One night as I lay on my pillow
Moon shining bright as the dawn
I saw a man come-a-walkin'
He had a long chain on
I heard his chain a clankin'
It made a mournful sound
Welded around his body
Dragging along on the ground
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He came up to my window
He looked at me and he said
"I am so tired and hungry
Give me a bite of your bread"
He did not look like a robber
He didn't look like a thief
His face was all covered in sadness
He had a voice full of sorrow and grief
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
I went into my kitchen
Got him a bowl full of meat
A drink and a pan of cold biscuits
That's all I had for him to eat
And though he was tired and hungry
A bright light came over his face
He bowed his head on his bosom
He made a beautiful grace
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
(Long chain, long chain, long chain)
(He had a long chain on)
(Long chain, long chain, long chain)
(He had a long chain on)
I fetched my chisel and hammer
Offered to set him free
He shook his head and said sadly
“Guess we had best let it be”
When he had finished his supper
He thanked me again and again
And though it's been years since I saw him
I still hear the rattle of his chain
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
Moon shining bright as the dawn
I saw a man come-a-walkin'
He had a long chain on
I heard his chain a clankin'
It made a mournful sound
Welded around his body
Dragging along on the ground
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He came up to my window
He looked at me and he said
"I am so tired and hungry
Give me a bite of your bread"
He did not look like a robber
He didn't look like a thief
His face was all covered in sadness
He had a voice full of sorrow and grief
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
I went into my kitchen
Got him a bowl full of meat
A drink and a pan of cold biscuits
That's all I had for him to eat
And though he was tired and hungry
A bright light came over his face
He bowed his head on his bosom
He made a beautiful grace
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
(Long chain, long chain, long chain)
(He had a long chain on)
(Long chain, long chain, long chain)
(He had a long chain on)
I fetched my chisel and hammer
Offered to set him free
He shook his head and said sadly
“Guess we had best let it be”
When he had finished his supper
He thanked me again and again
And though it's been years since I saw him
I still hear the rattle of his chain
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
He had a long chain on
inviata da Bartleby - 18/1/2012 - 10:29
Lingua: Italiano
Tentativo di traduzione italiana di Bartleby.
EGLI TRASCINAVA UNA LUNGA CATENA
Una notte mentre stavo prendendo sonno
e la luna splendeva luminosa come l'alba
vidi venire un uomo
che trascinava una lunga catena.
Sentii il clangore della sua catena
faceva un rumore lugubre
chiusa intorno al suo corpo
e trascinata a terra.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Quell’uomo venne alla mia finestra
mi guardò e disse
“Sono così stanco ed affamato
Dammi un po’ del tuo pane”.
Non sembrava un rapinatore
non aveva l’aspetto di un ladro
il suo viso era un maschera di tristezza
e la sua voce colma di pena e di dolore.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Lo feci entrare in cucina
gli diedi un piatto pieno di cibo
qualcosa da bere e delle gallette
questo è quanto gli diedi da mangiare.
E benchè fosse stanco ed affamato
una luce vivida gli comparve sul viso
ed egli chinò il capo
e mormorò una preghiera di ringraziamento.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Presi uno scalpello ed un martello
e mi offrii di liberarlo
ma egli scosse la testa e tristemente disse
“Facciamo meglio a lasciar stare”.
Poi finì il suo pasto
Mi ringraziò ancora e ancora
Per quanto siano passati anni da quando lo incontrai
ancora sento il rumore della sua catena.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena…
Una notte mentre stavo prendendo sonno
e la luna splendeva luminosa come l'alba
vidi venire un uomo
che trascinava una lunga catena.
Sentii il clangore della sua catena
faceva un rumore lugubre
chiusa intorno al suo corpo
e trascinata a terra.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Quell’uomo venne alla mia finestra
mi guardò e disse
“Sono così stanco ed affamato
Dammi un po’ del tuo pane”.
Non sembrava un rapinatore
non aveva l’aspetto di un ladro
il suo viso era un maschera di tristezza
e la sua voce colma di pena e di dolore.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Lo feci entrare in cucina
gli diedi un piatto pieno di cibo
qualcosa da bere e delle gallette
questo è quanto gli diedi da mangiare.
E benchè fosse stanco ed affamato
una luce vivida gli comparve sul viso
ed egli chinò il capo
e mormorò una preghiera di ringraziamento.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Presi uno scalpello ed un martello
e mi offrii di liberarlo
ma egli scosse la testa e tristemente disse
“Facciamo meglio a lasciar stare”.
Poi finì il suo pasto
Mi ringraziò ancora e ancora
Per quanto siano passati anni da quando lo incontrai
ancora sento il rumore della sua catena.
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena
Egli trascinava una lunga catena…
inviata da Bartleby - 8/2/2012 - 13:04
×
Album “The Westward Movement”
Ripresa da Peter, Paul & Mary nel loro album del 1963 intitolato “In The Wind”
Un testo che può essere interpretato come una sorta di parabola evangelica ed anche antiautoritaria, quella di un uomo che, senza fare domande, accoglie e sfama un fuggiasco, un evaso, un braccato, uno schiavo in fuga, un povero Cristo, Cristo stesso, un po’ come Il pescatore di De André, ma che, leggendo una nota dello stesso autore (riportata su Mudcat Café) potrebbe anche raccontare una piccola storia vera di piccoli uomini che ebbero il coraggio di opporsi alla guerra. Infatti Jimmy Driftwood racconta di una storia risalente alla Guerra Civile secondo cui, dalle parti dove lui nacque, nella contea di Stone in Arkansas, molti uomini si rifiutarono di combattere sia contro le giacche blu dell’Unione sia contro i loro amici sudisti. Per questo i confederati – i loro amici – li arrestarono e li trascinarono via in catene per imprigionarli. Uno di questi “renitenti”, nonostante fosse quasi impossibilitato a muoversi da una grossa catena con relativa palla di ferro fissata alla caviglia, riuscì comunque e miracolosamente a fuggire e non fu più rintracciato…