I done spent my last three cents
Mailing my letter to the president
I didn't make a show, I didn't make a dent
So I'm swinging over to this independent gent
Stetson Kennedy
Writing his name in
I cain't win out to save my soul
Long as Smathers-Dupont's got me in the hole
Them war profit boys are squawking and balking
That's what's got me out here walking and talking
Knocking on doors and windows
Wake up and run down election morning
And scribble in Stetson Kennedy
I ain't the world's best writer nor the world's best speller
But when I believe in something I'm the loudest yeller
If we fix it so's you can't make money on war
We'll all forget what we're killing folks for
We'll find us a peace job equal and free
Dump Smathers-Dupont in a salty sea
Well, this makes Stetson Kennedy the man for me
Mailing my letter to the president
I didn't make a show, I didn't make a dent
So I'm swinging over to this independent gent
Stetson Kennedy
Writing his name in
I cain't win out to save my soul
Long as Smathers-Dupont's got me in the hole
Them war profit boys are squawking and balking
That's what's got me out here walking and talking
Knocking on doors and windows
Wake up and run down election morning
And scribble in Stetson Kennedy
I ain't the world's best writer nor the world's best speller
But when I believe in something I'm the loudest yeller
If we fix it so's you can't make money on war
We'll all forget what we're killing folks for
We'll find us a peace job equal and free
Dump Smathers-Dupont in a salty sea
Well, this makes Stetson Kennedy the man for me
inviata da Dead End - 27/8/2012 - 14:39
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Parole di Woody Guthrie
Musica di Billy Bragg
Album: “Mermaid Avenue, Vol. II” di Billy Bragg e Jeff Tweedy dei Wilco, ora in “Mermaid Avenue – The Complete Sessions”, 2012, che include tutte e tre le parti del progetto.
Canzone per la campagna elettorale di Stetson Kennedy, grande amico di Guthrie, ricercatore del folklore musicale ed attivista per i diritti civili e dei lavoratori.
Nel corso degli anni 40 Stetson Kennedy fu un pioniere nello studio e nella raccolta della tradizione musicale folklorica degli stati del profondo sud, amico di Alan Lomax e di Woody Guthrie; le sue collezioni sono così importanti da essere incluse tra quelle custodite presso la biblioteca del Congresso.
Ma Stetson Kennedy non fu solo un uomo di cultura.
All’inizio degli anni 40 divenne responsabile editoriale in Georgia della CIO, federazione di diverse organizzazioni sindacali, e condusse inchieste su alcuni fondamentali aspetti dei sistemi tributari ed elettorali di alcuni Stati del sud che finivano con l’impedire o limitare pesantemente l’esercizio dei diritti democratici di buona parte della popolazione, afroamericana in modo particolare.
Sempre in quegli anni Stetson riuscì con grande coraggio ad infiltrarsi in alcune sezioni dei suprematisti del KKK e dei neonazisti noti come “Columbians” e ne rivelò codici e rituali, fornendo per la prima volta prove inconfutabili degli obiettivi terroristici e stragisti di quelle organizzazioni.
Per raggiungere un uditorio il più ampio possibile, i risultati di quelle inchieste finirono in radio e in uno dei più seguiti programmi radiofonici di allora, “Le avventure di Superman”: per ben 16 episodi il popolare supereroe combattè gli infidi terroristi del Ku Klux Klan, mettendoli alla berlina e provocando di fatto in breve tempo una forte diminuzione di nuove adesioni all’organizzazione razzista.
Si può ben dire che Stetson Kennedy sia stato allora l’uomo più odiato d’America e, considerate le minacce di morte che subì, fu davvero fortunato a sopravvivere.
Per nulla pago del clamore e della notorietà acquisiti, nel 1950 Stetson Kennedy si candidò come indipendente per un posto al Senato, sfidando l’infido democratico George Smathers, candidato del grande affare e dei suprematisti. Pur senza avere nessuna possibilità di successo, Stetson Kennedy ci diede dentro ed organizzò una campagna elettorale tutta radiofonica e tutta incentrata sulla voce e sulle canzoni dell’amico fraterno Woody Guthrie. Quelle trasmissioni però furono – guarda un po’ – proibite proprio nella natale Florida e il giorno delle elezioni, recatosi al proprio seggio per votare, Stetson Kennedy rischiò il linciaggio da parte di una “mob” inferocita e la polizia, anziché proteggerlo, lo trasse in arresto…
Nel 1952 Stetson Kennedy volle ripetersi, correndo come governatore della Florida e sempre con il fido Guthrie come colonna sonora: il Klan gli fece saltare in aria la casa, cosicchè egli si convinse a cambiare aria per un po’. Fu in Francia e grazie all’interessamento di Jean-Paul Sartre che Stetson Kennedy pubblicò finalmente “I Rode With The Ku Klux Klan”, più tardi reintitolato “The Klan Unmasked”, che gettava luce nei misteri di una delle più tenebrose e violente organizzazioni dell’estrema destra americana.
fonti: la solita en.wikipedia e quest'articolo a firma di Diane Roberts.