Lingua   

Il mio fratello

Francesco De Gregori
Lingua: Italiano


Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

Stelutis Alpinis
(Arturo Zardini)
Nero
(Francesco De Gregori)
Canzone d’autunno (1943)
(Luigi Grechi)




1970 - Folkstudio 24-1-1970 - Registrazione dal vivo di un'esibizione tenutasi il 24 gennaio 1970 al Folkstudio, con Francesco De Gregori (voce, chitarra e armonica) e Giorgio Lo Cascio (voce, pianoforte e chitarra); in alcune canzoni è presente anche Antonello Venditti al pianoforte
Il mio fratello è l'uomo di pietra,
che ha girato il mondo su una lama,
che conosce la cima degli abeti
E l'odore del grano appena ucciso

Che ha combattuto diecimila guerre,
ed ha riempito diecimila fosse,
sulla cui tomba è scritto con il gesso
caduto nella polvere dell'odio

Il mio fratello è l'uomo di corallo
che ha parlato d'amore a mille donne
ed ha posato le sue mani forti
sulle braccia di un'unica signora

Che ha riscaldato il letto dell'amante
senza riuscire a riscardarle il cuore.
Sulla cui tomba è scritto con il gesso
scivolato nel silenzio vi morì

Il mio fratello è l'uomo di carne
che l'anima ha gettato in un canale,
che ha dormito per terra mille notti
e mille notti fra lenzuola d'oro

E' corso verso il monte di cristallo
per cercare un suo amore di stagnola.
Sulla cui tomba è scritto con il gesso
Qui giace il saggio dagli occhi di bambino

inviata da DonQuijote82 - 15/9/2012 - 10:23



Lingua: Francese

Version française - MON FRÈRE – Marco Valdo M.I.– 2012
Chanson italienne - Il mio fratello – Francesco De Gregori – 1970
MON FRÈRE

Mon frère est l'homme de pierre,
Qui a parcouru le monde sur une lame,
Qui connaît la cime des sapins
Et l'odeur du grain à peine tué

Qui a fait dix mille guerres,
Et a rempli dix mille fosses
Sur sa tombe, on a écrit à la craie
Tombé dans la poussière de la haine

Mon frère est l'homme de corail
Qui a parlé d'amour à mille femmes
Et a posé ses mains fortes
Sur les bras d'une seule dame

Qui a réchauffé le lit de l'âme sœur
Sans réussir à lui réchauffer le cœur.
Sur sa tombe, on a écrit à la craie
Glissé dans le silence, il y mourut.

Mon frère est l'homme de chair
Qui a jeté son âme dans un canal,
Qui a dormi mille nuits par terre
Et mille nuits entre draps d'or

Il a couru vers le mont de cristal
Pour chercher son amour de papier d'alu.
Sur sa tombe, on a écrit à la craie
Ci gît le sage aux yeux d'enfant

inviata da Marco Valdo M.I. - 14/11/2012 - 16:56




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org