
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
Se prenderanno le nostre città,
se prevarranno quelli con l'elmetto,
prenderanno le nostre sorelle e fidanzate,
ah, quel giorno là saremo morti !
La Repubblica siamo noi,
sia i ricchi sfondati che i poveri,
tutti quelli che si armano son dei nostri !
Sono brava gente, brava gente !
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
Il sindaco e la guardia rurale
dicevano : I Rossi sono lupi !
Voi, pecorelle, non pensate che a pacolare,
il nostro pastore vigila su di noi.
Il nostro pastore era solo un vigliacco,
il vecchio Giuda ci ha traditi.
La Repubblica ha assunto il compito,
andiamo a difendere il Paese.
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
Se prenderanno le nostre città,
se prevarranno quelli con l'elmetto,
prenderanno le nostre sorelle e fidanzate,
ah, quel giorno là saremo morti !
La Repubblica siamo noi,
sia i ricchi sfondati che i poveri,
tutti quelli che si armano son dei nostri !
Sono brava gente, brava gente !
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
Gioventù eroica,
arma il fucile
per la Repubblica,
avanti, Mobilotto !
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Versi di Eugène Pottier
Musica di Max Rongier (1971)
Interpretata da Armand Mestral nel disco collettivo “La Commune en chantant” del 1971.
“Moblots” è il soprannome che i parigini diedero ai volontari della “garde mobile” incorporati nella Guardia nazionale che difese la Comune…
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo antimilitarista, oltre che pacifista; partecipò attivamente alla Comune di Parigi nel marzo 1871 ed alla sua caduta venne ricercato e condannato a morte in contumacia ma riuscì ad espatriare rifugiandosi prima in Belgio e poi a Londra e negli Stati Uniti dove soggiornò poi sette anni continuando il suo impegno sociale.
Rientrò in Francia nel 1880, in seguito all’amnistia. La raccolta “Chants révolutionnaires" fu pubblicato per la prima volta solo nel 1887, stampato in 1.500 copie qualche mese prima della scomparsa dell’autore. “Muore il 6 novembre 1887. Seimila persone seguono, il giorno dopo, il suo funerale (tra gli oratori, per gli anarchici, Luisa Michel), la polizia interviene perchè non sopporta la bandiera rossa dietro al feretro ma dovette cedere, di fronte alla protesta di quei vecchi cospiratori ex galeotti, ex garibaldini, poeti e ribelli, che conducevano al finale riposo la salma di tanto battagliero militante”.
Caserne et forêt - Défends-toi, Paris ! - Don Quichotte - Elle n'est pas morte! - En avant la classe ouvrière - Guillaume et Paris - J’ai faim - Jean Misère - L’anthropophage - L’auge - L'abolition de la peine de mort - L'insurgé - L'Internationale - La grève - La grève des femmes - La guerre - La mort d'un globe - Le pressoir - La Terreur Blanche - Laissez faire, laissez passer! - Le chômage - Le défilé de l'Empire - Le grand Krack - Le Moblot - Les classes dirigeantes - Leur bon Dieu - Madeleine et Marie - N’en faut plus - Propagande des chansons - Quand viendra-t-elle ? - Tu ne sais donc rien ?