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La grève générale

Charles Keller
Lingua: Francese



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(Charles Keller)


[1906]
Testo trovato su Chants de Luttes

Courrières, 1906. Funerale delle vittime
Courrières, 1906. Funerale delle vittime



Canzone composta da Keller, sotto lo pseudonimo di Jacques Turbin, in occasione dei grandi scioperi che seguirono alla tragedia di Courrières, nel bacino minerario di Nord-Pas-de-Calais, quando il 10 marzo 1906 un’esplosione di grisù uccise più di un migliaio di minatori.
Si tratta ancora oggi della più grave catastrofe mineraria nella storia d’Europa.
Le ricerche di eventuali sopravvissuti furono abbandonate dopo 3 giorni ma a distanza di 20 e poi di 24 giorni alcuni intrappolati riuscirono a riemergere dall’inferno con le sole proprie forze.





Le proporzioni della tragedia, dovuta all’assoluta mancanza di sicurezza nei pozzi, e la scelta scellerata di smettere così rapidamente i soccorsi portarono la gente all’esasperazione e i minatori entrarono a decine di migliaia in sciopero, protesta che si estese all’intero bacino diffondendosi persino nel Borinage belga. Il ministro dell’interno Clemenceau non trovò di meglio che mobilitare 30.000 soldati per reprimere le manifestazioni.
La catastrofe di Courrières ebbe un’eco internazionale e dappertutto in Francia ed in Europa furono effettuate collette a sostegno dei minatori e delle loro famiglie. Il governo introdusse la giornata di riposo settimanale (che prima non era mai stata prevista) e le lampade a fiamma nuda, che nelle profondità innescavano la miscela esplosiva di metano, furono bandite e sostituite da nuove lampade di sicurezza. Le compagnie minerarie francesi furono obbligate ad organizzare, addestrare e mantenere squadre permanenti di soccorso in prossimità dei pozzi.
Depuis le temps qu'on crève,
De froid, de faim, de tout,
Autant faire la grève,
Autant crever debout !

REF.
Marchons à la bataille,
Fronts hauts, et poings serrés,
La terre au loin tressaille,
Sous nos souliers ferrés.

Dans la splendeur florale
Du tiède mois de mai,
La grève générale
Commence pour de vrai.

Torrent près de la source,
Et fleuve un peu plus bas,
La grève dans sa course,
Grossit à chaque pas.

Partis à quelques hommes,
Sans armes en haillons,
Voyez amis, nous sommes
Déjà des millions.

Que veulent nos cohortes
De libres travailleurs ?
Frayer de leurs mains fortes
La route aux temps meilleurs.

L'armée attend en ligne,
Mur aux crénaux d'acier.
Les chefs ont pour consigne :
Ne faire aucun quartier.

Voici l'instant sublime :
Ouvrez vos rangs, soldats !
On vous commande un crime,
Nous vous tendons les bras !

Victoire, au lieu de mordre
Le peuple en pleine chair,
Sourds aux bourreaux de l'ordre,
Ils ont mis crosse en l'air !

Devant nous, plus d'obstacle :
L'armée a fait son choix,
Elle aide à la débâcle
Du viel ordre bourgeois.

Pour faire la conquête
D'un monde radieux,
Plus rien ne nous arrête
Soyons nos propres dieux !

inviata da Bartleby - 14/6/2011 - 13:49




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