Album: "Cattivi Guagliuni" (2011)
Non siamo noi che per la strada andiamo in giro sempre in gruppo ed armati
guagliù
non siamo noi che ci proteggono la polizia e i servizi segreti
e a vvuje?
non siamo noi che promuoviamo l’odio e poi vendiamo falsi rimedi
no nuje
noi siamo qui che resistiamo
noi non abbocchiamo e non vogliamo gli indecisi tra i piedi
nun è quistione e vattere ma ‘e se sapé difendere
tanto nun c’o accattamm nun ce pruvate a vennere
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS STAILA’
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS
Singolare associazione fascismo e libertà
se tu associ queste cose fratellì t’ja fa curà
il fascismo non è libertà il fascismo è una minaccia
e si uno ce minaccia fratellì nuje o damm ‘nfaccia
liberi di comandare di fare e disfare
liberi di violentare uccidere e rubare
liberi di snaturare uomini e culture
liberi di abbaiare al comando del padrone
liberi di grugnire di farsi calpestare
queste le libertà del vostro bel regime
chi dice no al regime delle vostre libertà
chi dice non al regime grida in coro antifa
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS STAILA’
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS
Siamo i gay le lesbiche siamo i nordafricani
siamo ebrei musulmani siamo vestiti strani
ispanici e romeni siamo rom siamo slavi
simm napulitan e faticamm a Milano
mariuoli comunisti tossici e disoccupati
al di là se abbiamo scelto o se ci siamo nati
siamo tutti diversi e se vede
siamo diversi e facimmo overo
siamo tutti diversi e simm tutt quante eguale
simm tutte e culure e vvuje sit o scuro
state sbagliando tutto se volete intimidire
ci state facendo soltanto incazzare
nun è quistione e vattere ma e se sapé difendere
tanto nun c’o accattamm nun ce pruvate a vennere
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS STAILA’
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS
guagliù
non siamo noi che ci proteggono la polizia e i servizi segreti
e a vvuje?
non siamo noi che promuoviamo l’odio e poi vendiamo falsi rimedi
no nuje
noi siamo qui che resistiamo
noi non abbocchiamo e non vogliamo gli indecisi tra i piedi
nun è quistione e vattere ma ‘e se sapé difendere
tanto nun c’o accattamm nun ce pruvate a vennere
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS STAILA’
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS
Singolare associazione fascismo e libertà
se tu associ queste cose fratellì t’ja fa curà
il fascismo non è libertà il fascismo è una minaccia
e si uno ce minaccia fratellì nuje o damm ‘nfaccia
liberi di comandare di fare e disfare
liberi di violentare uccidere e rubare
liberi di snaturare uomini e culture
liberi di abbaiare al comando del padrone
liberi di grugnire di farsi calpestare
queste le libertà del vostro bel regime
chi dice no al regime delle vostre libertà
chi dice non al regime grida in coro antifa
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS STAILA’
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS
Siamo i gay le lesbiche siamo i nordafricani
siamo ebrei musulmani siamo vestiti strani
ispanici e romeni siamo rom siamo slavi
simm napulitan e faticamm a Milano
mariuoli comunisti tossici e disoccupati
al di là se abbiamo scelto o se ci siamo nati
siamo tutti diversi e se vede
siamo diversi e facimmo overo
siamo tutti diversi e simm tutt quante eguale
simm tutte e culure e vvuje sit o scuro
state sbagliando tutto se volete intimidire
ci state facendo soltanto incazzare
nun è quistione e vattere ma e se sapé difendere
tanto nun c’o accattamm nun ce pruvate a vennere
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS STAILA’
ALZA SU LE MANI SU LE MANI ANTIFA
NO MAS UN NO MAS UN PASO ATRAS
inviata da DoNQuijote82 - 13/11/2011 - 22:26
Strage di Firenze fascista e razzista. Una sub-cultura troppo a lungo tollerata
di Ornella de Zordo
“Non ci sono negri italiani” scandivano i cori di militanti nel corso della festa di ‘La Destra’ di Storace a Ponte Buggianese nel pistoiese, come documenta il video “Razzisteria, la destra fascista in Toscana” girato qualche tempo fa da Saverio Tommasi.
L’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, il ferimento di altre tre persone emigrate dal Senegal, è il frutto estremo di una sub-cultura razzista e xenofoba che da almeno 20 anni si è diffusa in Italia coltivata da alcuni partiti anche al Governo e tollerata dagli altri. La stessa sub-cultura che ha scatenato l’incendio del campo nomadi a Torino pochi giorni fa e, prima, il raid punitivo contro il campo rom a Napoli. Insieme ai fatti che finiscono sui giornali ci sono poi i molti gesti di intolleranza e di razzismo quotidiano, l’humus che legittima poi qualcuno a prendere in mano un’arma come ha fatto Gianluca Casseri.
Il suo è un crimine che si rifà direttamente alle idee e alle posizioni, ai vaneggiamenti dell’estrema destra, comunque si faccia chiamare. Diamo alle cose il loro nome: questa è espressione del neofascismo che semina odio contro ogni “diverso”. E’ l’ora di smetterla con ogni ipocrisia, con i “fascisti del terzo millennio”, con i “non conformi”, con le vuote chiacchiere dietro cui si nasconde l’anima nera mai del tutto estirpata. Gianluca Casseri era simpatizzante di Casa Pound, cosa che non può stupire altro che i falsi ingenui dopo i continui episodi di violenza che ne contraddistinguono le azioni (basta pensare a cosa succede nella Roma del sindaco Alemanno), e la sua sede a Firenze deve essere immediatamente chiusa. O la Legge Mancino, che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi, e che non a caso Forza Nuova vuole abolire, non è valida?
Ma chiunque alza il braccio teso ad ogni occasione, si richiama a ideologie del passato che continuano a generare mostri come Gianluca Casseri, porta la stessa responsabilità politica per quello che è successo: chi semina intolleranza non può tirarsi indietro dalle responsabilità, neanche se va comodamente a braccetto di un potere fin troppo benevolo. E nessuna ipocrisia nell’individuare le responsabilità di chi, nel tempo, ha permesso che si creasse una cultura di xenofobia e di razzismo, anche solo sussurrato, ma che cresce e si diffonde: chi da posizioni di responsabilità e potere ha preferito puntare il dito contro gli accattoni, gli ambulanti, i senza casa, invece di promuovere una cultura dell’accoglienza e della tolleranza, della differenza come ricchezza.
di Ornella de Zordo
“Non ci sono negri italiani” scandivano i cori di militanti nel corso della festa di ‘La Destra’ di Storace a Ponte Buggianese nel pistoiese, come documenta il video “Razzisteria, la destra fascista in Toscana” girato qualche tempo fa da Saverio Tommasi.
L’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, il ferimento di altre tre persone emigrate dal Senegal, è il frutto estremo di una sub-cultura razzista e xenofoba che da almeno 20 anni si è diffusa in Italia coltivata da alcuni partiti anche al Governo e tollerata dagli altri. La stessa sub-cultura che ha scatenato l’incendio del campo nomadi a Torino pochi giorni fa e, prima, il raid punitivo contro il campo rom a Napoli. Insieme ai fatti che finiscono sui giornali ci sono poi i molti gesti di intolleranza e di razzismo quotidiano, l’humus che legittima poi qualcuno a prendere in mano un’arma come ha fatto Gianluca Casseri.
Il suo è un crimine che si rifà direttamente alle idee e alle posizioni, ai vaneggiamenti dell’estrema destra, comunque si faccia chiamare. Diamo alle cose il loro nome: questa è espressione del neofascismo che semina odio contro ogni “diverso”. E’ l’ora di smetterla con ogni ipocrisia, con i “fascisti del terzo millennio”, con i “non conformi”, con le vuote chiacchiere dietro cui si nasconde l’anima nera mai del tutto estirpata. Gianluca Casseri era simpatizzante di Casa Pound, cosa che non può stupire altro che i falsi ingenui dopo i continui episodi di violenza che ne contraddistinguono le azioni (basta pensare a cosa succede nella Roma del sindaco Alemanno), e la sua sede a Firenze deve essere immediatamente chiusa. O la Legge Mancino, che condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, e aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi, e che non a caso Forza Nuova vuole abolire, non è valida?
Ma chiunque alza il braccio teso ad ogni occasione, si richiama a ideologie del passato che continuano a generare mostri come Gianluca Casseri, porta la stessa responsabilità politica per quello che è successo: chi semina intolleranza non può tirarsi indietro dalle responsabilità, neanche se va comodamente a braccetto di un potere fin troppo benevolo. E nessuna ipocrisia nell’individuare le responsabilità di chi, nel tempo, ha permesso che si creasse una cultura di xenofobia e di razzismo, anche solo sussurrato, ma che cresce e si diffonde: chi da posizioni di responsabilità e potere ha preferito puntare il dito contro gli accattoni, gli ambulanti, i senza casa, invece di promuovere una cultura dell’accoglienza e della tolleranza, della differenza come ricchezza.
×