Da Sacco e Vanzetti 2009
Indo:
Enfatizzo il gap, "big up" a 'sta line up
M'intrippo di brutto con l'inghippo del rap
Il mio universo in un verso
Inverso al tuo, il problema mio è che penso diverso
Sfondo nero, luce al neon
Sono bipolare, oscillo tra Nicola e Bartolomeo
Senza leggi, né dogmi, né religioni
Ho i miei capoccioni al bar senza illusioni
Zio di mio ci metto questo, onesto
Un testo non cambierà il contesto del resto
Dissesto la testa della gente alle jam
Terrorizzo l'occidente come l'urlo di Chen
(bang) non faccio sì con la testa
ma se mi arresta per favore chiuda la finestra
Pinelli non s'è mai gettato
è risaputo, sputo sullo stato e la sua Gestapo.
Chef Ragoo:
Individuo il fulcro di ciò in cui io credo dentro l'individuo.
Provo fastidio se mi chiami cittadino
Io che brucio uffici e chiese e affido pacchi ad un postino
Perché odio questo stato carceriere ed assassino,
So' fratello di Baleno e di Soledad
In colonna co' Durruti e so' nipote di Libertad
Ravachol fottuto dall'alcool
Si piazza un ordigno in casa tentato dall'autogol.
Col cazzo che mi adeguo, io vi seguo a distanza
Aspetto che sia il momento eludendo la sorveglianza
Sento piombo e cemento fusi in panza
Come fossi sul punto di una gravidanza
Io non digerisco la vostra arroganza.
Con Kento per Sacco e Vanzetti sul disco
Tu cosa t'aspetti che io faccia cristo?
Credi che starò in silenzio mentre dentro marcisco?
Kento:
È la forza della musica che è rivoluzionaria
È sempre la stessa fiaccola che illuminava l'aria
Vive in certi testi, in certi versi
Si fa largo nella storia coi proiettili di Bresci.
Non è paura né fortuna
Resta sempre pura perché brucia ma non si consuma.
Storie, scontri e manganelli
È un volo e poi l'impatto sull'asfalto di Pino Pinelli
E tutto il sangue già versato,
ora si spande come un cancro nel ventre dello stato.
È lo sbirro che mi ferma, chiede che cazzo faccio
Poi mostra il tatuaggio del fascio sul braccio.
La rivoluzione è come il vento, tu non puoi fermarla
Perciò sorrido quando questa gente parla.
E aspetterò domani per avere nostalgia
Signora libertà, signorina anarchia.
Easy One:
Ho fatto un volo senza ali mentre stringo tra le mani
Un destino che fugge tra i sentieri del domani
Ho certezze come Cami, frutti freschi sui rami
Sto ad Alcatraz ma corro in cielo come Pantani
La mia gente non si è mai arresa, sa che la fede non sta in chiesa
Cristo muore sulle strade del progresso con indosso una kefiah
Intanto la vita scorre senza essere compresa, è una contesa
Ma non lotto per la gloria mentre un altro Mussolini invade un'altra Etiopia
So che la tua storia non è scritta sulla Prava,
Violenza chiama sangue tra i cunicoli di Baghdad.
Non c'è alba visto che il sole è sfatto,
salgo sul tram del desiderio con Marlon Brando
Nel fango coltiverò passione,
perché i sogni di un ragazzo non muoiano a San Vittore
Levante:
non giochi con me stanotte mani corrotte non baratto oltre
chiudo le porte e calco la penna più forte
più volte ho avuto gli occhi giusti per dire che vedo
più volte li ho bagnati urlando che non fosse vero
ed ora ho fra le mani la città verità e il dolore che comporterà
lo sfregio della realtà
in questo tetris coi palazzi voi non siete pronti ho risvolti
che fanno toccare i bordi confronti con volti che non capisco
ricordi giocavamo in fabbriche del pessimismo e mo voglio monaci
nudi per strada e l'arte della disinformazione sotto la lama
la scelta della libertà totale e voglio il male ma che si vesta
come tale
la dilatazione del tempo in un tempo su misura il confronto fra
saggezza e cultura
la comunione vera della conoscenza l'amore il sesso l'odio l'appartenenza e
noi siamo gocce nella città e la pioggia ci confonde e il sole ci addormenterà
io resto qua e scrivo testi come risse levante solo un altro luther blisset
Enfatizzo il gap, "big up" a 'sta line up
M'intrippo di brutto con l'inghippo del rap
Il mio universo in un verso
Inverso al tuo, il problema mio è che penso diverso
Sfondo nero, luce al neon
Sono bipolare, oscillo tra Nicola e Bartolomeo
Senza leggi, né dogmi, né religioni
Ho i miei capoccioni al bar senza illusioni
Zio di mio ci metto questo, onesto
Un testo non cambierà il contesto del resto
Dissesto la testa della gente alle jam
Terrorizzo l'occidente come l'urlo di Chen
(bang) non faccio sì con la testa
ma se mi arresta per favore chiuda la finestra
Pinelli non s'è mai gettato
è risaputo, sputo sullo stato e la sua Gestapo.
Chef Ragoo:
Individuo il fulcro di ciò in cui io credo dentro l'individuo.
Provo fastidio se mi chiami cittadino
Io che brucio uffici e chiese e affido pacchi ad un postino
Perché odio questo stato carceriere ed assassino,
So' fratello di Baleno e di Soledad
In colonna co' Durruti e so' nipote di Libertad
Ravachol fottuto dall'alcool
Si piazza un ordigno in casa tentato dall'autogol.
Col cazzo che mi adeguo, io vi seguo a distanza
Aspetto che sia il momento eludendo la sorveglianza
Sento piombo e cemento fusi in panza
Come fossi sul punto di una gravidanza
Io non digerisco la vostra arroganza.
Con Kento per Sacco e Vanzetti sul disco
Tu cosa t'aspetti che io faccia cristo?
Credi che starò in silenzio mentre dentro marcisco?
Kento:
È la forza della musica che è rivoluzionaria
È sempre la stessa fiaccola che illuminava l'aria
Vive in certi testi, in certi versi
Si fa largo nella storia coi proiettili di Bresci.
Non è paura né fortuna
Resta sempre pura perché brucia ma non si consuma.
Storie, scontri e manganelli
È un volo e poi l'impatto sull'asfalto di Pino Pinelli
E tutto il sangue già versato,
ora si spande come un cancro nel ventre dello stato.
È lo sbirro che mi ferma, chiede che cazzo faccio
Poi mostra il tatuaggio del fascio sul braccio.
La rivoluzione è come il vento, tu non puoi fermarla
Perciò sorrido quando questa gente parla.
E aspetterò domani per avere nostalgia
Signora libertà, signorina anarchia.
Easy One:
Ho fatto un volo senza ali mentre stringo tra le mani
Un destino che fugge tra i sentieri del domani
Ho certezze come Cami, frutti freschi sui rami
Sto ad Alcatraz ma corro in cielo come Pantani
La mia gente non si è mai arresa, sa che la fede non sta in chiesa
Cristo muore sulle strade del progresso con indosso una kefiah
Intanto la vita scorre senza essere compresa, è una contesa
Ma non lotto per la gloria mentre un altro Mussolini invade un'altra Etiopia
So che la tua storia non è scritta sulla Prava,
Violenza chiama sangue tra i cunicoli di Baghdad.
Non c'è alba visto che il sole è sfatto,
salgo sul tram del desiderio con Marlon Brando
Nel fango coltiverò passione,
perché i sogni di un ragazzo non muoiano a San Vittore
Levante:
non giochi con me stanotte mani corrotte non baratto oltre
chiudo le porte e calco la penna più forte
più volte ho avuto gli occhi giusti per dire che vedo
più volte li ho bagnati urlando che non fosse vero
ed ora ho fra le mani la città verità e il dolore che comporterà
lo sfregio della realtà
in questo tetris coi palazzi voi non siete pronti ho risvolti
che fanno toccare i bordi confronti con volti che non capisco
ricordi giocavamo in fabbriche del pessimismo e mo voglio monaci
nudi per strada e l'arte della disinformazione sotto la lama
la scelta della libertà totale e voglio il male ma che si vesta
come tale
la dilatazione del tempo in un tempo su misura il confronto fra
saggezza e cultura
la comunione vera della conoscenza l'amore il sesso l'odio l'appartenenza e
noi siamo gocce nella città e la pioggia ci confonde e il sole ci addormenterà
io resto qua e scrivo testi come risse levante solo un altro luther blisset
inviata da DoNQuijote82 - 17/5/2012 - 10:14
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