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Olvad a hó

Béla Bartók
Lingua: Ungherese


Béla Bartók

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[1917]
Da “Nyolc magyar népdal” [8 Canti popolari ungheresi)] editi a Vienna nel 1922.
Testo trovato su The Lied, Art Song and Choral Texts Archive

Uno dei tanti canti popolari raccolti da Béla Bartók insieme all’amico Zoltán Kodály nel corso delle loro peregrinazioni per i villaggi rurali d’Ungheria.
Canto di rabbia e di rassegnazione contro la coscrizione militare ed il suo supremo simbolo, “Cecco Beppe”, ininterrottamente imperatore d’Austria (e re apostolico d’Ungheria) per quasi 70 anni, dal 1848 al 1916, e particolarmente odiato dai magiari perché nel primo anno del suo regno fu il responsabile – per mano dell’alleato russo - della sanguinosa repressione della rivoluzione anti asburgica guidata da Lajos Kossuth, che si concluse nel settembre del 1849 con un’impiccagione di massa nella città transilvana di Arad.
Per questo quattro anni più tardi, a Vienna, un giovane ungherese, tal János Libényi, tentò di assassinare l’imperatore: non ebbe fortuna e fu catturato e subito impiccato.

Per quanto l’origine del canto sia sicuramente ottocentesca, mi pare significativo il fatto che Bartók l’abbia arrangiato nel 1917, nel pieno della prima guerra mondiale e poco tempo dopo la morte del kaiser…
Olvad a hó, csárdás (*) kisangyalom, tavasz akar lenni,
De szeretnék kiskertedben rózsabimbó lenni!
Nem leþetek én rózsa, elhervaszt Ferenc Jóska
A nagy bécsi háromemeletes magos kaszárnyába.
Nem lehetek én rópsa, elhervaszt Ferenc Jóska
A nagy bécsi háromemeletes magos kaszárnyába.
Nota

(*) csárdás, in italiano “ciarda”, è una danza popolare ed un genere musicale ungherese.
Il significato antico è quello di “osteria”, “taverna”, il classico luogo dove gli incaricati dell’esercito provvedevano ai reclutamenti più o meno forzati. E infatti la csárdás origina dai cosiddetti “verbunkos”, termine ungherese che deriva dal tedesco “Werbung”, ossia i canti, le danze e tutto l’apparato “pubblicitario” messo in atto dai reclutatori per far abboccare i polli e spedirli qualche anno a marcire in caserma, quando andava bene … (fonte: en.wikipedia)

inviata da Bartleby - 28/7/2011 - 14:35



Lingua: Italiano

Traduzione italiana degli Amici della Musica di Padova, da The Lied, Art Song and Choral Texts Archive
LA NEVE STA SCIOGLIENDOSI

La neve sta sciogliendosi, angelo mio della ciarda, sta arrivando la primavera,
come vorrei essere un bocciolo di rosa nel tuo giardino!
Ma io non sono una rosa, e Francesco Giuseppe mi farà appassire a Vienna
in una grande caserma a tre piani.
Io non sono una rosa, e Francesco Giuseppe
mi farà appassire a Vienna
in una grande caserma a tre piani.

inviata da Bartleby - 28/7/2011 - 14:36




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