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Anche per quest'anno ragazze ci han fregato

Giovanna Daffini
Lingua: Italiano


Giovanna Daffini

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Sciur padrun da li beli braghi bianchi
(Giovanna Daffini)
Saluteremo il signor padrone
(Giovanna Daffini)


[fine anni 40, inizio 50]
Canzone delle mondine.
Dall’album “Una voce, un paese” del 1967, con il violinista Vittorio Carpi.
Il riferimento a Scelba situa la canzone tra il 1947 ed il 1955, quando Mario Scelba fu ministro dell’Interno e presidente del Consiglio.

daffinicarpi
Anche per quest'anno,
ragazze, ci han fregato,
con tutte le sue chiacchere
in risaia ci han mandato
e noi povere donne
ci tocca lavorar
per mantenere i ricchi
al suo paese a passeggiar.

Ci sono dei padroni
che sono un po' impazienti,
comandano, bestemmiano,
con la bava fra i denti,
dicendo: "Queste donne
lavor non lo san far.
Dovrebbero far presto
come il treno a camminar".

Se si parla del trapianto
l'è una cosa da spavento,
lor voglion le file dritte
anche se siamo in duecento;
se c'è una povera donna
che la si sente mal
vanno col rallentamento
per portarla all'ospedal.

C'è poi un'altra cosa
da fare ben presente:
con pane, riso e vitto
non si capisce niente;
e riso e sempre riso,
con acqua in quantità,
e Scelba è al governo
coi signori a consolar.

E tutto quel sudore
che noi quaggiù prendiamo
saranno poi le lacrime
dei figli che abbiamo;
e grideranno "mamma,
vogliamo da mangiar!"
allora lotteremo
per lavoro e libertà.

E grideranno "mamma,
vogliamo da mangiar!"
e lotteremo allora
per lavoro e libertà.

inviata da Bartleby - 6/7/2011 - 14:49




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