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Four Women

Nina Simone
Lingua: Inglese


Nina Simone

Lista delle versioni e commenti


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Da "Wild Is The Wind", del 1967.
Four Women

Nina Simone
Quattro donne di colore. Sarah, con la schiena piegata - ma non spezzata - dalle angherie; Siffronia, figlia della violenza dell'uomo bianco; Sweet Thing, il nome d'arte di una prostituta; e Peaches, cosciente e combattente, che non è più disposta a subire... Una canzone che a Nina Simone costò molte critiche anche dall'interno della comunità nera, perché disvelava anche le contraddizioni del sessismo e della doppia discriminazione patita, in quanto donne e in quanto afroamericane:
vedi The Revolutionary Heart of Nina Simone

Vedi anche Wikipedia

I wrote a song, 'Four Women', which we into these feelings a little.
The women in the song are black, but their skin tones range from light to dark and their ideas of beauty and their own importance are deeply influenced by that. All the song did was to tell what entered the minds of most black women in America when they thought about themselves: their complexions, their hair - straight, kinky, natural, which? - and what other women thought of them.
Black women didn't know what the hell they wanted because they were defined by things they didn't control, and until they bad the confidence to define themselves they'd be stuck in the same mess forever tat was the point the song made.
When 'Four Women' was released in 1966 some black radio stations banned DJs from playing it because they said it 'insulted' black women. It didn't, and banning it was a stupid thing to do, but I wasn't surprised. The song told a truth that many people in the USA - especially black men - simply weren't ready to acknowlege at that.

Nina Simone
My skin is black
My arms are long
My hair is wooly
My back is strong
Strong enough to take the pain
It’s been inflicted again and again
What do they call me
My name is aunt Sarah
My name is aunt Sarah

My skin is yellow
My hair is long
Between two worlds
I do belong
My father was rich and white
He forced my mother late one night
What do they call me
My name is Siffronia
My name is Siffronia

My skin is tan
My hair’s alright, it’s fine
My hips invite you
And my lips are like wine
Whose little girl am i?
Well yours if you have some money to buy
What do they call me
My name is Sweet Thing
My name is Sweet Thing

My skin is brown
And my manner is tough
I’ll kill the first mother I see
Cos my life has been too rough
I’m awfully bitter these days
Because my parents were slaves
What do they call me
My
Name
Is
Peaches

inviata da Alessandro - 4/5/2006 - 17:10



Lingua: Italiano

Versione italiana di Kiocciolina
QUATTRO DONNE

La mia pelle è nera
Le mie braccia sono lunghe
I miei capelli sono lanosi
Le mie spalle sono forti
Forti abbastanza da sopportare il dolore
È stato inflitto ancora ed ancora
Come mi chiamano
Il mio nome è zia Sarah
Il mio nome è zia Sarah

La mia pelle è olivastra [1]
I miei capelli sono lunghi
Tra due mondi
Appartengo
Mio padre era ricco e bianco
Violentò mia madre a tarda notte
Come mi chiamano
Il mio nome è Siffronia
Il mio nome è Siffronia

La mia pelle è marrone chiaro
I miei capelli vanno bene, ok
Le mie anche vi invitano
E le mie labbra sono come il vino
La ragazzina di chi sono?
Beh, vostra, se avete dei soldi per comprarmi
Come mi chiamano
Il mio nome è Dolcezza
Il mio nome è Dolcezza

La mia pelle è marrone
Ed i miei metodi sono duri
Ucciderò la prima madre che vedrò
Perché la mia vita è stata troppo brutta
Sono terribilmente amareggiata in questi giorni
Perché i miei genitori erano schiavi
Come mi chiamano
Il mio
Nome
È
Peaches
[1] yellow, o high yellow, indica in slang il colore della pelle delle persone meticce di ascendenza principalmente europea (bianca) ma che venivano considerate nere in base alla One Drop Rule, secondo cui una sola goccia di sangue africano bastava a classificare un individuo come nero con tutte le conseguenze dal punto di vista dei diritti civili.

inviata da Kiocciolina - 27/3/2008 - 16:28


Abbiamo inserito il video sul nostro space...
Con annesso commento si spiegazione!
Grazie
(anna)

O brave! Il vostro space di chi? (Lorenzo)

27/11/2008 - 17:34


Four women in Montreux

NinaMontreux


Ieri sera al Montreux jazz festival quattro donne (Lizz Wright, Angélique Kidjo, Simone, la figlia di Nina Simone, e Dianne Reeves) hanno chiuso con questa canzone, cantando una strofa ciascuna, un bellissimo omaggio all'indimenticabile Nina Simone. Da brividi.

Lorenzo - 12/7/2009 - 12:35




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