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Quieren dinero

Los Prisioneros
Lingua: Spagnolo


Los Prisioneros

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[1986]
Album “Pateando piedras”
Pateando Piedras

Una delle canzoni più famose di Jorge González de Los Prisioneros, resa ancora più famosa dalle alterazioni nel testo quando fu eseguita dal vivo nel 2002, in occasione della partecipazione del gruppo alla manifestazione Teletón 2002, e nel 2003, anno d’inizio dei bombardamenti statunitensi sull’Iraq, durante il Festival di Viña del Mar.

Nel 2002 Los Prisioneros furono incautamente ingaggiati dagli organizzatori della gara di solidarietà Teletón e Jorge González, non appena salito sul palco, nell’annunciare questa canzone – già provocatoria di per sé, visto lo scopo della manifestazione – dichiarò senza peli sulla lingua:

"¡Que lindo! ¿no?, que bonito que se pueda transformar una cosa en otra, que de todo el ego gigante, que de todas las ganas de figurar que tienen los artistas podamos transformarlo en ayuda a los niños, que de la avaricia y el sentido del buen negocio que tienen las empresas, que pueden subir los precios, pagar menos impuestos, hacerse propaganda y con lo que consume la gente, entre comillas "ayudar" se puede ayudar realmente a los niños, queremos dedicar a toda la gente que ha figurado hoy día, a los artistas, a nosotros mismos, al gran Don Francisco, esta canción y lo que necesitamos nosotros juntar se llama ¡Quieren Dinero!”

E non paghi dell’affronto Los Prisioneros conclusero il brano cambiando l’ultima strofa e scagliandosi contro i porci e le porcate della classe dirigente cilena:

“Quiero más Luksic, Quiero más Angelini
Quiero más UDI, Quiero más pinocheques
Quiero más Buchi, Quiero más Lavín
Quiero más libras, Quiero más dólares”


Dove Joaquín Lavín ed Hernán Büchi sono due squallidi politici della destra prima pinochetiana, oggi piñeriana (entrambi sono a capo di una potente università privata ed il primo è pure un capoccione dell’Opus Dei); dove Anacleto Angelini e Andrónico Luksic sono due imprenditori cileni, due degli uomini più ricchi del mondo secondo Forbes: dove UDI è la sigla del partito di destra Unione Democratica Indipendente, conservatore, nazionalista, ultracattolico, omofobico, parte nella coalizione che sostiene l’attuale presidente Sebastián Piñera, il “Berlusca delle Ande”; dove con “pinocheques” Los Prisioneros facevano riferimento ad uno scandalo politico finanziario di cui è protagonista la famiglia del defunto dittatore Pinochet e che ancora oggi tiene in ostaggio la democrazia (o quel che ne rimane) cilena… Alla fine degli anni 80 il figlio di Pinochet, Augusto Pinochet Hiriart, imprenditore negato ed intrallazzone più volte inchiestato anche negli USA per traffico d’armi, spionaggio industriale e riciclaggio, era riuscito a mandare dal culo l’ennesima impresa, la Valmoval che produceva fusibili. Così il padre, prima di farlo interdire per impedirgli altre stronzate, fece in modo che fosse lo Stato, attraverso l’Esercito, a rilevare l’impresa decotta, acquistandola da Augusto Pinochet per la “modica” cifra di 3 milioni di dollari. Quando nel 1990 le inchieste giornalistiche e giudiziarie imposero la costituzione di una commissione governativa indipendente per far luce sui maneggiamenti della famiglia Pinochet, l’Esercito del Cile prese letteralmente in ostaggio l’allora presidente Aylwin ed il suo successore, Eduardo Frei, ordinò al Consiglio di Difesa dello Stato di non procedere nell’inchiesta “per ragioni di Stato”. Nel 2005 però le indagini furono riprese e portarono alla scoperta di centinaia di conti segreti riconducibili alla famiglia Pinochet con depositi per oltre 26 milioni di dollari. Solo la morte impedì al vecchio dittatore di subire pesantissime condanne per frode tributaria e malversazione di denaro pubblico…

Nel febbraio del 2003, durante il Festival di Viña del Mar, mentre quel bastardo del Segretario di Stato americano Colin Powell tentava con prove false di convincere il mondo che l’Iraq era pieno zeppo di armi di distruzione di massa, Los Prisioneros conclusero così l’esecuzione di “Quieren dinero”:

“Quiero más rating, Quiero más dólares
Quiero más pifias, Quiero más soles
Quiero más petroleo, Quiero más dólares
Quiero más libras, Quiero más guerras”
Es mentira eso del amor al arte
No es tan cierto eso de la vocación

Estamos listos tu y yo para matarnos
Los dos por algun miserable porcentaje
Están corriendo los demás
Están robando si es posible
Y nunca con seguridad

Es una humana condición
O es nuestro estupido sistema
Es una nueva religión
O tal vez solo sea su emblema

El caso es que mi papá debe pegarle a tu papá
Porque en la mesa no cabemos todos
Salvavida o delincuente conductor o presidente
La cuestión fuciona del mismo modo

Nadie te puede ayudar
Nadie tiene tiempo de reclamar
Solo algo todos quieren en comun
Solo algo deja bien a casi todo el mundo

Quieren dinero

Es el como y el por que es el presente y el futuro
Es el poder y la pasión el atractivo mas seguro

El profesor no tiene la cabeza en enseñar
Como el doctor no sale de su casa para sanar
Somos mil perros tras un hueso esclavos de los pesos
No es chiste ser mayor paren mi reloj por favor!

Nadie te puede ayudar
Nadie tiene tiempo de reclamar
Solo algo todos quieren en comun
Solo algo deja bien a casi todo el mundo

Quieren dinero

Quiero mas pesos, quiero mas dólares
Quiero mas libras, quiero mas australes

inviata da Bartleby - 30/8/2011 - 09:57


Quieren dinero, vogliono i soldi, i miei pochi spiccioli, quelli con cui non arrivo nemmeno a fine mese, e non si accontentano di questo, vogliono anche il mio sangue... Mi hanno costretto ad andare a "servire la Patria" buttando nel cesso un anno della mia giovane vita, mi hanno costretto a pagare un sacco di soldi e a mangiare merda per formarmi nelle loro Università, e adesso non posso nemmeno computare quell'anno inutilmente sprecato, quegli anni di sofferenze ed umiliazioni (grazie ai quali oggi sono solo un precario) per andarmene in pensione...

Vabbè, morirò al mio posto, seduto alla scrivania o in piedi al tornio ma - ve lo giuro su Clint Eastwood - qualcuno di 'sti porci lo trascinerò all'inferno com me prima di schiattare!

Bartleby - 30/8/2011 - 13:10




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