La storia ci insegna che la rivolta di un popolo
arriva quando non ha più niente da prendere
Scenari disumani è la terra,
violazione di ogni diritto, di ogni coscienza
Battaglione Alleato
Cadono uomini dal cielo come fulmini
Cadono soldati sul campo di battaglia
Non cadono le maschere fetenti dei potenti
che non vedremo mai
E cadranno, resteranno sempre in piedi
II vero guadagno di ogni guerra è la ricostruzione
Liberazione, utopia
Trema la terra, tremanu li mani
Trema la terra su tempi i guerra
Trema la terra, tremanu li mani
La gente è stanca di viver come cani
La storia ci insegnerà che la risata di un popolo
arriva quando non ha più niente da perdere
Scenari quotidiani come guerra,
violazione di ogni diritto, di ogni coscienza
Battaglione Alleato
Anime indignate condannate a povertà
Anime incazzate e ridotte in schiavitù
Anime che pagano e che cercano giustizia
da chi non ricorda più
E si ripete questa sete di vendetta
La vera sconfitta è non ammettere la colpa
Rivoluzione, utopia
Trema la terra, tremanu li mani
Trema la terra su tempi i guerra
Trema la terra, tremanu li mani
La gente è stanca di viver come cani
arriva quando non ha più niente da prendere
Scenari disumani è la terra,
violazione di ogni diritto, di ogni coscienza
Battaglione Alleato
Cadono uomini dal cielo come fulmini
Cadono soldati sul campo di battaglia
Non cadono le maschere fetenti dei potenti
che non vedremo mai
E cadranno, resteranno sempre in piedi
II vero guadagno di ogni guerra è la ricostruzione
Liberazione, utopia
Trema la terra, tremanu li mani
Trema la terra su tempi i guerra
Trema la terra, tremanu li mani
La gente è stanca di viver come cani
La storia ci insegnerà che la risata di un popolo
arriva quando non ha più niente da perdere
Scenari quotidiani come guerra,
violazione di ogni diritto, di ogni coscienza
Battaglione Alleato
Anime indignate condannate a povertà
Anime incazzate e ridotte in schiavitù
Anime che pagano e che cercano giustizia
da chi non ricorda più
E si ripete questa sete di vendetta
La vera sconfitta è non ammettere la colpa
Rivoluzione, utopia
Trema la terra, tremanu li mani
Trema la terra su tempi i guerra
Trema la terra, tremanu li mani
La gente è stanca di viver come cani
inviata da DonQuijote82 - 28/3/2012 - 09:32
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Fabrizio Cariati: voce e sinth; Marco Ambrosi: chitarra e battente; Giuseppe Licciardi: basso; Roberto Virardi: fisarmonica e programmazioni; Roberto Simina: tamburello e percussioni; Stefano Stalteri: batteria; Lorenzo Ori: programmazioni.
Testo: Fabrizio Cariati. Musica: Marco Ambrosi, Fabrizio Cariati, Giuseppe Licciardi
Produzione artistica: Lorenzo Ori e Nuju
Registrato e mixato da Lorenzo Ori @ Loz Studio Bologna, dicembre 2011/ gennaio 2012
Edizioni musicali: Emmekappa (www.mkrecords.it)
Booking & management: True Booking
booking@truebookin.org - www.nuju.it
tratto dal libro "II bracciale di sterline . Cento bastardi senza gloria. Una storia di guerra e di passioni" di Matteo Incerti e Valentina Ruozi
CD1
1. Introduzione (Modena City Ramblers e Bruno Cappagli)
2. Avevamo vent'anni (Canto del volontario della libertà) (Modena City Ramblers)
3. Al Pivarol C'al Vin Dal Ciel (The Brave Scottish Piper) (Modena City Ramblers)
4. C'era (Rossopiceno)
5. Bastardi e pezzenti (Nuju)
6. This Time (Lion D)
7. Molto stanco (Luca Serio & the Yonders)
8. Modena (Dudu & i semi del male)
9. Ofelia Neri staffetta partigiana (Logici Zen)
10.Libertà e Foresta (Elizabeth)
11.Non era un animale (Luca Giovanardi)
12.Gino (Mutina Golem)
13.Notturno prima della battaglia (Leo Sgavetti)
CD2
1. Partigiano Hans (Popinga)
2. Tombola (Jason McNiff)
3. 27 marzo (set) (Ned Ludd)
4. Gordon, Glauco (Modena City Ramblers)
5. 22 ore (Ned Ludd)
6. L'amore altrove (Massimo Ice Ghiacci)
7. Gufo nero (Modena City Ramblers)
8. Noris, Imelde (Morandi, Ghiacci, Pinna)
9. Cinque tedeschi ad Albinea (Bertolini, Ghiacci)
10.La libertà è disobbedienza (Elizabeth e Modena City Ramblers)
11.Nozze partigiane (Fryda)
12.Testamento partigiano (Milo Brugnara)
13.Avevamo vent'anni (Canto del volontario della libertà) (al fuoco di bivacco)
Gli attuali trentenni sono probabilmente la generazione più sfigata dal dopoguerra ad oggi. Precari se non disoccupati, spesso sfruttati, di fatto privati del diritto a sognare e a scegliere in modo veramente libero delle proprie esistenze. Provocatoriamente, possiamo per certi versi considerarli anche più sventurati della generazione che ha vissuto la guerra. Almeno loro poterono scegliere da che parte stare.