(2011)
Un altro giorno è sorto, stessa merda stesso posto
quest'anno in Medio Oriente le mie vacanze d' Agosto
Ormai son 7 anni che la guerra non trova fine
che venimmo in questa terra, assaltandone il confine
oggi sono di ronda caldo torrido d'estate
c'è un silenzio di tomba, tra le strade dissestate
delle case e dei palazzi, resta polvere e cemento
tra gli anziani e tra i ragazzi, paura di un bombardamento
Devo avere in ogni istante il coraggio di un suicida
prevedere le circostanze, caricando una carabina
talvolta sento grida, per la gente sono il terrore
io mi sento omicida, e premieranno il mio valore
Il vento sporca gli occhi con polveri diverse
ma nulla offuscherà le scene che vi sono impresse
ho visto compagni morire, per mano degli orientali
gli ultimi a sparire, sono stati due italiani
Ancora pochi giorni, ancora un altro po'
questi saranno ricordi che mai scorderò
e quelle cicatrici che deturpano la pelle
saranno solo cornici alle immagini che ho nella mente
rischiare e sfiorare la morte a un palmo di mani
aspettare e sperare che sarà forse meglio il domani
adesso passo e chiudo è ora di dormire
quando l'alba si mostrerà, bisognerà ripartire
oggi è diciassette, sono in piedi prima dell'alba
dopo questa notte insonne,senza sogni, senza calma
e ditemi come fate a dormire nei vostri letti
nemmeno immaginate cosa ogni giorno ci aspetti
Oggi stessa missione, sorvegliare le strade
con gli occhi di un osservatore, guardo tutto ciò che accade
due bambini si rincorrono imbracciando dei fucili
sanno del rischio che corrono, non gl'importa di essere vivi
Alla famiglia, a mille miglia porto il mio triste pensiero
ad una figlia che considera suo padre uno straniero
troppi anni, troppi danni, troppo sporca la coscienza
sono un omicida, e un padre con troppi giorni d'assenza
devo prestare attenzione a ogni sospetto attentatore
che professa religione, infondendo in noi il terrore
un kamikaze, un' autobomba, o un esplosivo improvvisato
se un'esplosione rimbomba, qualcuno ci ha lasciato
Ancora un altro giorno, ancora un altro po'
tutto questo sarà un ricordo che mai scorderò
e quelle cicatrici che deturpano la pelle
saranno solo cornici alle immagini che ho nella mente
Col fucile tra le braccia disinnesco la sicura
che l'esitazione taccia, di fronte alla paura
O nemico, o civile il fucile uccide, non può separare
un amico da chi vive per uccidersi e ammazzare
Oggi è il 18 mattina, la vigilia del grande giorno
adesso è molto vicina, la gioia del ritorno
Penso a me alla buona sorte, che in tanti non hanno avuto
chi non temendo la morte, in battaglia è caduto
ed io ho le mani sporche del sangue del mio nemico
300 persone morte, per ogni soldato ferito
e non c'è giustificazione per quello che ho fatto
dirò a dio la mia versione: ho rispettato un contratto
e ho onorato una nazione, mettendo un' altra in ginocchio
coi compagni di plotone, portati via da uno scoppio
salutato la bandiera sulle bare a stelle e strisce
infranto la barriera che separa chi pensa da chi obbedisce
ignoro l'esistenza di chi possa perdonarmi
perché ho portato la violenza, ottenendo pace con la armi
domani si torna in USA, ma mi tengo stretto il fucile
la guerra si è conclusa, ma avrei preferito morire
quest'anno in Medio Oriente le mie vacanze d' Agosto
Ormai son 7 anni che la guerra non trova fine
che venimmo in questa terra, assaltandone il confine
oggi sono di ronda caldo torrido d'estate
c'è un silenzio di tomba, tra le strade dissestate
delle case e dei palazzi, resta polvere e cemento
tra gli anziani e tra i ragazzi, paura di un bombardamento
Devo avere in ogni istante il coraggio di un suicida
prevedere le circostanze, caricando una carabina
talvolta sento grida, per la gente sono il terrore
io mi sento omicida, e premieranno il mio valore
Il vento sporca gli occhi con polveri diverse
ma nulla offuscherà le scene che vi sono impresse
ho visto compagni morire, per mano degli orientali
gli ultimi a sparire, sono stati due italiani
Ancora pochi giorni, ancora un altro po'
questi saranno ricordi che mai scorderò
e quelle cicatrici che deturpano la pelle
saranno solo cornici alle immagini che ho nella mente
rischiare e sfiorare la morte a un palmo di mani
aspettare e sperare che sarà forse meglio il domani
adesso passo e chiudo è ora di dormire
quando l'alba si mostrerà, bisognerà ripartire
oggi è diciassette, sono in piedi prima dell'alba
dopo questa notte insonne,senza sogni, senza calma
e ditemi come fate a dormire nei vostri letti
nemmeno immaginate cosa ogni giorno ci aspetti
Oggi stessa missione, sorvegliare le strade
con gli occhi di un osservatore, guardo tutto ciò che accade
due bambini si rincorrono imbracciando dei fucili
sanno del rischio che corrono, non gl'importa di essere vivi
Alla famiglia, a mille miglia porto il mio triste pensiero
ad una figlia che considera suo padre uno straniero
troppi anni, troppi danni, troppo sporca la coscienza
sono un omicida, e un padre con troppi giorni d'assenza
devo prestare attenzione a ogni sospetto attentatore
che professa religione, infondendo in noi il terrore
un kamikaze, un' autobomba, o un esplosivo improvvisato
se un'esplosione rimbomba, qualcuno ci ha lasciato
Ancora un altro giorno, ancora un altro po'
tutto questo sarà un ricordo che mai scorderò
e quelle cicatrici che deturpano la pelle
saranno solo cornici alle immagini che ho nella mente
Col fucile tra le braccia disinnesco la sicura
che l'esitazione taccia, di fronte alla paura
O nemico, o civile il fucile uccide, non può separare
un amico da chi vive per uccidersi e ammazzare
Oggi è il 18 mattina, la vigilia del grande giorno
adesso è molto vicina, la gioia del ritorno
Penso a me alla buona sorte, che in tanti non hanno avuto
chi non temendo la morte, in battaglia è caduto
ed io ho le mani sporche del sangue del mio nemico
300 persone morte, per ogni soldato ferito
e non c'è giustificazione per quello che ho fatto
dirò a dio la mia versione: ho rispettato un contratto
e ho onorato una nazione, mettendo un' altra in ginocchio
coi compagni di plotone, portati via da uno scoppio
salutato la bandiera sulle bare a stelle e strisce
infranto la barriera che separa chi pensa da chi obbedisce
ignoro l'esistenza di chi possa perdonarmi
perché ho portato la violenza, ottenendo pace con la armi
domani si torna in USA, ma mi tengo stretto il fucile
la guerra si è conclusa, ma avrei preferito morire
inviata da DonQuijote82 - 21/12/2011 - 13:23
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