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Canzone del toco

Canzoniere Popolare Veneto
Lingua: Italiano (Veneto Veneziano)


Lista delle versioni e commenti


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[1967]
Dall’album “Addio Venezia Addio”
Testo trovato su Il Deposito
dove la canzone è forse erroneamente attribuita ad Alberto D’Amico che però non partecipò al disco in questione.

“Il ‘toco’ [potrebbe tradursi con ‘conta’, ndr] era il metodo utilizzato per l'assunzione giornaliera della manodopera avventizia tra i portuali disoccupati. Disposti in cerchio tutti gli interessati, l'incaricato poneva al centro una chiave e la faceva girare; la punta della chiave si fermava in corrispondenza di uno degli uomini in cerchio; da lui l'incaricato iniziava allora la conta la cui lunghezza dipendeva dal fabbisogno della giornata. Tutti gli uomini toccati dalla conta avevano lavoro per quel giorno.”
(da Il Deposito citato)
Stamattina fasso el toco
e chissà che la sorte gira
se lavoro par ancùo
no 'ndarò a culo nùo.

E la ciave gira gira
èco el toco che 'l scominsia
fino a sento el xe rivà
e mi fora el m'ha lassà

Me vien rabia, me vien bile
tornar casa sfortunà
par ancùo man in scarsèla
e no se impenisse la scuèla

Doman torno a fare 'l toco
perché son occasional
anca fusse col piastrin
qua al porto xe un casin

Tonelate de lavoro
finché la sorte ne rancura
pò co' manca da magnar
sarà tempo de robàr

inviata da Bartleby - 4/8/2011 - 15:09


Grazie, abbiamo corretto ;)

Roberta - 3/1/2014 - 15:46




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