Ontem apenas
fomos a voz sufocada
dum povo a dizer não quero;
fomos os bobos-do-rei
mastigando desespero.
Ontem apenas
fomos o povo a chorar
na sarjeta dos que, à força,
ultrajaram e venderam
esta terra, hoje nossa.
Uma gaivota voava, voava,
assas de vento,
coração de mar.
Como ela, somos livres,
somos livres de voar.
Uma papoila crescia, crescia,
grito vermelho
num campo cualquer.
Como ela somos livres,
somos livres de crescer.
Uma criança dizia, dizia
"quando for grande
não vou combater".
Como ela, somos livres,
somos livres de dizer.
Somos um povo que cerra fileiras,
parte à conquista
do pão e da paz.
Somos livres, somos livres,
não voltaremos atrás.
fomos a voz sufocada
dum povo a dizer não quero;
fomos os bobos-do-rei
mastigando desespero.
Ontem apenas
fomos o povo a chorar
na sarjeta dos que, à força,
ultrajaram e venderam
esta terra, hoje nossa.
Uma gaivota voava, voava,
assas de vento,
coração de mar.
Como ela, somos livres,
somos livres de voar.
Uma papoila crescia, crescia,
grito vermelho
num campo cualquer.
Como ela somos livres,
somos livres de crescer.
Uma criança dizia, dizia
"quando for grande
não vou combater".
Como ela, somos livres,
somos livres de dizer.
Somos um povo que cerra fileiras,
parte à conquista
do pão e da paz.
Somos livres, somos livres,
não voltaremos atrás.
inviata da Alessandro - 23/5/2006 - 22:56
Lingua: Italiano
Versione italiana tratta da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale.
SIAMO LIBERI
Soltanto ieri
Eravamo la voce soffocata
Di un popolo che diceva no
Eravamo i buffoni di corte
Masticando disperazione
Soltanto ieri
Eravamo un popolo che piangeva
Ai piedi di chi con la forza
Oltraggiava e vendeva
Questa terra oggi nostra
Questa terra oggi nostra....
Un gabbiano volava volava
Ali di vento cuore di mare
Come lui
Siamo liberi
Siamo liberi
Di volare
Un papavero cresceva cresceva
Grido vermiglio in mezzo ad un campo
Come lui
Siamo liberi
Siamo liberi
Di crescere
Un bambino diceva diceva
Quando sarò grande non combatterò
Come lui
Siamo liberi
Siamo liberi
Di dire
Siamo un popolo che serra le fila
Parte alla conquista del pane e della pace
Siamo liberi
Siamo liberi
Non torneremo
Indietro.
Soltanto ieri
Eravamo la voce soffocata
Di un popolo che diceva no
Eravamo i buffoni di corte
Masticando disperazione
Soltanto ieri
Eravamo un popolo che piangeva
Ai piedi di chi con la forza
Oltraggiava e vendeva
Questa terra oggi nostra
Questa terra oggi nostra....
Un gabbiano volava volava
Ali di vento cuore di mare
Come lui
Siamo liberi
Siamo liberi
Di volare
Un papavero cresceva cresceva
Grido vermiglio in mezzo ad un campo
Come lui
Siamo liberi
Siamo liberi
Di crescere
Un bambino diceva diceva
Quando sarò grande non combatterò
Come lui
Siamo liberi
Siamo liberi
Di dire
Siamo un popolo che serra le fila
Parte alla conquista del pane e della pace
Siamo liberi
Siamo liberi
Non torneremo
Indietro.
inviata da Riccardo Venturi - 16/8/2006 - 14:52
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I militari, stanchi di combattere assurde guerre per mantenere i possedimenti coloniali in Africa, con un colpo di stato incruento depongono il dittatore Marcelo Caetano, continuatore del regime instaurato nel 1926 da Antonio Salazar. Il governo militare provvisorio concede l'indipendenza ad Angola, Mozambico e Guinea Bissau e nel 1976 si tengono libere elezioni.
La canzone di Ermelinda Duarte è uno degli inni della "Rivoluzione dei Garofani" intrapresa dai "Capitani di Aprile"