(da La parola stella - 2003)
Passeggiar su quelle strade con un brivido nel cuore
Con lo spirito più affranto a ricercar la verità
Passeggiar su quelle strade, vedere un popolo che muore
E tu che come un turista ti ritrovi proprio là
Passeggiar su quelle strade, solo angoscia e odor di nulla
Solo fili di parole che si perdon nel silenzio
Passeggiar su quelle strade e rivedere quella folla
A cui strapparono la speranza come un fiore dell’assenzio
Passeggiar su quelle strade, dove il vento non ritorna
Dove l’aria si fa pesante ed il fuoco brucia in eterno
Passeggiar su quelle strade ed aggrapparsi ad una corda
Con la quale risalire e fuggire dall’inferno
Ma come si fa a sperare pensando al futuro
Mi cadon le braccia se penso al futuro
Se passeggi su quelle strade ti chiedi il motivo
Ma nessuno te lo sa dire, nessuno in verità
A passeggiar su quelle strade ti senti in colpa ad esser vivo
E ti vergogni ad appartenere a ciò che chiamano “umanità”
Passeggiar su quelle strade con il filo della recinzione
Che ti fissa senza tregua come un unico orizzonte
Passeggiar su quelle strade con un’inutile disperazione
Di chi non riesce a ritornare dopo aver attraversato il ponte
A passeggiar su quelle strade senti gli spari senti la rabbia
Guardi il castello e la ferrovia e vedi i treni ritornare
Passeggiar su quelle strade con la tua anima chiusa in gabbia
Ma che urla al mondo un solo grido:“PER NON DIMENTICARE”
Con lo spirito più affranto a ricercar la verità
Passeggiar su quelle strade, vedere un popolo che muore
E tu che come un turista ti ritrovi proprio là
Passeggiar su quelle strade, solo angoscia e odor di nulla
Solo fili di parole che si perdon nel silenzio
Passeggiar su quelle strade e rivedere quella folla
A cui strapparono la speranza come un fiore dell’assenzio
Passeggiar su quelle strade, dove il vento non ritorna
Dove l’aria si fa pesante ed il fuoco brucia in eterno
Passeggiar su quelle strade ed aggrapparsi ad una corda
Con la quale risalire e fuggire dall’inferno
Ma come si fa a sperare pensando al futuro
Mi cadon le braccia se penso al futuro
Se passeggi su quelle strade ti chiedi il motivo
Ma nessuno te lo sa dire, nessuno in verità
A passeggiar su quelle strade ti senti in colpa ad esser vivo
E ti vergogni ad appartenere a ciò che chiamano “umanità”
Passeggiar su quelle strade con il filo della recinzione
Che ti fissa senza tregua come un unico orizzonte
Passeggiar su quelle strade con un’inutile disperazione
Di chi non riesce a ritornare dopo aver attraversato il ponte
A passeggiar su quelle strade senti gli spari senti la rabbia
Guardi il castello e la ferrovia e vedi i treni ritornare
Passeggiar su quelle strade con la tua anima chiusa in gabbia
Ma che urla al mondo un solo grido:“PER NON DIMENTICARE”
inviata da DoNQuijote82 - 28/6/2012 - 09:22
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